455 MDXXII, FEBBRAIO. 456 di corle cesarea dii penultimo dii passato, se intende come la Maestà Cesarea, essendo in Brixelle, lidie, a li 18 dii passalo, la nuova di la eleclion dii Papa; di la qual fittone tanti segni di letitia quanti meritava una tanta bona nova, subito expedí in Spagna uno bùino suo, et di poi par che nel suo consiglio concludesse qunm primurn fusse tempo navigabile passar in Spagna, lassando però presidióse exercito in Fiandra contra il Christianissimo, apto et suficiente non tanto a defender, verum edam ad ofender, solo el guberno de madama Margarita e de Ferdinando suo fralelo, qual par rimangi generai vicario et locotenenle imperiai in universa Germania, al qual ha resígnalo il ducato di Verlimberget contado de Tirol, ultra a le cinque provinlie de Austria, quale già di prima li havia date. Con il Serenissimo Re anglico si tiene per certissimo la Cesarea Majestà habia falo bona conclusimi et reintegrato il parentado tutto a ruina di Pranza, et a tal efeto quella Serenissima Majestà ha mandato uno suo nontio a li helvetii ad esortarli non vogliano moversi ad instantia de alguno ad inovar cosa algu-ua in Italia, nè altrove, colorando clic sua Serenissima Majestà volé componer acordo per andar contra il Turco; nè per questo però resta quella volubil na-lion che la non mandi, come si alerma, 18 milia fanti a la recuperatimi de Milano. Ancora che molli judi-cano che non siano per condursi molto inanti et che non fano per altro se non per consumar il Ch ristia-nissimo di danari ; et già si vede che vano molto lenii, o proceda da li tempi adversi et neve grandissime hanno in quelle loro montagne, o da qualche divisione sia in fra de loro, basta che questa tardità fa mollo al proposito nostro, imperochè la excel-lenlia dii Duca si trova ha ver in fado 4000 lanzinech, li quali a questa hora si ha nova clic passano per la montagna de Mombrin per Iraversar per Valtolina, per la più curta, per arivar a Milano inanzi che li sgnizari ; et da po’ questi 4000 si dice ne seguivano 6000 pur de quelli boni lanzinech di Svevia, de la banda de Nigra Silva, sotto il goherno di domino Giorgio Franzperk. Questi 6000 si dice esser in viagio et che Cesare li paga, et li altri 4000 li paga il Duca de li danari li sono slà mandati da Milano. Se questi 10 milia lanzinech giongeno a Milano, come speramo, inanzi che li sguizari, non dubitano de cosa alguna per le bonedemonslrationeet provisión fano di genie el di danari li milanesi, li quali, insieme con il signor Prospero, con 4000 lanzinech ultra li spagnoli si exhibiscono a defender Milano et il resto, el tanto più mandandone 10 milia. Ben è vero che la excellenlia del Duca non anderà a Milano fin che non si veda come sucedano le cose, per non exponer la persona sua ad algun pericolo, et maxime che ogni di se vede che sua excellenlia è molto perseguitala da’ francesi cornea li di passati,che sono stà mandati dui spioni a Trento per machinar qual cosa conira de lui; ma se sarano, come si ha indilio, venuti per mal efeto, sarano castigati per esser siati caplura li et presi da Trento. Del reame de Napoli si dice viene monsignor Arcone con 400 lanze et 3000 fanti per dar adosso al duca de Urbino. Dale in Trento, a di 10 Fevrer 1522. Questa è una Ietera eli monsignor di la Fa-condiera al clarissimo Oriti, mandata da Provai, qual dice in questa forma. Monsignor! Io vado verso monsignor di Lautrech, et vi adviso che sono le neve che bailo serali li passi a le montagne, tal che seriano già arivadi 20 milia sguizari a Belinzona ; che le loro monstré già sono facte da cercha 8 giorni et liano recepulo la prima paga, che comincia a li 28 del mese passato. Io spero in fra 8 giorni al più tardi i serano a Galeran o in loco dove monsignor di Lautrech adviserà, o che ’I scriverà a monsignor el Gran Mostro dove li faci venir. Monsignor! Io prego il nostro Signor Dio faci più apresso quel che io ho scripto, et me ricomando a vostra bona gratia. In Provaglio, a dì lOFebraro 1522. Sotoscrito: Vostro bon humil servitor De la Facodiera. A tergo: A monsignor missier Andrea Griti procurator e provedador zeneral di la Illustrissima Signoria di Venelia. Questi sono li citadini brexani venuti con li ^99 oratori di Brexa a congratularsi di la creation dii Serenissimo Principe. Domino Mariolo da Martinengo cavalier. Theophilo di Mii. Piero D’Aqua. Joseph di Mazi. Vicenzo di Ugoni. Domino Aguslin Capriolo cavalier. Juan Marian di Sali. Colile Piero da Lodron, fo dii conte Belor.