135 MDXXf, NOVEMBRE. 136 Dii ditto, di 12, fiore 7. Manda a la Signoria una deposition di uno cremasco capitalo lì in Brexa ; et scrive aver di campo, lazi far 50 scliiopetieri da esser mandali a li Orzi, et cussi exequirano con ogni diligentia. Solicìla si mandi la paga di la compagnia di domino Jacomin di Val Trompia. Et nota. Li re-dori e lui scrive le letere. Kelatione fata a dì 12 Novcmbrio, a fiore, una di note. Aguslin da Crema, nepole che fu di mìssier Bertolin da Termini (Terni?) espose, come cri el partì a hore 20 da Vaylà, nel qual loco è alozalo il Cardinal di Medici, signor Prospero Colona, marchese di Mantoa con i lanzinech et gente d’arme dii Marchese, et le fantarie italiane sono alozale di fora dii diio loco a longo le mure; in Caravazo li è il Cardinal dc’sguizari, conte Bortolo di Villa Chiara, Monsignori!) Visconte. Et dice, che il castello de ditto loco di Caravazo si lien ancor per francesi. In l’andino è alozalo el marchese di Pescara, el duca di Termini con la fantaria et gente d’arme spagnole ; et che in fra Vaylà et Pandin ge sono 18 pezi de artellaria grossa el menuda, e de lì ancor gli è uno bon ninnerò di barche sopra cari ; et che fino eri a hore 20 non erano mosse algune barche per far ponti in algun loco. Dice insuper, che eri ma- 95 lina li tamburin andarono per quello campo, dicendo che ogni uno dovesse star in ordine el non si partir, perchè aspelavano una slaphela con ordine di quello si havea a far, sogiongendo che da quelle gente ha aldito dir universalmente che dubitano che li sgui-zari non li fazino qualche tradimento, et che Do-menega da malina, andando il signor Prospero a disnar, da poi lavate le mani, udite dir da sua signoria verso uno eavalier Molinaro da Zenoa, che disnava lì: « 0 cavalieri questo Cardinal con questi sguizari voleno pur passar Ada ad ogni modo. » El che il eavalier predillo li rispose : « I voleno far ogni cosa el poi non furano cosa alguna. » Et alora el signor Prospero disse verso lui : « Cavalier tu 1’ hai intesa ». Iulerogato esso exponenle, dicendo esser sta presente a le predille parole perchè il seguile il dillo cavalier qual incontrò su la piaza lino a caxa di esso signor Prospero, el che con dillo cavalier ha conlrato amicilia questi ultimi giorni nel caslel ili Crema dove esso cavalier era relenulo, et poi fu relaxato da zercha 10 zorni fanno. Et che Domini-cha da inatina, el comprò in quello campo dui pani de grandeza di quelli si danno dui al marchelto da Venecia, per 13 marcheti et uno qualrin. Di Brexa, dii dito provedador Fexaro, vidi letere, di 13, hore 7 di note. Come hanno inteso li Provedadori di campo aver scrilo a la Signoria dolendosi di le poste concesse a li cesareii, richie-sle da uno trombeta dii campo inimico; dii che questo è sta molesto a Lulrech. Et per lelere di 9, scriveno che li Consieri cesarei li mandono il trom-bela a rechiederli poter meter le poste, el loro mandono la copia di le lelere preditte in campo. E inlerlenuto ditto trombeta fin ebbeno sua risposta, qual fu non si desse patente in scritura, ma ben consentirli in parole: et cussi fo expedito, nè li feno patente, nè pur scriver a li loci li consentisca da lassar meter le poste; ma disseno al trombeta che li representanti nostri li lasseriano meter. E cussi avi-sorono in campo et a la Signoria, con mandarli le proprie letere di Consieri cesarci e maestro di le poste, e si doleno non siano lede in Pregadi. Scrive aver di campo, che le gente pontificie haveano ce-gnalo di voler tentar per passar Ada, tamen che i se prometeano de obstarli che i non passerano ; et . . che l’erazonto in campo 13 ambasadori di sguizari di tutti li cantoni per veder di assetar queste differenlie o saltim remover li sguizari sono in dil- lo campo inimico et in quello di francesi. Scrive, diman expedirano una de queste do compagnie di 95 * schiopetieri 300, e poi diman 1’ altra. Et scriveno a la Signoria in bona forma......... A dì 13 Novembrio 1521, in Consejo di X 96 con la Zonta. L’anderà parie, che per auetorità di questo Consejo preso e statuito sia, che non obslanle alcuna deliberation in contrario, qual prò hoc vice tantum sia suspesa, lutti quelli zentilhomeni nostri che vorano dar in don ducali 50, over depositar per impresiedo ducali 100 per uno in danari conladi et non in scontri altramente a la cassa di questo Consejo per lutto il presente mexe di Oclubrio, provando a li Avogadori nostri di eomun la età di anni 18 compiili, sia et se intendi che i habino la prova di anni 20 compiili, et possino venir nel Mazor Consejo; el quelli che proverano la elà di anni 20 compiili, se intenda che i habino la prova di anni 25 compiili, et siniiliter posino venir nel nostro Mazor Consejo. I qual ducali 100 possino scontar ne le sue graveze e de’ altri che sarano messe tre anni da poi che i haverano fato la integra satisfatione, con i doni che le sarano messe, hoc etiam addito, che tulli quelli che vorano depositar dilla summa per soi fioli o altri che Coseno di menor età, lo posino far a suo