219 1IDXXI, DICEMBRE. 220 Ipso la morie dii Pupa, era avialo a Roma, con il qual è andato sier Francesco cl cavalier et sier Ztia-nc soi fradelli, che lo aiulono acompaguar fino a Pexaro ; ma per questa morie è andati di longo. Itern, il reverendissimo Grimani zonse etiam lui a Pexaro, et prima il patriarcha di Aquileia fo a Ravena, dove da quel governador, eh’ è il conte Filippo di Rossi fradello di lo episcopo di Treviso, eh’ è governador di la Romagna ma hora è Legalo in Rologna, fu visitato a l’hostaria et faloli di molle oferle eie. Tamcn dillo Governador relien le nostre lelere el fa bona varda in Ravena, dubitando la Signoria non la voy recuperar. 151 Di sier Andrea Griti procurator, proveda-dor zeneral, fo teiere di Lonà, di 7, hore 2. Co-loquii auti con Lulrech, qual solitila a levarsi et non perder tempo; et scrive se li mandi danari. Noto. Malalesla Baion, visto la Signoria non li volea dar licentia, si partì et andò a Verona per levarsi e andar col ducila di Urbi», qual è zonlo lì a Verona, per recuperar i loro Stadi. Di Crema, di sier Atwlrea Foscolo podestà et eapitanio, di 6. Come avisò, poi partili li do cardinali Medici et Sedunense per Roma, li sguizari partivano di Milan per andar a caxa loro; et che li oratori di Milan, insieme con uno orator pontificio andavano conira il duclia di Bari per menarlo a tuor il dominio dii duellalo di Milan come vero duella, non erano slà voluti lassar passar da’ sguizari, imo dilli sguizari haveano mandato a dir al prefato ducha di Iiari, qual era in una terra nominata .. ., che per niente non si movesse, perchè non li daria il passo. Item, come spaguoli haveano falò gran ilanno a Como, et che ’I signor Prospero era a Lodi; et lì spagnoli erano a Como col marchese di Pesciera, doveano venir a Lodi per andar poi a Bologna, con altri avisi etc. Nolo. Si ave una relalion, non so perchè via, che monsignor di Lescu era sta lassalo e andava di longo in Franza. Da poi disnar, fo ordinalo Pregadi per scriver in campo, el Consejo di X per la gratia di sier Zuan Emo per haver danari, perchè non hanno danari, nè sa che farsi. El vene sier Antonio Trun procurator insolilo a venir, ma per esser di Zonta dii Consejo di X vene, aleuto mancha sier Andrea Griti proeuraior: per non esser sano non va iu Pregadi, nè in Consejo di X. Di sier Andrea Griti procurator, proveda-dor generai fo teiere, di 8, hore 16, da Lonà. Come doveano levar monsignor di Lutrech con la sua compagnia per andar verso Cremona,' et cussi etiam lui leveria per esser unido, si cussi è in parer di la Signoria nostra, che ’1 lievi le zenle, ut in Ut-teris; el manda una lclera drizata a li Cai di X. Di sier Polo Nani eapitanio di Bergamo, di Chiari, fo lelere. Qual manda la deserilion di le compagnie nostri erano a Milan, el quelle hanno patido. In tulio mancha el è sta spogliadi horneni d’arme nostri 260 in lutto, videlicet dii Governador nostro, da 160 di Julio Manfron. dii conle Mercurio el Antonio da Marlinengo, sicome in dite le-lerc si conlien : et li alozamenti ha dato. Di Verona, di sier Bernardo Marzello podestà et sier Francesco da eha’ da Pexaro ca-pitanio, di 8, hore... di note. Come il ducha ili Urbin era partido quella malina et va verso il so’ Stailo, ma prima da so’ cugnado a Manica per aver zenle el presidio, et spera subito zonlo intrar in Stado....... Bi Brexa, di rectori et provedador generai Pexaro, di. ., hore ... Come mandano una lelera aula dal eapitanio di Valchamonicha, con avisi di le cose dii ducha di Bari. La copia di la qual è questa: Magnifici et durissimi domini observan-dissimi. Vostre Signorie sarano advisati come hoggi ha-vemo inteso, per via de Valtolina, che il duca de Bari se ritrova a Colorno con gran compagnia ; la qual terra è del contado de Tirolo distante da Brena de Valtolina zercha miglia 22. Et che volle passare per Mombrai, monte allo Ira Berno et Santa Maria de Agnelina, et clic Valtolina et Grisoni fano gente per acompagnarlo, et li vano incontra assai milanesi per la via de Como. Altro al presente non ha-vemo da novo. A vostre magmficencie/