409 MDXXII, GENNAIO. 410 270- desmontato, el Patron e zenlilhomeni fo retenuti e tolto le vele et el limon. Et lui Capitanio inteso questa cosa per uno homo havea mandato per saper di dila galia, subito mandò una copia dii salvocon-duto a missier Antonio Donado, e da poi ave una Irlera dii dito che li scriveva si dovesse salvar; et manda la copia de la dilla letera. El havendo inleso da quelli de Loredo che lo voleano relenir el che si feva provision per retenirli, terminò lui Capitanio con lutti di la galia e li peoti di andar in Anlona o altro, come meglio poteseno ussir di pericolo, perchè dove 1’ era non si poteva fidar de quelli di la terra; poi el porto non era securo con griego a tramontana, anzi pericolosissimo ; poi resonava di armata; poi ctiam perchè 'I non poteva dar aiulo a la terza galia in conto nini), salvo in andar a tuor la galia per forza, e non poteva per el loco dove la era; poi haria messo queste due galle sopra una polita di ago in gran pericolo. E visto tulle queste raxon, hessendo venuto un podio di bon tempo, Domenega da matina si levò, el a di 22, a hore 22, zonse qui. Ne lo intrar di canali sopra i osenti (?), semo spelegadi quasi sopra quella ixola tutte do galle insembre. Dicono esser sta colpa di le aque. Più avanti non havia posulo andar per i venti, eh’è al sirocho levante, che lo ha portato de li; siclié si trova in gran fastidio. Voria asser a degiuno di questo viazo, c luto per colpa de altri ; che se missier Antonio Donado non lo lassava, non Imvia niun travaglio, ldio li perdoni eie. Scrive, quando l’usi di la fortuna, che si dovea alegrar. Non ha potuto, et in elfeto è stato renasulo, perchè la terza galia e la nave teniva cerio fusse pe-rida in su la Pranza, perchè la veleno luor in pupa. Ma inteso la soa salvazion, inlrò in uno altro fastidio. Scrive, si ’I feva altramente che venir di longo, nieteva in pericolo queste altre do galie, nè feva per lui star in Bischaia sorto 3 mexi di longo. Scrive, subito zonto li haver spazalo a l’Ambasador nostro di questo et ctiam a 1’ Ambasador in Alemagna, el à scritaa missier Antonio Donado di relenir la nave di vini, che è sta retenuta con lui, et vedi di acom-pagnarse con le nave de Bilbao, che ogni zorno ne vien asai, et che ’I vegni a Irovarlo in Antona. El scrive voria fusse prolongala la muda etc. Copia di la leiera di sier Antonio Donado qu. sier Bortolo, scrita al predillo Capitanio di le galle di Fiandra, 1521, in San Se- bastian. Magnifico capitanio. Io scrissi eri per una altra mia, mandala per uno messo di vostra magnificenlia, et li avisai in questa slreteza io son retenulo da questo Capitanio zeneral, e pezo che io intendo che i voleano cavar la roba di merebadanlie fuora; et ora mi à mandato domandar, per un messo, lo libro del scrivali. Forzo mi sarà mandarlo. Questa sera, per bona via, son avisato, com’è una deliberatici!, non farà fin altro a viso non habhia da la Maestà dii Re. In questa sera, spazano tino galion con un corier, dove ho serilo a Zuan Francesco Pisani e al alarissimo nostro Ambasador quanto mi pesano el dole, non di me, perchè son a quel poso esser; ma più per vostra magnificencia con la conserva; per il die non li voglio manchar di aviso azió si possi aiutar, die mollo bene lo poterete far, remelendomi sempre a la solila prudenlia de vostra magnificenlia, qual si per lei, come per nui mi rendo il lutto sarà provislo. Molli fedeli sono de questi soldati, capitani, qual molle cose mostrano revelar. Podio li credo e però non li scrivo, salvo quello come par sia de imporlantia. Da quelli mollo favoriti siamo, e per via bona ho inleso questi hyspa- 271 ni soldati, capitani, voi le galle stia per guardia de questa costa per francesi. Aricordo a vostra ma-gnificicncia stia bene provisla. Questo capitanio di mar si fa amico nostro; pur io vedo con gran presleza poneno in ponto certi navilii xe in questo Iodio come quivi al pasagio. Vostra magnificenlia bene mi poi intender, c con pensamento poneli a questo. Io scrivo inviandovi risposta dii lutto con più presleza possibelc. Questo messo son Iramali de Christofolo mandalo a posta. Di qua non lasano •passar meso che non lo zcrchano. Né altro per bora. A vostra magnificenlia con li magnifici colcga mi li racomando et oflero. A di C Dezembrio. lo Antonio Donado. A dì 25, fo San Polo. Nel qual zorno fo pioza, 272,J venlo, niolo et sol, ergo clarat dies Baldi eie. (1) La carta 271 * è bianca