67 UDXSIf OTTOBRE. 68 in questa lem per zorni 15 justa il consueto; fu presa. Ave.... Fo publichà c chiamali li dolori e allri zenlilho-meui zoveni per acompagnar da malina l’orator dii Signor turco a la Signoria, zerclia numero 30, c ad-monili tulli vadano solo pena di ducati 10 per uno secondo la parte. Seguile ozi un caso a Consejo, che vene uno accidente a sier Luca Soranzo qu. sier Benelo. Andò in angosa e stenlò a revenir, pur revene et non fo altro; cl come el dice, è solito venirli tal addente. È di età di anni .... Di campo, vene letere di 25, hore 2 di note, da Ponte Vico, dii Provedador generai et il Nani. Come i nimici erano a Castegnedolo, zoè li sguizari. Et scrive coloquii auli con Lulrcch, qual li à dillo aver aviso di Pranza, il Chrislianissimo re sarà potentissimo in campo contra l’Imperador con fanti 40 milia et homcni d’arme 2000, et voleva andar a una terra, li disse il nome, ma non si ricordava. Di Brexa, di reetori e di sier Hironimo da cha’ da Pexaro provedador generai, date a dì 25, liore 7. Come per le letere di eri scrisseno, questi sguizari veneno a passar al ponte di la Mella, ch’è uno mio lonzi di sla cita, el a man destra se vollo-rono, ch’è solo la spianada de la cilà, et questa noie sono alozali a Castegnedolo et Borsidol, ch’è mia 5 in 6 lonlan di qui. Questa malina a ore do di giorno 43 ' se messeno a camino, cl li cavalli da la banda verso Ponte Vico, el le fantarie in ordinanza, et hanno ca-minato a Monte Chiari, dove sopra la piaza se refre-scorono. El poi da’ nostri mandali driedo avemo, che i sono restati in la campagna di Castion di le Slivie-re, loco dii manloan, dove si tien questa note habino ad alozar. El da’ villani è stà referito che molla roba era slà portala in castelo per rispeto di lo alozamenlo haveano a far de lì, el li cavalli havea tolto la volta ili Carpenedolo, ch’è sul brexan mia 3 lontan di Castion di le Staiere. Li dilli li hanno stimato siano cavalli 1200 et 10 milia pedoni, et chi dice 12 milia, e hanno visto molti animali boini menavano con se. E pur qualche citadino è venuto da nui a dolersi esser slà menà via et cavalli el boi ; pur si dice che da li nostri proprii, che erano in dillo campo di sguizari, è stà falò questi danni, el per loro reetori et Provedador è stà scrilo molte letere al Cardinal Sedunen-se di questo. Scriveno esser passali di Brexa li oratori sguizari numero 9 con 28 cavalli, ai qual hanno fato le spexe et visitatoli, el per lui Provedador acompagnali a l’ussir di la terra. Et questi hanno corrisposto a le offerte fatoli, dicendo i speravano di far bon frullo per la Christianissima Maiestà et la Signoria nostra. Li quali 9 oratori hanno libertà per 12 cantoni, cl se hanno aviati a la volta di questi sguizari. Scriveno aver scrito questa note do man di letere a la Signoria, el ozi 4 mano, el cussi in campo con avisar ogni successo. Scriveno aver pagato la compagnia vechia dii castelo et principialo a pagar quella di Jacomin di Valtrompia, qual è slà interle-nuta tanti giorni, e datoli ducati uno per uno et do a li caporali, et cussi seguirano a pagarla, et con poca spesa harano provedulo a la bona segurtà di quella cita. El scriveno sia mandalo danari per pagar la compagnia di Agustin di Parma. A dì 28. Luni fo San Simion. La matina Mi partì 45V per andar a la fiera a Treviso con sier Marco Antonio Venier mio nepote et soa moglie, dove steli zorni 7. Però, avendo lassato chi dovesse investigar le nove che occoreva, perchè a la ritornala potesse scriverle, però qui di quelle ne farò nota. Vene l’orator dii Signor lurcho in Colegio acom-pagnalo da zercha 20 zentilomeni, et era lui vestito di casacha rossa, nome Chalil zaus, non ben in ordine. Et intralo in Colegio, el Doxe si levò, et intralo conira e posto a senlar apresso Soa Serenità, quello apresentò la letera dii suo Signor, qual era in ... . e fo fata poi tradur, la copia di la qual sarà nolada qui avanti, per la qual si alegrava di la vitoria aula dii prender di Belgrado e la terra etc., ut in Ulte-ris. Poi disse, per interprete Hironimo Zivran è a la Canzelaria, come il suo Signor Io havia mandalo de qui, primo per alegrarsi de la creation dii Doxe, demani per significarli la sua vitoria abuta a Belgrado, con dirli a tempo nuovo l’era per tornar col suo exercito et per vendicarsi contra questo Hongaro suo inimico grandissimo, dal qual l’haveva rccevulo injuria non picola. Et il Doxe li rispose ringraciando il Signor, et che l’era ben visto. Poi disse che ’I so’ Signor faria ben a difender il suo paese, e che la è bona cosa a farlo, et che et inni Soa Serenità havia portato la curazina, et era ancora per portarla per difender questo Slado. Poi l’oralor disse che ’I suo Signor se meravegiava che da poi la sua creation e reaquistà la Soria, la Signoria havesse lauto larda in mandarli l’ambassador. El Doxe li rispose che questo non era venuto per negligenza, perchè, subito inteso la soa creation lo elezemo per mandarlo subito; ma ha indusià perchè lui Orator era slà amalalo qui e a Corfù et in Candia longamenle, sichè tenimo el sia zontoa Constantinopoli; poi sì tasete. El visto Pam- (1) La carta 44 © 44* è bianca.