27 MDXXI, OTTOBRE. 28 vieecapitanio, dì 10, fiore 21. Come erano alozati ne li borgi di Bergamo 14 bandiere di sguizari, che sono a 300 per bandiera numero 4300, et il zorno sequenle si aspetava il Cardinal Sedunense con il resto. Et scrive, esso Podestà fece dar la campana a l’arme per veder il numero di le zenle l’bavia da fati, e trovò aver 2000 fanti dii paese et 1500 schio-petieri, et che zonzendo la cavalcata che li vieti mandata di campo per impedir il transito di essi sguizari avanti zonzi il Cardinal con li altri, sperava far bona opera conira di loro sguizari per esser mal in ordine e mal armali ; siché dito Podestà fa boti offilio e si porta ben. Di Brexa, di rectori e sier Hironimo da cfia’ da Pexaro provedador generai, di 10, fiore 6 di note. Scriveno lo exercilo francese et nostro esser levato da Rebecho quel zorno, a hore . . , havendo prima messo tulle le artellarie, cariazi et bagaie in Ponte Vigo, e tutti a la liziera, portando con loro vi-tuarie per do zorni, tendevano a la volta de inimici, quali erano alozati a Canedolo et pareva fusseno levati e tendevano a la volta dii cremonese; et questo hanno di campo per letere di uno scrive di hore do di note. Da poi disnar, fo Pregadi. Di campo, da la Bina, vene letere dii provedador Oriti e sier Polo Nani, di 10, fiore 23. Come, levati di Rebecho, erano venuti lì a la Bina sul cremonese, et erano stati drio li inimici fino a quella bora per tirarli a far il fatto d’arme. Quali inimici si erano allogiati sopra la riva di Oglio a certo loco nominato Gabianella sul confin del cremonese, alzamento fortissimo, dove per il mantoan le vituarie non li pono manchar. Scrive, dove sono alozati li nostri a la Bina, è alozamento molto debole et non piace a lui provedador Orili. Scrive, ha inteso si dice in questa terra lui aver prestato ducali 8000 a Lu-trech, dicendo non é la verità, et si mandi per li libri e si vederà la certeza; ma ben è vero che Lu-trech li dimandò 6000 ducati, li rispose non averli 15* se non 1000, et cussi ge ne imprestò 1000. Scrive, dove i sono è vicino a inimici un mio et mezo, e dubita che nel levarsi per andar a tuor qualche securo alozamento o tornar a Rebecho, i nimici non li fazino danno e li dagino qualche botta. Fu posto, per li Savii, atento si ritrova Provedador in Asola sier Zuan Querini qual è in decrepita età, però de presenti sia eleclo per scurtinio uno Provedador in Asola con ducali 40 al mexe per spexe, meni con sé 4 fameglii a sue spexe, dia risponder il zorno sequenle, et partir immediate, ut in parte. Fu presa: ave 120, 23, 3. E tolto il scur-linio numero 47, rimase sier Hironimo da Canal, fo patron a l’Arsenal, di sier Bernardin ; il scurtinio sarà posto qui avanti. E1 qual il zorno sequenle re-fudoe, nè poi fu fato altro. Fu posto, per li dilti, che quelli si vorano fran-cliar di le daie a raxon di 8 per 100, se intendi havendo prima pagalo quanto sono debitori di daie vechie fin il zorno si francherano, et sia commesso questo a li Provedadori sora le camere: 134, 8, 2. Fu posto, per li Consieri, scriver a l’Orator in-corte per far confirmar piovati di San Polo pre’ Piero, prete di ehiexia, electo per li parochiani, loco pre' Zuan Negro defunto. Fu lelo una suplicbation di sier Bernardo Zane qu. sier Hironimo debilor di la Signoria nostra di ducati . .. , dimanda sia suspeso li soi debiti come ad altri è stà fato. Et fu posto, per li Consieri, Cai di XL e Savii, conciederli suspension per anni do. Ave 138,23,11; fu presa. Fu Ieto una suplichation di sier Andrea Arimondo fo di sier Simon, debitor, utsupra, di ducali ..., dimanda sia suspeso li soi debiti per anni do, ut supra. Et fu posto, per li dilli, conciederli per anni do. Ave 132, 27, 0; fu presa. Fu posto, per li Savii tulli, etiam la Signoria dar provision a Zuan Bua a la camera di . . . ducali ... al mese atenlo li soi meriti. La qual a dì 26 Seplern-brio fo balotà e non ave il numero di le balote; hora fu presa. Ave 139, 2, 3. Fu posto, per sier Gasparo Malipiero, sier Donà da Leze, sier Mariti Morexini savii sora le Aque, che tutti li avoehati extraordinarii debano pagar sora le aque quanto fo lanxati in termine di zorni 8 sotto pena di pagar il dopio; et perchè ne sono molti avo-cliatio per i offici di Rialto e di San Marco che non sono tansati, sia preso che per li ditti Savii siano lati-sali eie. Ave 149, 23, 2. Di campo vene letere, tardi, dii provedador 16 Oriti e sier Polo Nani, date adì Ila la Bina, a l’alba. Avisano i campi esser alozati a li lochi solili, e nostri erano per star lì e temporizar tutto quel zorno, poi erano per levarsi et consultar dove erano per andar ad alozar. Di Ferara, fo letere dii Ducha. Come la cosa dii Bonden è seguita in questa forma, che il signor Vitello con bomeni d’arme 200, il conte Guido Ran-gon con cavali lizieri et Ramazolo con fatili 300, a dì 8 venendo a dì 9 di noie, veneno al Bonden et