75 MDXXI, OTTOBRE. 76 Di Drexa, di rectori e provedador Pexaro, di 27. Hanno uno aviso, el Cardinal Medici, eh’è Legalo in campo, aver ducali 60 niilia, et la paga di sguizari voi ducati 40 milia. Fu preso in questo Consejo di X con la Zonla di acelar 10 zenlilhomeni in Pregadi, non melando balola, con prestar per uno ducali 400 contadi per anni 4 fermo, el poi darli la cassa dii Consejo di X per dehilrice polendo da quella aver i loro danari volendo,e ussir di Pregadi. Li quali 10sono questi: Sier Lorenzo Pasqualigo da Londra, qu. sicr Filippo. Sier Zuan Conlarini qu. sier Alvise, fo patron di galla. Sier Zuan Conlarini, fo savio ai ordini, qu. sier Alvise, da Iuondra. Sier Filippo Foscari di sier Francesco, qu. sicr Filippo procurator. Sier Ferigo Marzello qu. sier Piero, qu. sier Anlo-nio, da San Pantalon. Sier Francesco Gradenigo qu. sier Bortholamio. Sier Zuan Francesco Juslinian qu. sier Benelo. Sier Fanlin Corner, fo provedador sora le camere, qu. sier Hironimo da la Piscopia. Sier Piero Grimani di sier Francesco. Sier Lorenzo Juslinian qu. sier Antonio. È da saper, ozi, havendo li Inquisitori di! Doxe defunto molestato li (ioli dii Serenissimo a depositar li danari di le oxele manchavano a dar di anni.., e benché li dilli Loredani havesseno molte raxon da dir, tamen per non contrastar di questo portono a essi Inquisitori in contadi ducati 673. A dì 30 Octubrio. La matina, fo letcre di campo date a Ponte Vigo a dì 28, hore 21, dii provedador Griti e sier Polo Nani. Dicono, li cxercili erano a li lochi consueti alozali, et che sguizari de’ inimici haveano auto una paga lì a Medollo; ma che i non se voleano levar se i non haveano una altra paga; e altre parlicularità, ut intitteris. Et come 2000 sguizari dii campo dii re Christianissimo, erano a Rebecho, havendo tochalo la paga se erano partiti et andavano a caxa loro, dicendo non poler più star in campo in questa invernata. Di Drexa, di rectori et Pexaro provedador penerai, di 28, hore 7. Come, per exploralori, hanno li sguizari non è mossi de li loro alozamenli, et erano sopra il mantoan fino a bore 21. Per altri ex- (1) La carta 49 * è bianca. ploralori hanno, il marchexe di Manloa esser vernilo in dillo campo di sguizari et portalo li danari per darli la paga. Da ogni canto risona non è per levarsi se non tochano le do page. Scriveno non aver auto risposta a le letere scrisseno al Cardinal Sedunense ad inslantia di alcuni citadini dannizali in questo loro transito. Era ritornato il trombela mandono nel campo pontificio, con risposta dii Cardinal Medici et dii signor Prospero Colona, quali si riportano a la relation dii trombela di la operalion fata a nostra richiesta, et lo hanno fatto diponer; el mandano etiam una lelera aula dii provedador di Amplio. Et in campo hanno scrilo si fazi uno salvocondulo ad imo che voleno mandar a Brexa da loro rectori, el che li avisano se lui provedador Pexaro ge lo dia far a richiesta dii provedador Griti. Quella malina hanno inviato al campo.........Falcon di Salò con li fanti 150. Scriveno, è lì in Brexa 400 fanti con 16 caporali e uno banderario, e il conlestabele fiol di domino Jacomm di Vallrompia. Scriveno aver pagalo ozi la compagnia di Agustin dì Parma, et la paga di domino Jacomin sarà a dì 14 di No-vembrio. Copia di la letera dii reverendissimo Medici a li rectori et Provedador zeneral di Brexa. Magnifici viri lanquam fratres carissimi. Habbiamo visto quanto ha significalo le magni-ficenlie vostre, per la sua de eri, zercha il caso di quelli da Oltolengo; et perchè desiderano satisfar a quelle circha ditto caso et de le altre cose, habbiamo commesso a Zan Antonio suo trombela cheli rife- 50* risca quello li habbiamo dito a bocha. Et a le ma-gnificentie vostre se ofTerimo, qute bene valeant. Ex castris fcelicibus ad Hostianum 27 Octubris 1521, liti frater, Vice Cancellarius. Copia di la letera dii signor Prospero Colonna. Magnifici domini tanquam fratres. Per Zuan Antonio trombela, ho ricevuto una di vostro magnificenlie ; et perchè ho parlato con lo prefalo trombela di quanto mi occore, non dirò altro remetendomi a la sua relation. Non voglio però manchar de far intender a le magnificenlie vostre, che son stalo et son sempre bono servilor di la Illustrissima Signoria, et in tutto quello che poterò son per dimostrar effeclualmente. Et non occoren-