430 MDXXII, FEBBRAIO, 440 Gaña conserva. Canelle...........co Boraxo...........p Oarofoli........... Tamarindi.......... Cassie............ Piper............ Incensi........... Galanga........... Aloe........... Mirabolani.......... Lacha ........... Sandali.......... Zenzari b.......... Verzi........... Benzui .......... Endegi.......... Zenzeri mechini....... Noxe........... Turbili.......... Folie de canella....... Levate a Corfu. Sede . Grana. Polvere Zere . coli 38 4 10 24 il 11 5 1 2 15 5 34 3 2 25 5 4 1 1 1 » 20 » 4 » 10 Goloni...........coli 2 Tapedi...........» 2 Poltroni...........» 2 290" in questo zorno, fo predtchalo in chiesia di Cro-sechieri per uno fratonzello di l’hordine di San Francesco di frali Menori, chiamato fra’. . . Et la sera fu falò uno festin in palazo dii Serenissimo per sier Marco Grimani suo nepote, qual invidù a cena el vescovo de Livrea nepote dii reverendissimo Ivrea, chiamato di . . al qual ha re-noneià il suo vescoado, zovene e studia a Padoa, et invidoe 12 di le più belle done di questa cita. Fo baiato in la sala d’oro de suso, et soni et canti, et recitala una tragedia per Cherea, poi dato la cena in in sala di Colegio. A dì 3. La matina, non fo alcuna cosa di novo. Leto le letere che vene eri sera. Da poi disnar, fo Pregadi per li Avogadori di (i) La carta 289 * è bianca. Comun olim, por expedir sier Alvise di Garzoni, fo baylo e capitanio a Corfù, per loro intromesso, vi-deìicet por sier Gabriel Venier, sier Marco Antonio Contarmi, sier Bendo Zorzi et sier Maphio Lion olim avogadori; et il Doxe non vene. E reduto e lelo il Consejo, fo poco numero, et cazadi li parenti eie., venuto dito sier Alvise con suo fradello sier Francesco et li soi avochali, andò in renga sier Gabriel Venier, olim el in hoc casu avogador, et parlò hore 5, fece G oposilion, ma non parlò se non sopra do, videlicct sopra li stagni tolti a’ turchi e sopra le monilion di castello: el doman si anderà prosequen-do il resto dii caso e oposilion. Di Brexa fo teiere. Di sier Hironimo da cha' da Pexaro provedador zeneral di terra ferma vidi letere, di primo, hore 7. Manda alcuni avisi, li qual sono questi qui solo scrili. Et prima, come, per letere dii Podestà et capitano di Crema, si ha ave per certo clieT cantoni di sguizari sono risolti in favor dii re Chrislianissimo, et che già li fanti erano gionli a Belinzona insieme con alguni bombardieri francesi, et faceano far le spianate sul Monte Cencse, dove, per quanto se dicea, ne veneria da quella banda 15 rnilia, el da una altra banda 10 milia. Et questo lo fa creder li moli fanno milanesi, quali fanno bastioni verso il castello, siché francesi che sono dentro non li possino nocer. Et etiam fanno verso la parie dove sguizari poleno inlrar in Milano. E dicono essi milanesi, che sguizari vieneno; ma che loro farano turiti italiani che obsterano a’ dilli sguizari. Item, Paulo da Siena, eh’ è in la compagnia dii strenuo Antoniazo da Perosa, parlilo da Trento Zuoba próxima a di 29, referisse che li se intondea come 1’ Imperador mandava 7000 fanti da Yspruch per acompagnar il duea di Bari nel Stado a Milano, 290* el die esso Duca ne facea etiam 0000; al qual era venuto per lai dTeclo CO milia ducati mandati per milanesi; et che havea inleso si faceano preparatali de victualie per le dille zente. .1 dì 4. La matina fo gran pioza, et fo letere di lìoado, dii provedador Griti. Deoccurrentiis e di sguizari che risona venir. Nolo. Il dazio di la Messelaria è slà incautado per li Govcrnadori di l’inlrade per do anni con la condition di la parte nuova, el fo deliberado a sier Marco Antonio Pizamano qu. sier Gabriel per ducati .. ., che li do anni passadi fo incanta 13 milia. Aduneha ha miorado ducati. . . Da poi disnar etiam fo Pregadi per li Avogadori per il caxo di sier Alvise di Garzoni, fo baylo e capilanio a Corfù, el qual vien in Pregadi con ma-