1G1 MCCCCCV, MAGGIO. 1G2 ceno el medesimo ofieio. Veniva resposto acomodata-niente a cadauno con grande deeoro et gravità, pur latino sermone, per domino Bernardo Bembo, do-ctor et cavalier. Da poi se apresentò lo illustre signor prefccto, con fanli zercha 300, et cavali ultra 100, benissimo im potilo, et facta la congratitlalionc, per nome di la pontificia beatitudine, con molti zen-thilomeni, et con ogni segno di reverenlia, racolse i prefati oratori. El simile fece etiam la corte di l’illustrissimo signor ducha de Urbino, per esser iti caxa lui con indispositione, la qual è de persone degne, et do superbe et nobile cavalchature era copiosa. Adgiongevano al continuo catervatìm episcopi, prothonotarij et altri prelati in gran numero, a le proposilione di quali se gli respondeva. A questo modo se a propinquo rotto al castel San Anzolo, dove era la pontificia beatitudine, con molli reverendissimi cardinali, la qual fece certa demonstratione, non avanti, ut dicitur, usata, che aperta una finestra, tuta se dimostrò, con salutar essi oratori con volto mollo aliegro, dando la sua beneditione a cadauno. Et interim in uno momento fu per due volte fato sbarar, ne l’intrar et ussir dii ponte, grandissimo numero di colpi de artigliane. Et continuando el camino, furono essi oratori acompagnati da tutti fino a le abilatione sue in Monte Giordano, eh’ è de li Orssini. La intrata processe con grandissimo ordine 70 de i chariazi, et compagnia soa benissimo ini ponto; la quale è stata universalmente da tutti laudata et comendata con grande lionore et reputatone etc. A dì 6, marti. Il ducha di Ferara andò a la Signoria con li piali. Fo ad acompagnarlo molti pa-Iricij, quali eri im pregadi fonno publicali, tra li qual Jo, Marin Sanudo, vi fui, et sier Andrea Mozenigo, doctor, sier Alvise Bon, doctor, sier Lorenzo Venier, doctor, et sier Alvise da Mulla, vicedomino, e altri palricij, con li piati. E smontati, il principe vene, con il colegio, fino a la fin di la ultima scala, contra ; e menato di sopra, sento a presso il principe. Disse poche parole, dicendo esser servitor di la Signoria, et venuto a farli reverenda, e voi esser bon fiol. Il principe li rispose bona verba, e iterum lo acompa-gnò fine a la porta di lo so palazo. Da poi disnar fu pregadi, per el synico Condol-mer, el qual parlò ; li rispose domino Rigo Antonio. Andò la parte di procieder ; erano 155, perchè man-cliò alcuni, qualli fono mandati debitori a palazo. La prima ; 24 non sinceri 61 di no, 71 de si, creseva una balota; poi 17 non sinceri, 63 di no, 76 de sì. Et iterum, ■ la seconda : 17 non sinceri, 62 di nor 78 de fi; et nihil captum. I Diarii di M. Sanuto. — Tom. VI. A dì 7. La matina fo il principe, con li piati e il colegio, a visitar il ducha di Ferara fino a caxa, per-honorarlo assai. Da poi disnar fo pregadi. Parlò il synico; rispose Rigo Antonio. Andò la parie : 13 non sinceri, 68 di no, 78 di la parte; e fu preso di procieder. Erano a consejo numero 159. Fo posto varie parte, per numero 4.° La prima, per el serenissimo, sier Alvise Michiel, consier, sier Marco di Garzoni, cao di 40, t‘l sier Vicenzo Gradeuigo, cao, loco di consier, che sier Nicolò di Prioli sia fuori di conseio dì X, bandizà per do anni di oflìcij, benelicij e consegij se- ’ creli e ini perpetuo di Cypro. Item, restituir quel, che per il synico sarà conosuto, a la Signoria et altri ; el halli termine mexi G apelarsi a li avogadori, al che, passado, sia inapelabile; et sia publicà in Cypro. Sier Chris lo fai Moro, consier, messe quasi ut supra, ma che por tino anno ol fusse bandizà di oficij e benefi-cij ; sier Stephano Fero, eoo di 40, loco di consier, messe che ’l fusse privo dii conseio ili X, et per anni 5 di Cypro, restituissa ut supra, ma la apelation vadi a le quarantie, juxta la loze pisana. Sier Antonio Condolmer, olini synico in Cypro, messe-che ’l fusse fuora dii conscio di X, et bandizà ini perpetuo dii conseio di X, el ini perpetuo di Cypro, et X anni di oficij e beneficij e rezimenti, e restituir quel sarà por lui cognosuto etc., ut in eis. Andò le parie : 5 non sinciere, 8 dii synico, 18 di sier Christofal Moro, e queste andò zoso, G3 dii serenissimo et altri, 66 di sier Stefano Ferro; iterum balotato: 76 dii Ferro, 82 dii serenissimo; et questa fu presa, et fo mandato a publicar in Cypro. Adì 8 mazo. Fo consejo di X. Fu absolto sier 70 * Zuan Matio Contarmi, di sier Imperiai, videlicet che ’l compia uno mexe im prexon ; et sier Piero da Canal, di sier Bernardin, etiam per esser straveslito, contra le parte, compia do mexi im prexom. A dì 9. Fo pregadi. Fo letere di Roma, di l’audienlia secreta abuta dal papa ; et che a dì 5 di l’instante doveano haver la publica. Da Constantinopoli, di sier Lunardo Bembo, baylo, di 13 marzo. Come Camalli era ussito di streto con 4 galie et 3 fuste, troverà altri navilij ; c va a danno di Rhodi. In q-uesto pregadi sier Polo Calbo, venuto cape-tanio di le galie di Alexandria, referi il successo de lì, et non compì, nè fo laudato dal principe de more, perchè bisogna si salda prima le galie. A dì X. Fo consejo di X, con zonta. E fo fato 6 di la zonta di le aque, che manchava, perchè bisogna intrar su quelle materie. il