159 MDXXI, NOVEMBRE. 1G0 non vene, e tolse allm via come è da pensar. Scrive che zonse in Lodi a liore .. di noie, dove si ritrova aver 190 homeni d’arme et non più, videiicet 100 dii signor Janus, CO dii Manfron et 30 di Piero di Longena, et fanti... ; et che l’avia mandato li cavali lizieri, come scrisse, sora Ada per far passar li homeni d’arme e altre zente di là dii fiume, et lui si voleva partir fin 4 liore et andar con quelle /.ente el si ritrova a Crema eie. Ili* Di Brexa, vidi letere di rectori et proveda-dor generai Pexaro, venute eri, date a dì 21, hore 15. Come haveano ricevuto letere dii Podestà di Bergamo, li avisano, eri, zercha hore 24, domino Polo Nani esser gionto de li insieme con domino Lodovico Michiel pagador et il Vicecolateral, et ha fato la via di Lecho, et con lui etiam è venuto il Contino da Martinengo et il signor Pompeo da Castion loco-tenente dii signor Gubernator, con zerca 00 homeni d’arme; el qual signor Gubernador dicesi esser presoli de l’intrar in Milano li exerciti. Dice che a bore 23 si apresentorno forsi 4000 sebiopetieri a le porte Ludovica et Romana ; el per esser li repari zerca uno brazo el mezo alti, li nostri non podevano star a la difesa, el chi meglio meglio ccreorono de salvarsi, sichè pochi sano uno da l’altro ; ma pur dicesi che le genie d’arme, sì francese, come nostri el forzo sono salvali. Da poi disnar, fo Colegio di Savii ad consulcn-dum. A dì 23. La malina non fo letere, ma fo terminalo far ozi Pregadi per le cose importano grandemente. 112 Da poi disnar, fo Pregadi e la terra credeva si dovesse far qualche gajarda provision ; ma nulla fu fato, et non vene in Pregadi sier Antonio Trun prò-curator, come non vien etc. Fo lelo le sopra ditte letere di Crema, di sier Andrea Foscolo podestà et capitano. Etiam di queste occurentie di Milan, et come quelli erano in Piasenza per il Christianissimo re erano partili et lassato la terra eie. Scrive provision ha fato in la terra e la custodia se li fa. Rem, di Bergamo, di sier Polo Nani capi-tanio, do letere, et sier Zuan Vituri podestà, qual scrive certa sua opinion, clic ora mai saria tempo di consejar e per francesi non inlrar in nova guerra; la qua! opinion fo aldita aleutamente dal Consejo. Di Lodi, dii provedador Griti do letere; il Sumario ho scrito di sopra. Di Brexa, di rectori et Provedador sonerai, pkì letere. Di ditte occorenlie, et tra le altre, sier Ilironimo da olia’ da Pexaro provedador zeneral voria li fosse dato licentia di venir a repatriar, poi che i nimici ha auto Milan. Fo etiam leto una Ictera scrita in Milan per il reverendissimo Cardinal de Medici legato, a Mantoa, a domino Hironimo da Vicenza suo secretarlo, date a dì 19, hore 7 di note. La quale, per via dii Legato, è sta mandata a monstrar a la Signoria nostra ; la copia di la qual scriverò qui avanti, polendola aver. El li scrive dii modo che miracolosamente hanno auto Milan et roto 300 homeni d’arme veniliani, fato presoni il Governador di la Signoria et il signor Julio di San Severin locote-nenle dii Bastardo suo fratello, che è in Pranza, et uno altro francese da conio; et come dii clarissimo Grili non se intendeva dove l'usse, ma teniva fusse presoli, et di soi non era sta morti 5, et di nostri e francesi 10; con altre parole, ut in ea. Noto. La terra di Milan in questa .... non fece quello se intese et fo judiealo al principio 1’ havesse fato, perochè sier Polo Nani, qual con el pagador sier Lodovico Michiel el Yicecolaterali pagavano do compagnie di fanti in uno altro loco, inteso il rumor e i nimici esser intrali, sopra li ronzini haveano lì in sagio montono tulli a cavallo per fuzer, lassando ducati 2000 a lo alozamenlo dii Pagador, et con ducali 230 che P havia adosso esso Pagador; e lutto quello dii Nani e dii Pagador si perse, volendo fuzer. Inlroe la sera in la terra, dove udì cridar : « Chic-sia, Imperio, Ducha et Pale », el vene fino sopra la piaza, e non trovando alcun, da un vilan li fo monstrato una via di ussir, et cussi si messe a fuzer a la volta di Lecho ; sichè la terra non ha fatto mal. Ben è vero il ponte fo calato zoso di la porta Tici-nense, non si sa da chi, per la qual i nimici inlroe. Et scrive, che per uno dii Governador, intese quello esser fato prexon di spagnoli. Sichè Milan si ha perso cussi tristamente per il 112* poco governo di francesi, che niun ha snudato spada. Ben dì nostri hanno fato difesa, e fin qui non si trova assa’ di nostri capi el homeni d’arme, videlicet non se intende dii conte Mercurio Bua, di domino Marco Antonio da Martinengo locotenenle, di domino Antonio da Martinengo, è in Brexa amalato, Pompeo Bentivoy et... . da lanze numero .... dii Contili di Martinengo è scapolo, era a Lecho, ma di la compagnia dii Governador manca assai, e domino Pompeo di Castiglion con parte di quella compagnia è scapolo et zonlo. Di le fantarie, Macon da Corezo el Marco di Napoli conteslabeli erano zonti a Bergamo,