395 MDXXII, GENNAIO. Intere da uno citadino brexan, qual ilice, per uno suo ritornalo da Milano lia inteso de lì trovarsi el signor Prospero Cotona, el che se divulgava dilla venuta dii Duca con 12 milia fanti, et prepararsi |>cr la sua venuta li in Milano. 560 ' Questo è l’a viso antedito, el è teiera di Trento, di 2 Zener, qual dice cussi : La liga svova ha fato, a li li dii presente una dieta in Mima, ad inslantia di Cesare. Et se intende che quella banda Svevia, clic confina con sguizari, è in arme per far slar gli sgui-zari in cervello; li quali al presente fano una dieia ad instantia di Cesare, el se andarono vacilando, subito la dilla liga li romperà guerra, el clic desidera per esser mollo inimica di quella volubile nalion, el per esser al presente il ducato di Verlinberg di Cesare. Li sguizari non sono potenti da quella banda come già erano; dal qual solevano già haverajulo, favor et vietulia. Vrceicrca, qui per il contado deTi-rol et verso Hispruch el Sciboth si fanno 8000 lan-zinech per ordine di Cesare, dicesi per dover condor cl Duca securamente a Milano, vogliano o no li venltiani, et per manlenirlo in Slado el per recuperar il resto che tengono li mal visti et avanzati fran-Irancesi. Et quando ben li sguizari o parte di loro descendesero in favor di Pranza, si confidano clic tutta sarà opera vana, perchè li popnli aboriscono tanto li francesi che i sperano ogni poco de presidio basterà a mantenir il Stato per il Duca. Et già se intende che la republica de Milano mediante le letc-rc cesaree scritoli hanno deliberalo far ogni cosa, spender, soldar zente eie. Questi lanzinech li pagano li regenti de Yspruch, et già è cavalchato a Marano el conte Girardo de Arclio per levar li danari et per condor qui le zente. El conte Girardo sarà uno de li capi eolonclli; l’altro se dice sarà, o forsi eapetanio zeneral uno Gcorgio Frunsperk; et si judiea che per tulio il presente mese questa zente sarano in ordine tel cireha. Là in Colonia se dice fare una dieia Imperiai. Algrni judicano per concluder la venuta di Cesare in Italia, et alcuni dicono per proveder a le cose del Turcho. A li 8 dii presente, passò de qui uno domino Uicardo Paceo oralor dii serenissimo Re Anglico, qual va per slafeta a Roma, cl dicesi poi auehora a Venetia. Questo par sia, si non primo, el segomlo 261 almanco de quello serenissimo Re. Si fermò qui in Trento in secreto a longo parlamento con il Duca ; per il che ne stiamo de bona voglia, persuadendosi che anche quella Regia Maestà sia in bona union et con Cesare et con il Duca. Cesare si trova in Gante, atende a far danari, dove ha fallo condur molle zoic di grandissima valuta, quale erano de la bona memoria di Maximiano in Austria. Altro non dirò. Indenti, II Januarii 1522. Vostro bon consorte. Post scripta : Per non aver trovato messo fidalo per drizar la presente a Brcxa al nostro mis-sier Antonimo, i 1’ ho inlerlenuta fino questo di, di 17, per esser venuto la nova di la creation dii Papa lanlo imperiai, el fato come se dice dal Cardinal de Medici ; se judica liaverà gran favor da Cesare. Per il che io mi risolvo non partir per andar a la Corte Cesarea, finché non venga la nova che li nostri patroni siano mirali in Siena, come spero, perchè già intendo sono a Sanquirito con 12 milia persone. In-trando, io anderò via subilo. Alendete slar di bona voglia, basta che Medici 11011 è Papa, vada come se voglia, clic nel parlicular nostro noi haremo miglior condition che prima. Si per caso li nostri non inlrasseno in Siena, io «oderò con il Duca a Milano, ma 11011 più presto che cercha carnevai, perchè questi 8000 fanti che lo hanno a condur, slimo non sarano più presto in ordine che zerclia a li 12 de Fe-vrer, benché sua exeelenlia ne liabbia novainente mandati inissicr Nicolò Traulslorfer et missier Ma-llieo da Busalo nostro compare, a sollicitar quelli sono andati a Felkirken, a Covra in grisoni, per lia-ver grisoni et parte laneinech. Questa è una altra relation mandata pur per via di Anfo, da Zttan Pino di la Chiesia, clic tien la muda da Lodron, ritormto da Trento. Riporla, el Duchelo al solito esser in Trento, ma per tornata li eresse la reputazion, el aferma farsi da fanti 12 milia in Augusta et a Sbos, et che il capitanio Caslelalto, novitcr ritornato di campo, et il conte Girardo di Arco sono li condutori et capi principai. Dice ctiam esser fata la descrition de fanti 20 milia, et sono in ordine movendosi sguizari a favor di la Christianissima Maestà, per esserli a l’impelo a li confini, ma che i tiene per fermo diti sguizari non farano movesta. Riporta ettam ha-versi ritrova a parlamento con il magnifico capita- ilio de Slenche, qual li ha ditto el mostrato haver ordine dal reverendo vescovo da Trento suo fratello, de far preparar piche 4000; el qual capitanio de Stcnehe, interloquendo, li ha ditto dubitar li habino a far transito de qui per la preparation di tal piche.