107 MOXXI, NOVEMBRE. 108 In questo zorno vene l’oratordi l’Imperador, qual è slato do ¡¡orni a Mestre, contra dii qual fo mandato 30 zentilhomeni, videlicet cavalieri, dolori e altri fino a Margera, et fece le parole sicr Francesco Morexini el dolor. Et ditto orator era vestilo di raso negro a la fiandrese, fodrà di zebelini ; è di età di anni.. nome Alfonxo Zanzes, fo fiol di uno altro Alfonso Zanzes nepole dii Thesorier. Li andò conira etiam il consolo di catliclani, è qui, videlicet Piero llam, et fo acompagnato lino a lo alozamento a cha’ Dandolo in cale di le Rase, et li fo fato la cena per Signoria. 74 A dì 7. La malina, l’oralor non fo a la Signoria, et rimesse a meter l’audientia publica a la matina sequenle. Vene in Colegio l’orator dii marchese di Manica a rechieder a la Signoria Irata di alcuni cavalli turchi che ’1 so’ signor à mandali a comprar per uno suo messo a posta ; et il Colegio gè la concesse. Di campo vene letcrc dii provedador Oriti et sicr Foto Nani da i Or sinnovi, a dì 5, in aurora. Come il ponte era fato. 11 Govcrnador nostro con parte di le zenle era passalo a Sonzint per alozar lì justa l’ordine dato per Lutrech. Et scrive esso Grilli, questo passar Oio è di grande impor-tantia, con allre parole, ut in lilteris. Il campo inimico era levalo di lo alozamento e andava per passar a ponte Oio, dove fevano il ponte. J)i, Brexa, di rectori et provedador Pexaro di 5, bore 18. Mandano alcuni avisi auti sì da’ soi exploratori, come da altri, i qual sono questi : Magnifico et clarissimo signor mio. Aviso a vostra magnificentia, come a hore 30 liavemo auto uno comandamento dii signor marchese di Manloa, che da malina, a bona hora, doverne haver conduto some 20 di pane el some 10 di biava de cavalli, vini et carne a li Orzinuovi, perchè lo campo suo se dia ritrovar là domali; e tulli quelli vieneno di Manerbe diseno che vano doman a li Orzi. In Manerbio sono in castello chi amazano le bestie, et tutto quello li piace lo loleno. Hanno sa-chizato Monigo, et se dice de Corteseli lo simile. A Bagnolo non g’ è venuto algun di loro per fin ad hora. Lo campo di sguizari se leva da malina et va a Barbariga. Havemo tutto ozi fato pescar per mandar gambari et pessi, che così havemo comission dal Cardinal, et li havemo mandato viluarie lutto ozi, nec alia eie. Adì 5 Novembrio 1521, ore 20 in Bagnol. Deposition di uno explorator fata in Brexa, a dì sopraditto. Palon de Ascoli beri parli di Brexa, et zonlo a Bagnol, per andar a la volta dii campo pontificio, fu fato preson di spagnoli; et havendo la lingua spagnola, disse che ’1 veniva da Verona per andar in ditto campo a trovar uno suo zerman, et fu menato a Manerbe dal marchese di Pescara, et verificatosi che P havia suo zerman banderaio dii signor don Ferante. Fu liberalo. El trovato dillo suo fratello, intese da lui che se ne andavano a la volta di Milano, et che si ’1 campo di la Illustrissima Signoria si melevano in Crema, yojeano darli una sbrufala; et corno questa matina sono levali, vidcli-cet le zenle clic sono alozale a Manerbe et a Leno, et andavano a la volta de li Orzi, el che se disevano che fevano 8 milia, et li cavalli lizieri erano andati inaliti. Et come questa matina se levono tutto lo 74* exercilo in far dii zorno, et se aviono a la volta di Orzi; et che il signor Prospero havea auto uno non-tio, che li portò letere da Milano uno giorno avanti deduto per questo suo zerman; et che nel campo di spagnoli non sono che 4 pezi de artellaria. Et ha inteso dir da dillo suo fratello, che lutti li pedoni pagati sono 18 milia et non più, liomeni d’arme 1200, et li cavalli lizieri non sa il numero, et che hanno con sè il ponte ordinato. Da poi disnar, fo Pregadi et leto molte letere, ut 75 supra. Dì sier Gasparo Contarmi orator nostro apresso la Cesarea Majestà, date a dì 19, venute questa matina. Come il Be dovea andar in campo e con quello tirarse sotto Tornai, et il campo dii re Chrislianissimo era 7 lige lontano molto polente..... Di Cales, di sier Antonio Surian dolor et cavalier, orator nostro, di 18. Come partivano li do oratori il reverendissimo Cardinal Eboracense mandava a la Christianissima Majeslà per far trieve o qualche adalamenlo, li quali sono : lo episcopo Aliense et il Gran zamberlan, eh’ è di primi perso-nazi di quella corte. Etiam mandava do altri a l’Irn-perador, et non li piaceva che ’I re Chrislianissimo non volesse far acordo o almen trieve; con allri a-visi, ut in Utteris. Fo leto una letera seri la per Colegio a dì.... in campo. Come debbano avisarla Signoria di molle cose, et concludeno nulla; sichè si sia sul preso in