119 MCCCCCV, GENNAIO. 120 Di Iloma, di 29 dezembrio. Come monsignor di Afjuis, orator dii re rii romani, era slà expeci ilo da li (i cardin;ili. limi, che ’l duella di L’rbin e il profetili, nepote dii papa, erano zonti a Roma, senza altra dimostration, et reduti in certa habitation, tamen occulti, che ’l papa era venuto molto misero, e non voi spender, e aeumula danari. Item, che ’l papa à donato a Zuan di Saxadello de Ytnola uno colaina; et che ’l nepote dii Cardinal San Zorzi, fo fiol dii conte Hironimo, a cui aspetava quel stato de Ymola, si. doleva molto forte, e andava come dispe-rato'e quasi mato per Roma. Item, di uno corier francese, eh’ era stà retenuto in certo locho propinquo a Roma, da’spagnoli, il papa 1’ à ’uto molto a mal, et mina za va di relenir a Roma l’orator yspano per questo. Item, che ’l signor Bortolo d’Alviano è verso Viterbo, con homeni d’arme 200, et altre zen-te, quasi come capetanio di ventura, Hcet sia homo dii re di Spagua etc. Di Franza, di sier Francesco Morexini, dotor, cavalier, orator nostro, di 22. Come erano stà fati retenir per il re do primarij baroni, videlicet monsignor di Obignì et el baly dii Degiun, perchè .................Item, che ’l Cardinal Roan omnino va in Alemagna dal re di romani ; e dii zon-zer a la corte dii marchese del Final, zenoese, orator dii papa, et anderà con Roani in Alemagna ; et che ’l roy manderà zente contra l’Alviano. Item, che la raina non è graveda; et che ’l re dimostra bone parole verso la Signoria nostra, e voler mantenir P alianza; et che Alvixe d’ Ars è stà expedito dal re per Italia, come capitanio di ventura; et vien etiam monsignor di Nanversa, come capitanio de Italia. Item, esser zonti alcuni presenti, mandati per il mareliexe di Mantoa al re. Di Alemagna sono avisi, che ’l ducha di Geler à tolto do castelli di Bergogna ; et si havia nove di la raina eli Spagna, che era....... IH Eiemagna, di sier Francesco Capello, el cavalier, orator nostro, da Yspurch, di 27 dezembrio. Come era zonto li lo agente dii papa, che [Mirto il capello di Cardinal li al vescovo di Praxenon, qual fo electo, per papa Alesandro, Cardinal, qual fè uno solemnissimo pranso a lì oratori erano ivi. Item, dii zonzer lì di 15 falconi, manda la Signoria nostra a donar al serenissimo re; et che li avierà a soa ma-jeslà, qual è a Linz a la caza ; e tuta via su le arme, per le cosse di Baviera, à cavali 2000 et fanti 0000 etc. Di Hongaria, di Zuan Francesco di Bene-ti, secretano. Come il re mandava orator al turco per certi damni sequiti. Item, di baili electi. Da Napoli di Romania, di sier Nicolò Corner, capetanio e provedador. Avisa di la morte di sier Marco Pizamano, era retor e provedador de lì, et in suo loco andato sier Pollo Valaresso, quondam sier Cabriel. Noto, fo divulgalo una fama, che Schauder, bas-sà di Bossina, era morto, tamen la Signoria non avia aviso, Et sier Francesco Trun, consier, era amallato, acciò la terra non palissa, refudò, e in suo loco intrò sier Christofal Moro, za electo. A dì-5. Non fo nulla. A dì 6. Non fo nulla. A dì 7. Post colegio. Et per via di Ragusi, si ave letere di la morte di Schander bossà (sic) ; et che domino Cabriel Zorbo, era ivi andato a medicarlo, con provision di ducati.....al mexe, et zonto lì, sequita la morte, era stà da quelli turchi segalo per mezo. Et poi vene cussi esser morto ditto Schander, et amazato il Zerbo, come dirò de soto. A dì 8. Post consejo di X con zonta. A dì 9. Fo, che la matina fo fato uno edito, preso eri nel conseio di X, che più non si dovesse stravestir in qfiesta terra, sotto gravissime pene; e questo, per P inconvenienti si facea, e il gran nume-rodi masehare, et tutti armati etc. La matina vene in colegio molti doctori, artisti e legisti, e torsi 400 scolari, et li lhoro rectori, a dolersi di sier Anzolo Trivixan, capitanio, el qual di zorno, licet a lui non partenisse, ma al podestà, sier Alvise da Molin, hessendo stà trovato uno scolaro ravenate, a cavalo, con arme, che era stà a tuorle a Citadella dal signor di Rimino, per far la lhoro consuetudine di andar a cavallo armati per la terra, a 50 invidar le done a certa festa; or, perchè erano streti editti di lo arme, preso esso scolaro da li oficiali, el domente li rectori losseno a consejo reduti, or non valse alcuna persuasion, che ditto capctauio li fé dar la corda im piaza, per numero sellassi ...., contra il voler dii podestà etc. Or el principe, el qual havia ' za auto letere di esso capitanio, et leta puhlicc, anioni che li scolari non portasse arme; el dicendoli che ritorna seno, che se li scriveria tal letere, che li soi previlegij sariano observadi ; et cussi ritornorono a Padoa. E fo grandissimo periculo, quel studio di abandonarki. Da poi disnar fo colegio dii principe, con li savij, a consultare. A dì X. Poi disnar etiam fo colegio dii principe, Signoria el li savij. A dì 11. La ma lina, e cussi spesso, P orator