375 mdxxii. gennaio. 376 Inda la (erra c li lochi che bisogna provision. È slà d;ilo principio sì in riparar come etiam a far butar zoso alcune case dii borgo di Santo Antonio, che erano (a) cavalier a la terra. Scrive, si ’I ha 10 zorni di lempo, spera far conzar quella terra di sorte che venendo li inimici si difenderà gaiardamente, e venendo li inimici, poiria esser la sua ruina. Scrive, il provedador Griti fa la massa a Palaztiol di tutte le 46 zente, et à aulo aviso da lui che in caso che i nimici venisseno a quella terra, lo illustrissimo Lutrech con 600 homeni d’arme e il signor Federico di Bozolo con le fontane venirà con lui, et come li scrive il (¡riti, sarà fanti tra francesi et nostri da 6 in 8000. Scrive haver comandato a tutte le valade che se metano in ordine de quel più numero de homeni gli sarà possibele, et che stiano tutti preparali; li quali li hanno risposto che farano il debito volentieri; et scrive, quando li parerà il tempo, ne lorrà 2000 in la cita e il resto starà sopra Alzano, uno loco lontano 4 over 6 mia di Bergamo. Sichè intendendo li inimici di la massa che fanno li nostri a Palazolo, el le provision che se fa in la cita, e che per le montagne si metono in ordine, lieti penserano a voler venir ad expugnar, vedendo la cita munita et il nostro campo 12 mia lontano, el esser a le spale, et le montagne, eh’ è grande fondamento di questa impresa, haverle per fiancho; sichè spera che se ve-nirano, lornerano adriedo con vergogna e danno, perchè 'I vede questi di la terra assa’ bene disposti in difendersi, el la terra farà da 3000 homeni da fati. Scrive, beri, poi che ’1 fu con questi capi, fece chiamar questi capi di le contrade di la cilà e fu posto questo ordine : che se si havesse a dar a l’arme, se sonarà la campana grossa di la torre a martello; et si ha dato ordine che questi capi et compagnie, che dieno andar da domino Antonio da Castello qual è nel borgo di Santo Antonio, et da domino Ricino di Asola, che serano fanti 1200, el qua di sopra ne la cilà reslerano fanti 800, di quali resterano a la piaza cum lui Podestà 300, et li capi di le contrade con li soi homeni se redurano a li loci deputatoli; el questo è stà facto in caso che rumore seguisse, perchè venendo lo esercito inimico, secondo che l’andasse, bisogneria cusssì governarse. Scrive, è di opinion che i nimici haveano designato, vedendo quella terra senza alcuna provision, di occuparla, e da poi banano auto Lccho e Trezo, che gli sono mollo nel core e al Stato di Milano de importanza, e poi gli saria slato più facile la impresa di Cremona. Scrive, li inimici sono ancora ne li lochi, sicome per le precedere scrisse, et in questa sera, per uno explora- lor è avísalo come hozi el marchese di Peschara ha falo fare proclame in Trevi, che non sia alcuno di soi, da piedi el da cavallo, che ardisca far danno sopra quello di la Signoria nostra; et referisse haver 246* aldito tal proclame. E poiria esser, i nimici, havendo inteso le provision fate, volesseno cum il mezo di queste proclame dimostrar di non esser inimici a-perli di la Signoria nostra; ma pur non bisogna fidarsi, ma star oculati et adverlili. Scrive aver, per uno venuto di Milano, come il signor Prospero se ritrovava a Milano, e se diceva che hozi dovea partir e andar con una banda di gente da piedi et da cavallo a la volta di Alexandria; il che se fusse vero, saria bona nova, perchè dieno sentir dii soccorso che si dice venir di Pranza. Scrive, si certificherà meglio dii tullo el avisera. Di Prexa, eli sier Hironimo da cha' da Pe-xaro provedador zeneral di terra ferma, di 16, hore 7. Come per uno nontio venuto da le parte di Genoa a li venerabil frati di Santa Euphemia di l’ordine di San Benedeto, li è confirmata la nuova de li 500 fanti mandali per il re Christianissimo, el scudi 18 milia gionti lì a Zenoa. Item, scrive haver, per via di Mantoa, da uno de fide digno, che li hanno referido che lo illustrissimo duca di Bari, avanti la nova di la creation dii Pontefice, hebbe da la Cesarea Maestà bona licentia de transferirsi nel suo Stalo de Milano, et ordinava 8000 fanti del contado de Tirol clic lo havesseno ad acompagnar; et che il dito Duca havea expedito a Milano domino Thomaso dal May-no milanese con ordine che in Milano havesse a far 4000 fanti, el venirlo ad incontrar, et designava passar per il veronese sopra il mantuano et seguir per quello il suo camino. Deinde, recepulo che hebbe la sua signoria la creation dii Pontefice, havea scritto a Mantoa ad uno domino Hironimo Scovolo, el qual è suo intimo per haver contrato amicilia in Alemagna, dove è stato, che ’1 non sapeva se ’I si dovea alegrar overo atristar, dicendo che, hessendo caschata in el Medici, lui haver fermeza de l’animo suo, che era de volerlo mantenir nel suo Stalo. A-presso, che presentendo la Cesarea Maestà alcuni cantoni de’ sguizari favorir la parte francese, havea mandato in li sguizari el conte di Centura, che è fratello dii duca di Savoglia, clic ha soldo da sua Cesarea Maestà, a far intender a quelli cantoni che non si removendo da la parte francese li intimasse la guerra, et che indicavano con questa intimation removerli da li favori predilli. Et che havendo havuto per spia lo illustre marchese di Mantoa, francesi di 247 Pizigaton haver mandato una cavalcliata de zercha