15 MDXXII, MANZO.' 16 cevano di 1000, et che Caslelallo et ¡1 conte Paris «la Lodron faceano ancor loro gente, per quanto se intendea da 500 fanti, i qual schiopetieri e fanti con altre gente che sono tutte italiane fate da Trento in zoso fino a la stimma di 2000, doveano redursi e già si cominciavano a redursi in la major parte a < Trento, per partirsi poi con la persona dii Duca, qual infcillanier si dicea doversi partir venere pro-ximo passalo da Trento et andar verso Meran, dove si ritrovano 6000 lanzinech pagali per esso Duella ; con li quali e li sopraditti 2000 italiani si dovea aviar per Valchamoniga per la strada che hanno facto gli altri et andar nel Slado di Milano. El esso relalor dice haver veduto le valise dii Duclia legale el apa-rechiate con molte altre robe, el de le cose tutte predite dice lui exponente esser sta informalo et esser sta dillo da molli, tra li quali dal conte di Terlago, da missier Antonio Quieta, eli’è secretano di lo episcopo di Trento, da li quali lui è eognosuto e suo famigliar, subgiongendo che a li predilli fanti italiani haveano prima dato do raines in li loci che forno scriti, e poi dui altri li sono slà dali in Trento. Dice insuper, che li sopraditli 6000 lanziuecli che si ritrovano a Merano, ha inteso dal conte Zuan Francesco da Caslelallo, da missier Andrea da llezo, da missier Piero Sandum dolor zenthilomo da Trento, da missier Bernardin Guelfo el da molti altri, li quali 6‘ alirmano li sopradili 6000 lanzinech ritrovarsi in Merano et esser fati in quelli loci el contorni de Merano; asserendo che lui à tanto lardato in camino da venir da Trento a qui per il tempo pluvioso, et per non haver potuto haver barche sul Lago. 7 Di Napoli, eli Lunario Anseimi consolo nostro di... . Come il Viceré stava mal, con la moglie apresso, juvene, mesta e lacrimosa. Item, di l’arivar li galle 5 che alias fono armate lì a Napoli .... Item, clic dii Papa era fama esser avisi di Spagna come el stava bene et havease posto nome Gregorio XIII; iamen, non hessendo aviso di Roma, non è creduta. Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonta, et lo dito perché la Signoria voi far uno lotho di ducati 16 milia sopra alcune zoje fo del ducha de Mi-lan e altri contadi. Et iamen nulla feno. imo termi-nono che la parie di lolhi avesse execution. Fo preso tuor ducali 6000 ad imprestedo da li Procuratori, di Monti, con restituirli al cambio dia pagar il Faità questa Pasqua per li danari fono pre-sladi a francesi a pagar li danari a Lion, et fo mandalo in questa sera danari in campo. Fu posto una gralia di sier Velor Pisani qu. sier Francesco dal Bancho, debilor di perdeda di dacii, di pagar di tanti imprestidi eie. Et fu presa. Fu posto una gratia di sier Anastasio Sagredo qu. sier Alvixe, debitor di le 30 et 40 per 100 come olicial al dazio dii vin, zoè suspender tal suo debito per do anni. Et fu presa. Fu.prima, nel Conseio di X semplice, posto per il Serenissimo, Consieri e Cai di X, atenlo sia slà impegolalo cinque porte e rive di zenthilomeni nostri, nominando di chi, coinpulà i Bezalù, tamen voleva dir Beltrame, di pegola eie., che chi acuserà babbi L. 500 di pizoli di so beni, si non di la cassa del Conseio di X, et se è stà più di uno, chi acusi i compagni sia asolto et liabi la (aia, el per il Colegio exlraordinario si fazi diligente inquisition per venir in luce di delinquenti. La qual laja la malina fo pu-blicà sopra le Scale di Rialto a notizia di tutti, e la copia sarà scrita di sopra. A dì 6. La malina, in Rialto, fo publicà la taja 8V scripta di sopra. Di campo, dii proveditor Oriti, di 4, hore 17, da CaÉsan. Come haveano passà in quella ma-lina li nostri Ada et doveano andar ad alozar a . .. e che monsignor di Lulrech con li francesi erano alozati a.......; il qual Lulrech havia hauto un parosismo di febre. E che il di seguente sariano insieme per consultar la impresa, e che francesi, ha-vendo domandato a nostri 4 pezi di arlillaria grossa fino venivano le soe di Cremona, esso Griti havia deliberalo darne 4 pezi è in Crema, et mandava sier Polo Nani a tuorli. Scrive altre ocorenlie, et quelli de Milan par si voglino lenir, et è voce dii calar di lanzinech con il ducha di Bari, eie. IH Brexa, di sier Hironimo da cha’ da Pe-xaro proveditor zeneral di terra ferma, di 5, hore .... vidi letere. Qual manda do reporti va-rii l’uno da 1’ altro di le cose di sopra, li qual sono questi : Biporto di Martinel di Valchamonica ritornalo da Merano, dove el fu mandato per intender li andamenti de lì. Referisce haver veduto gran quantità di gente di guera, et nel teritorio et ne la (erra, et da molli ha inteso esser per numero da 10 in 12 milia fanti a pe’ fra lanzinech et lode-sclii ; ma perchè tuttavia ancora se facea scription, non si polea fermamente saper la quantità precisa; et cussi come li scrivevano, se gli davano meza paga, videlicet do raines per uno : abenchè ne sono etiam molti che I’ hanno hauta essa paga tutta integra. (1) La carta 7* bianca.