213 MDXXI, Sier Piero Paulo da Roma . . . Scudi 200 Sier Antonio Trecho..... » 400 Sier Alexandro Schinchinello e tioli » eoo Conte Chrislophoro de Persico . . » 100 Missier Jacomo Ponzon .... » 300 Sier Tomaso da Salerno .... » 100 Sier Zuan Spiziano e suo fratello . » 100 Sier Zuan Batista Stanga .... » 300 Monsignor de Santo Antonio Stanga » 300 Sier Zuan Francesco de Pescarci . » 50 Sier Vicenzo e fradelli di Luppi. . » 50 Sier Zuan e Galeazo da Rezo. . . » 100 Sier Zulian Velano...... » 200 Sier Alexandro Precazo .... » 300 Sier Cornelio de Melli..... » 200 Sier Galeazo di Schizi..... » 300 Sier Grazia Dio et Otavian de Rever » 200 Sier Alvise da la Torre .... » 200 Sier Antonio Zignian..... » 200 DICEMBRE. su Summa scudi 17.700 Questi zonaeno a dì dito. Missier Andrea Son cavalier Zuan Maria da Son. Boxel da Son non è in lista. Missier Alvise di Tinti cavalier. Zan Marchiò di Fodri. Zulian da Lamo. Chrislophoro Ferer. Sebastian da Oso. Conte Ghristoforo Persego. Lodovico da la Fossa. Zuan Peverer. Otavian da Borgo. Oaleazo de i Schizi. Alexandro Prechazo. A dì 6, fo’ San Nicolò. Il Doxe andò con la Signoria et Savii di Colegio con le trombe, vestito di veludo cremexin e li altri di paonazo, a messa in palazo, in la capela di San Nicolò, qual fu dila in eanlo jusla il consueto. E non fo’ alcuna teiera. Solum se intese come uno corier, veniva di Koma con lelere, era sta retenute le letere a Ravena «la quel gowrnador ; il qual corier restò li per veder di averle, et le particular li fo restituite, et le mandò di qui e verifichar la morte dii Papa. (1) La carta 146 * è bianca. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Vene il Principe, che poi che è sta fato, non è venuto solum do fiale, et questa è la terza. Et avanti venisse suso, fo leto in la sua camera le leterc venute di sier Andrea Oriti procura-tor provedador scneral, da . ., dì 5, horc 15 et 20. Come monsignor di Lutrech era venuto a dirli, a quel bora 15, aver auto nova per via di Ferara di la morte dii Papa, qual morite a di 2, horc .., et che lui Grili era in leto, et parlono insieme de agcn-dis. Itevi, per le altre, scrive di consulti fati con quelli capitani, et il duca di Urbin partiva de li et va a Ferara per andar a intrar nel suo Stato, ltem, hanno lelere, il duella di Ferara era ussito di Ferara cou liomeni d’arme et fanti.., et voleva andar a recuperar Modena e Kezo. ltem, scrive come Como era persa ; quelli erano dentro vedendo non si poter lenir, si haveano reso et erano ussiti, et venuti in bergamasca. Scrive altre cose, ut in litteris. In questo Consejo, fu prima posto la parte, presa in Pregadi, di pagar la Quarantia novissima con ducali 140 al mexe da la Camera di Treviso, ut in ea. Fu presa. Ave 1229, 10C, 3. Fu posto, per li diti Consieri, dar licentia a sier Michiel Basadona provedilor di Lignago, possi venir in questa terra per zorni 15 per curar la sua egritudine eie. ; et balolà do volle a 1’ ultima fu presa. Ave: la prima 471, 83, 2; la seconda 810, 115, 4. Fo fato elclion di Capitanio a Verona. Sier Hiro-nimo Loredan, è di la Zonla, fo’ dii Serenissimo, ave 790, 658; sier Nicolò Zorzi, fo capitanio a Brexa, 598, 849; sier Juslinian Morexini, fo podestà a Bergamo, 502, 946; sier Zuan Antonio Dandolo, el savio a terra ferma 425, 1018. E nolo. Sier Hironimo Loredan non volea esser lolto et si procurava per far tuor sier Alvise Loredan fradello menor; el uno sier Hironimo Bragadin di sier Zuan Francesco li locliò la voxe, e volendo tuor ditto sier Alvise, li fo ditto in eletion Iole il fradello mazor che l’bavera per mal ch’el menor li vadi avanti : e cussi tolse el dito sier Hironimo e remase. I qual Loredaui stano in cha’ di Prioli a San Stefano, dove poi Consejo andono la mila dii Consejo quasi a caxa a tocharli la man. Fo fato altre voxe. Tulle pasoe; ma Zudexe di Mobile rimase uno sier Jacomo Gradcnigo, fo’ al dazio dii vin, qu. sier Gabriel, qual era in contuma-lia. Et sier Alexandro Bondimier fratello di sier Aguslin fo tolto, fece la conscienlia e fo balolà lui e uno sier Zorzi Arimondo, et niun pasono.