271 MDXXI, DICEMBRE. 272 compirà il lempo a di 15 di queslo, cl non è da immaginarlo che possi esser socorsa, perché, (piando francesi erano grossissimi e il He in persona, si poi dir per molli giorni senza obslaculo lige doi lontano, non potè socorerlo; mò che non si ha nova di fati loro, mancho polivano farlo. Questa è stata una presa ile grandissima importanti;), maxime a benefìcio di questo paese per esser qui nel cuor di tutte queste lerre, et meritamente li successi di queslo optimo principe vano ad vota. Et il medesimo giorno dì primo,’a me/a note, vene la posta de Italia, di 19 di note venendo 20, tenuta lino le 15 bore a l’alba, che avisò lo intrar a Milan le gente ili questa Maestà, ma prima combateno uno borgo guardalo da le gente nostre, et intradi con roba et ruina di quelle genie et presa dal signor Theodoro Triulzi governator nostro, e alcuni diceano anche dii clarissimo tirili, ma non lo afermavano. Da poi, per via di sguizari, hano aver di Milano, di 20, che le gente francese, che erano nel barello di Milan, cazade de lì, andavano a la volta di Como; et da poi ditta posta non si ha ’uta altra posla de Italia, che fa a tutti maraviglia et slu-por, et Vien dà causa a’ nostri che habino seereta-mente fato mal capitar li corieri; che saria sta grande eror. ldio sia quello che amaislri tutti a saper ben governar. Stimano di arisi auti per ìelcrc di sier Hiro-nimo da cha’ da Pexaro provedador sene-rat, date in Brexa, a dì 20, hore 7. Come Domenica, a dì 15, passorno a Gassano fanti 2000 corsi et spagnoli, per la magior parte schio-pelieri, quali andavano a la custodia di Solicino. El signor CoradinO Crivello capo di 500 fanti, Dominici! dovea arivar a la custodia di Trezo, il qual loco di Trezo ancora si tien per Pranza. Domino Borlolu da Villa Chiara è andato verso Alexandria, qual si dice esser resa a i nimici, ma il castello si lien per francesi, et era andato con fantarie, cavalli lizieri et genie d’arme; el numero non si sa. ltem, che Dominica si partì da Gromello e lochi circumvicini assai bovi comandali per menar arte-larie drio al predillo missier Bortolo per la dila impresa, et el simile si dicea esser comandali bovi per menar artelarie verso Cremona a li dilli luogi, et altri per il teritorio verso Lodi. Che a Milano era il signor Prospero el il marchese di Manina e il marchexe di Peschara, quali Dominica si doveano levar per andar verso Cremo- na con fantarie et genie d’arme et altri. Le gente di arme si dice esser cerca 800 lanze. Le fantarie sono spagnoli, grisoni el fanti italiani; el numero non si sa. Sguizari (ulti sono andati a casa sua, quali dicono haver zurato fedeltà in mano dii cardinal loro et dii signor Prospero; et che a Milano rimane lanze 2500 lanzinech a la guarda del castello, dove si fa reparo verso la piaza per meter l’artellaria in quel- lo loco dove esso castello ruinò; et ch’el castello Irava fuori. Missier Hironimo Moron, qual è gover-nador a Milano, va per Milan con gran guardia, zoè de più de 300 schiopelieri, olirà altri fanti et cavalli. Dicesi a Milano, che ’1 cardinal di Zenoa, fradello dii zeneral di Savogia, qual da Savogia andava a Roma, esser fato presoli con 7000 ducali, et è slà conduto nel castello di Pavia per spagnoli; et questo si ha da uno missier Zan Piero Secho da Cara-vazo podestà a Vogera verso Pavia. Item, che ’1 signor Julio San Severin dii qu. signor Antonio Maria, qual andava in Pranza, è lato preson et condulo in Corte Vecliia a Milano per il conte Zan Francesco Crivello. Del cardinal de Medici et altri in Milano se dice esser gionli a Roma, né altro di loro si sa. Se dice che ’1 duca de Bari el lo fratello di 1’ Imperador farano le fesle in Milano; et si dice el Viceré di Napoli esser intrato in Roma con 500 lanze et fantarie assai. Se dice che ’1 Colegio di cardinali, |morlo el Papa, haver conlirmato el marchexe di Mantoa confalonier di la Chiesia et voler seguir la impresa de Milano, dove hanno fato risponder a questo efleclo assai quantità di danari. Item, che Hironimo Poggio ha trovato et revelalo dove era li danari et haver dii qu. signor Zan .lacomo Triulzi, et lo marchexe di Peschara Io de-fende. ltem, el signor Prospero ha trovato lo haver di monsignor di Lescu nel medesimo palazo dove lui aloza, el inanti alozava lì esso monsignor di Lescu. Item, che Dominica ándete uno trombela di Lutrech con uno trombeta di Monsignorino a Milano. Et altro non ha inleso dillo explorator. Noto. Per uno altro aviso di Brexa, di 20, dii conte Vetor da Martinetigo, olirà le nove so-prascrite, vidi queslo altro capitolo, come el campo di spagnoli et todeschi vanno a la impresa di Cremona, et milanesi li danno 15 milia fanti, così si sono proferii per dita impresa ; ma se quelli di Cremona se vorano difender, la defenderano. Eri Lutrech li andò lì per provederli. A dì 22, Dominica. La malina, vene in Colegio 184 l’orator cesareo, ave audientia con li Cai di X. Cre-