4 ir. MDXXII, GENNAIO. 41G vele recusati; quelli anco per vui proposti a me non piaciono per molti rispedì ; forza è die ne pigliamo uno fora, il quale sia cardinale et liomo da bene ». A queste parole lutti uno ore risposano che così era da fare et che lo proponesse. Medici, veduta questa disposinone, soggionse : « Pigliate il cardinale di Tortosa, homo di età de anni 65, homo da bene et per juditio universale tenuto sancto ». Alhora il cardinale de la Minerva, quamvis in tulle le altre cose prima si havesse dimostrato contrario a Medici, tamen in questa concorde si levò in piedi et parlò tanto honorevolmenle di quel cardinale, d quale egli disse liaver cognosciuto in Alemagna, che subito naque uno ardentissimo desiderio etiam ne li adversarii de Medici, de modo die quasi tutti co-minciorno a laudare questa proposta. Vero è che li voli ordinarli del scurtinio fumo solimi 15, ma li altri venero per nccessum. Il primo che acces.se fu il predilo di la Minerva, il secondo Colonna, il terzo Jacobazi, il 4.“ Triulzi, di poi Ivrea. Et quando monsignor Ursino vide la fadionc Ursina concorere, c.ridò: « Pecoroni, dove andate, a la mina di Pranza ? » A le quali parole uno de dieta falione fece una poco onesta risposta, la quale non scrivo per honor di la dignità cardinalesca. Al 26° voto, il quale compiva al numero de li doi terzi, fu quello di Trani, il quale disse: « Et ego accedo ad dominimi Dertu-sensem et cimi facio ponti fi ceni ». Visto questo, tutti altri per non poter far altramente accessero ccrlatini, et di subito monsignor nostro, idest Cornelio, quanivis animo egro ruppe la finestra et messe fora la croce et pronunliò queste parole : « Annuntio vobisgaudiwn magnurn, Papam ha-bemus reverendissimum dominimi Ad rianimi titnli Sancti Joannis et Pauli cardinalem Der-tusensem ». La finestra è sopra la corte ove li cardinali chavalchano, et risponde in la capella de Eugenio, perchè lì si fanno li scurtinii. Subito smurosse le porte del Conclavi, intrai dentro, mi pare veder anime che fusseno nel lymbo, volli squalidi, attoniti et quasi tutti disconienti et già pentiti di quello ha-veano fato uno che non sapeano chi egli fusse, barbaro et baylo de l’lmperator, il quale fu fato cardinale da Lione nel numero del trenlone. Divulgata la fama, li disegni de molti andorno in fumo et de-nique non si vede uno homo allegro, in modo che li cardinali ne l’andare a casa tulli turno exsibilati et apertamente dilezati dal vulgo el da lì artesani et corlisani, dicendo ogni uno die pegìo meritavano, et qui soneli in volta el epigrammi. Pasquino è stalo in gran fazende, et dice d’essi cardinali che non potevano far altramente, perchè niuno era ivi dentro che meritasse il pontificato. Et oltra li versi, fo uno romano il quale liebbe ardire di affrontare il reverendissimo cardinale di la Minerva su la via. e dirli de stranie parole, con una bravata romanescha a la qual il cardinal niente rispose. Oltra ciò diverse pitare forno atachate, tra le sdire una dona romana scapigliata, el uno San Pietro cimi una sachoza ili spalla d qualp fuzeva el quella dona pur si forzava di reteñirlo, et lui cimi uno breve diseva : « Io ero usilo di man de’ usurai; hor sono intrato in man de’ judei, cioè spagnoli ». Perché si stima che cosini, eh’è vassalo di lo Imperatore, è tutto di Spagna, de la quale egli è stalo governatore. Pu ancora su l’arma dii cardinale Egidio, lo quale porla 3 croce, crucifixi tre cardinali : in mezo Medici, a dexteris Santi Quatro, a sinistris l'Armellino et a piè de la croce inzenochiato Egidio, il quale dicea : « Di-gnum etjustum est ». Ancora su la porla dii palazo apostolico fu alacalo uno : « Est locanda », il che si sol porre su le porle di le case da pisonarle, per dinotare che Roma non havea pontífice, nè era per havcrlo. Pu ancora in Ranchi appesa una tal pi-tura : il novo Pontífice in guisa di mastro di scola con la ferula in mano, perchè era pedagogo di Carlo mine lmperator, et molli cardinali levali a cavallo a cullo nudo et il mastro li baleva, el di solo questa diio : «c En quo discordia patres perduxit miseros ». Longum esset notificarvi tutti li segui di meslilia dati per questi corlesani el precipue otìciali et anco romani, et quanto odio habiano contrata que- 274 ' sii signori cardinali per questa loro monstruosa deelione. Hora intenderete quello da poi ditta elec-tione seguìo. Creato el Pontífice, statini prima che useiseno di Conclavi ferono congregalione et elexero doi Legali al novello Papa. Questi forno Colona el Cesarino, li quali li porlaseno il regno el supiicha-scro Sua Santità venisse a Roma a pigliare la tenuta dii suo episcopato. El dì seguente, iterimi congregati, vi agionsero uno lerzo, cioè fu il reverendissimo Ursino; ma perchè questi in longo tempo ande-riano, nè si possono partir per lutto questo mese, premisero il vescovo di Scalla, spagnolo, il quale inagnis itineribus andasse anuntiare dieta elec-lione, et electo con comissione di impetrar uno Legato in Roma per fin a la venuta sua per le cause ocorenli. Iterimi creorono triumviri per men-seni Santa Croce, Sudenense et Cornaro, seguendo l’ordine il secondo mese, se prima non venisse, zoé primo vescovo e primo prete et primo diacono, e questo fin venirà la deputatone dii Legata. Se han-