193 MCCCCCV, LUGLIO. 194 alcuni, introno con li savij ai ordeni ; et balotado l’incanto non fu preso. Ave..... Fu posto, per tulli d’acordo, di mandar uno secretano al signor soldan, da esser eleclo per il colegio, con la commission li sarà dada per pregadi. Ave 31 di no; et fu presa. È da saper, poi fu posto le galie. Contradixe, come ho ditto, sier Donado Marzello ; li rispose sier Zacaria Valaresso, savio ai ordeni ; poi sier Antonio Trum ; et li savij intrò con li savij ai ordeni, excepto sier Antonio Loredan, el cavalier, savio dii consejo, sier Alvise Grimani e sier Andrea Loredan, savij di terra ferma ; el fu preso de indusiar. Di Franza, di l’orator, date a Macon, bone letere. 11 re ito verso Tors, per adimpir cerio vodo a San Martim. Item, esser a la corte uno frate di San Domenico, tratava acordo con Spagna ; poi il re voi andar im Picardia ; et à revochà 300 lanze, havia in Italia, ritorni in Franza. Da Milam, dii secretano. Come si feva mostra di zente, et se imprestava i cavalli, perchè francesi atendevano più presto a li cavalli che li homeni fusseno etc. Di Spagna, di sier Francesco Donado, orator nostro. Come il ducha Valentino, qual era retento a. . . ., eri stà cavato et ito verso Toledo, dove chi l’à in custodia havia da far lì, dii qual era, da assa’ cardinali et altri de Italia, procurato la sua liberatione. Item, di uno fiorentino venuto dal re, a dirli fi "bastava l’animo, havendo navilij, navegar versso Coloqul per specie ; et che im Portogallo il re vendeva le sue specie per pagar li merchadanti. Item, scrive in materia ligce. Item, dii zonzer lì a la corte uno messo dii re di Navara. Item, esservi etiam uno orator dii re di romani venuto. Item, scrive, a Lisbona venderssi le specie, ut in litteris. Di Hongaria, più lettere. Di le discordie di fioli fo dii conte palatino. Item, di Corbavia, di le novità tra quelli Frangipanni, qualli voleno recuperar li soi castelli li tolse il ducha Zuan Corvino. Item, si tratava noze di la fìa di quel re nel fio di l’archiducha, re di Castiglia, che tolse per promis- sion la fia dii re di Franza ; sì che........ Di Zà,ra, di ree tori, et Alvixe Sagudino, secretano. Come era stato da quelli conti Franga-panni. Item, di Coxule, che vien a’ danni di subditi hungarici, qualli erano venuti ad habitar su quel di la Signoria, e non de’ nostri etc. Da Ferara. La peste era miorata, moriva G al dì, che prima vi moriva da 40 in suso. Da Tram, di sier Bernardini Loredam, go- \ I Diarii di M. Sanuto. — Tom. VI. vernador. Zercha li pagamenti, carga certo savio di terra ferina etc. Di Roma. 11 signor Bortolo Alviano, era in campagna con zente, tralava acordo; et il papa mandava uno agente suo a la Signoria per il vescoa’ di Cremona ; etiam il Cardinal nepote ne mandava uno altro etc. Item, il papa si duol la Signoria dagi recapito a’ soi rebelli Moralini. Item, dii partir di sier Hironimo Donado per ripatriar. Dii conte di Sojano ima letera longa. Zercha quelli successi di Romagna ; et che ’l papa atende aver Pexaro. A dì 20. Fo gran consejo. Fato podestà et capetanio a Ruigo sier Piero Raxadona, fo patron a l’arsenal, el qual eri refudoe. Item, vene sier Hiro-nimo Contarini, provedador di 1’ armada, per disarmar. A dì 21. Fo consejo di X. A dì 22, fo la Mudalenù. A San Marco fu fato precession di la scuola di San Marco, per caxon di uno dedo di la Madalena, qual è uno anno li provedadori P ave, era a Durazo, et per vodo di sier Pollo Barbo, procurator, si fa tal precessiom et soloinne messa. Fo il principe, oratori et altri, et ditto sier Pollo Barbo, procurator, vestito di veludo cremexin. Da poi disnar fo pregadi. El fo lede le infrascri-pte lelere : ( Di sier Vicenzo Querini, doctor, orator nostro, date in Anversa. Dii zonzer lì di do oratori yspani venuti da l’archiducha, o ver di Chastiglia, el qual è in campo a l’impresa dii duellato di Geler, acampato a certo castello, qual spera di obtenirlo etc. Di Zara, di rectori e Sagudino, secretano. Avisano di certa rota à ’uta la mojer fo dii ducha Zuan Corvino, con quelli conti Frangipanni, tien eou lei et Hongari, da li altri Frangipanni, videlicet il conte Zuane, che à chiamati} in suo favor turchi ; et il conte Anzolo con li hongari è stà roti, adeo turchi hanno depredato quelli lochi e menato via da anime 8000; sì che in quelli confini è gran disturbo; el è mal per la christianità, cbe havendo turchi certi castelli, potrano venir al suo piacer a scorsizar in Friul etc. Et questa nova etiam si have, per via di Cao d’Istria, per letere di sier Piero Loredan, podestà et capetanio, qual à aviso di Damian di Tarsia, castelam di Castel Nuovo, in questo medemo tenor. Di Corphùpiù letere, di sier Nicolò Pixani, baylo et vice capetanio. Videlicet avisa di la morte di sier Alvixe Barbarigo, capetanio e provedador, qual fo a la Parga etc. ; et scrive zercha quelli suc-I cessi de lì. 13