43 .MUXXI, OTTOBRE. 44 dar in campo verso Tornai, mia 25 de lì, dove erano da 7000 fanti soi intorno. Et clic ’1 campo dii re Chrislianissimo erano a li lochi solili mollo polente; sicliù de facili verano a la ¡¡ornala. Scrive, il Gran conlestabcle è verso Navara; e altre parlicularità. È da saper, alcuni parlono a li Gai di X di far oblalione di donar ducali 500 e siano in perpetuo di Pregadi melando balola, tra li quali è sier Luca Yen-dramin, fo Gao di X, qu. sier Alvise, qu. Serenissimo, dal Banco, sier Ilironimo Malipiero fo provc-dador al sai qu. sier Domcnego, et sier Lorenzo Pa-squaligo da Londra, qu. sier Filippo e alcuni altri. Et voleno che siano di anni 40 in suso e si dice soiio 13. Tamen è contra le leze, ne è di acclar tal partilo per alcun modo. Itcm, sier Zuan Emo di sier Zorzi procuralor, è in exilio, mandò a far una oblalion al Consejo di X, overo donar ducati 3000, ovcro prestar ducati 8000 per anni 4 c sia absolto dii bando, offerendosi pagar quello lui havesse auto di danari di la Signoria nostra hessendo Camerlengo di comun. Et cussi il Serenissimo e molli di Colegio voleno promovcr questa cossa nel Consejo di X, et sier Lunardo Emo ò Cao di X, so’ barba. È da saper, l’altro eri l’oralor dii ducha di Fe-rara domino Jaeomo Tebaldo fo in Colegio con le-lere dii Ducha, qual scrive aver perso tulio il suo Stado e restato solum con Ferara, sichè non sa che far, et dimanda aiuto a la Signoria sì di zelile come di qualche armata per recuperar i so’ loci che ’1 Papa li ha tolti. E1 Doxe li rispose si consulteria. A di 19. La matina, fo teiere di campo, da 'Ponte Vigo, dii Grifi et Nani, di 11, hore 14. Come li inimici tutta la note erano siali in arme. Item, come esso provedador Grili havia manda il Contili di Martinengo con 150 cavali lizieri et 500 fanti nostri verso Ponle Oio per veder di devedar il passar di sguizari, li qual par cegnino passar in 4 loci, nè si poi saper dove i paserano. Il campo inimico è pur al loco solito. Dimandano danari e danari per pagar le zenle. Item, li oratori sguizari andono per parlar a li sguizari è col Cardinal, è ritornali in campo, nè lassati parlar a quelli capitani per il Cardinal, ma fati ritornar indriedo. Da poi disnar, fo ordinato Pregadi et Consejo di X ; ma il Consejo di X non si potè redur per esser l’bora larda; voleano tralrar materia di danari. Et fo Pregadi per risponder al duca di Ferara. Fo invidati quelli di Pregadi ad andar doman col Serenissimo a le exequie di l’orator dii re diri svanissimo a San Zane Polo. Fo fato la relation di quanto havia exposlo l’ora-lor di Ferara in Colegio. Di campo, vene ìetere dii provedador Grifi 26* et Nani da Ponte Vigo, di 17, hore 3 di note. Come era sialo grandissime pioze, et inimici mostravano volersi mover, tamen per le aque grande non erano mossi. Di li diti, di 18, hore 11. Come sguizari erano al ponle di Calepio per passar; ma il ponte era slato roto per li nostri, linde loro fevano cavaloti per latitar nel fiume et far ponti. El che quelli andono per obviarli il passar, scrive non li polrano devedar che non passino. Item, il conte Mercurio si aspeta che vegni di Bergamo con li danari dii quarliron. Di Bergamo, di sier Zuan Vituri podestà et vicecapifanio, di 17, hore una di note. Come in quella malina, a hore 15, il Cardinal Sedunensc con forsi 4000 fatili si levò da Seriat e tulio il resto di sguizari e alozono questa sera a Gorlago, Chiudili), Grumello et Taliuno lochi distanti per tre mia dal fiume di Oglio, et scrive che, ancora li sia sta mandato a l’incontro cavali et fanti con arlellarie, essi sguizari si lien passeraio Oglio per il ponte di Calepio e tenterà a Ponte Oglio per passar a Calepio per andar coslizando a pe’ de li monti di brexana e poi venir a conzonzersi con i nimici. In questa note, il conte Mercurio con li cavali lizieri e sua compagnia di genie d’arme se parte per esser da matina, per tempo, su le rive di Oglio a conzonzersi con li altri ; el à ordine che non polendo passar Oglio li sguizari, di ritornar etiam lui in Bergamo con la compagnia et quelli fanti sono sopra Oglio. Di Poma, vene letere di sier Alvise Grade-nigo orator nostro, di 15. Come andoe dal Papa, qual era col Cardinal ... et col Cardinal Remolino in materia di trovar danari, et erano molli oratori che aspelavano audientia. Et aula, fo chiamà l’Oralor nostro dentro, il qual si dolse col Papa di danni fati per li soi sul brexan narandoli li danni jusla le letere di la Signoria nostra; el il Papa disse che lui si dovea doler che da Ponte Vigo era stà bombardà li soi; et scrive coloquii aulì, et che ’1 desidera si fazi la zornata. Scrive, il Papa non aloide ad altro che a trovar danari, e al lutto voria cazar francesi de Italia. Di Napoli, di Hironimo Dedo secretarlo, 27 di. .. Scrive di quelle occorenlie, et come de li si alende a trovar danari, vender stadi eie. Item, come è stà mormoralo il suo star de li non hessendo in bona intelligenlia l’Imperador con la Signoria nostra, et maxime non tratando al presente, per queste guerre, cose de lì come prima feva.