27è MDXXI, DICEMBRE. 276 li altri cardinali francesi, che sariano siali absenli, el pur ogi s’è auto nova che monsignor Cardinal di Lorena è due giornate lontane de qui; e lanto più legilima sarà la crealione del Pontifice futuro. El reverendissimo (»rimani, che non stà bene, sarà libero, el così Cibo, Ursino et Cortona. Le slanlie sono slà fate et sono quaranta. Bisognerà adgiunger ancor per quelli che venirano; ludi li cardinali francesi manchano. Ancor el si sla in più fermo proposito che mai che habbia ad esser Medici, et sla a la magior sco-messa de ludi li altri, benché tulli li cardinali vi atendano, et vi atendevano lino al primo scurlinio, perchè quando se vederà che o Medici, o Grimani, o altri vada bene più assai de li altri, quelli che si barano serbalo il volo per loro, nel secondo scurlinio darà il suo volo a l’ora ile volo. El sperasi che presto si habino a risolver; el per questo se exstima che sarà Medici, perchè in eft'cclo lui ha fermo voli 18 che (erano fermo, per quello si dice, (ino a la morte. Judicale hor voi. Mi è stà promesso certe cosse dii nostro reverendo mastro Pasquino, che ve ne farò participe. Subito che sono atachate, sono slachale, ita che non se ne po’ liaver copia ; ma siale sopra di me che dii tulio sarete benissimo raguagliato; et credo che bel raguaglio sarà da poi crealo el Papa, perchè al presente non vi po’ esser cosa di troppo momento. Non si vede si non cardinali con suo sequilo, eh’ è 185' grande; se dolie di prelati et grandi liomenì, chi per la speranza dii papato, et chi per aquisto dii voto per suo' cardinali. La terra è tutta in arme, et non se sente strepito alcuno; non so come sarà quando li cardinali sarano serali in Conclavio ... 18G A dì 23. Da matina, vene l’oralor di la Cesarea Majeslà, qual ave audienlia con li Cai di X, jusla il solilo. Di sier Andrea Ch'iti procura tor, proveda-dor zeneraì, date a Ponte Vigo, a dì 21, hore... Come andava a Cremona richiesto da monsignor di Lutrech, qual li scrive aver da conferir con lui di cose che imporla. Di la cavalchata andò per aver Parma, nulla se intende. Scrive, i nimici, è a Lodi, la bravano assai : ehi dice anderano a la impresa di Trezo, chi di Cremona; poiria anche calarsi sul bergamasco. Ha scrilo a quel Podestà slagi avisto eie. Di Crema, di sier Andrea Foseoìo podestà et capitanio, di 20, hore .... Come era zonlo lì il Governador nostro signor Thodoro Triulzi, non ben sano et con mala ciera. Vien di Milano, dove era preson dii marchese di Pesehara, et si ha rescalà con la laia di 20 milia ducali, videlieet ha dà di contadi ducali 6000, et il marchexe di Mantoa è stà suo piezo di ducali 4000; il resto paga in tre lempi. Il qual Governador si voloa partir per andar..... Di Malatesta Baion eondutier nostro, fo teiere di.., da Bimano. Come havia auto dal Co-legio di cardinali licenlia di ritornar in caxa ; sichè senza arme sperava de intrar. Et che dilli cardinali mandavano el vescovo di..., qual era andato a Pe-rosa per veder di pacifichar le cose con suo cuxin Baion, qual era in slado acciò paeifice Malatesta in-Irasse. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta, la qual vene zoso a hore 24, e reslò il Consejo semplice per expedir presonieri. .. Di sier Andrea (¡ritiprocurator, proveda-dor seneral, fo letere di 22, hore 15, da Cremona. Dii suo zonzer lì ; el che la cavalchata andò per intrar in Parma nulla havia potuto far e I’ bordine non ave elTecto, imo quelli è dentro par si veglino lenir per la Chiesia, che sono da fanti.....Per il che il signor Marco Antonio Colona et signor Federigo di Bozolo haveano deliberato opugnar la terra, et erano alozali nel borgo .. . Di Crema, dii Podestà et capitanio, di 21. 186* Come era passà de li el capitanio di Sonzin, qual havia abandonato quel loco e con le zenle l’havia, videlieet...., e le soe bagagie era passale de lì per andar a Lodi dal resto dii suo campo; qual esso Podestà 1’ havia honorato el carezalo eie. Scrive i nimici erano a Lodi et parte andati a Cassan; voleno luor impresa o di Trezo e altri dice di Cremona. Di Bergamo, di sier Zuan Vituripodestà e vicecapitanio, di 20, hore 18. Come ozi à auto per sue spie venule di Lodi et Cassano come Luni, fu a dì 16, el marchexe di Mantoa andoe a Lodi,età dì 16 el signor Prospero andò etiam lui, e la matina se-quenle andò a Pizigaton. In Lodi erano lanze 400 e poco numero di fanti. A Cassano eri sera erano in massa bon numero di persone da piedi e da cavalo, dove ronzavano le barche per lo ponte ; et se diceva per li soldati che volevano passar Ada et minazavano di venir lì a Bergamo. Ancora che ’1 legni che anderano verso il cremonese, tamen si dia star vigilanti e far ogni provisione, maxime liabian-do quella cilà di Bergamo fama di esser ridia, ben conosciuta da li hyspani. El se diceva fra ditti soldati, che la Irieva era rota con la Signoria nostra per il svalisar hanno falò li soldati de Crema di quelli