487 MOXXU, FEBBRAIO. 488 reelivc a monsignor Gran maestro e li altri signori francesi sono apresso sguizari, per solicitarli e acele-rarli al calar a Milano; qual subilo l’à mandalo per persona fidata et pratica, e tien da malina le harano. Scrive lenir li lanzinech hozi averano passalo Ada. Da poi disnar, fo gran Consejo. Fato eleclion di uno dii Consejo di X, che manca ; niun passoe. Sier Dome nego Capello, fo Cao dii Consejo di X, qu. sier Carlo fo meglio: 748, 848, et lui moderno si lolsc, e tutte le altre voxe passoe. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL, dar le do Quarantic civil per expedilion di la inlromission dii testamento dii qu. sier Polo Dandolo qu. sier Francesco intromesso per li Avogadori etc.; el balolà do volle, a la fin fu presa. Ave .... Fu posto, per li Consieri, essendo venuti li no-dari di Conejan a suplicar fusse dà titolo di Podestà e capitanio al suo rector, olerendosi dar loro ducali fiO di più al prelato rector di quello l’havea; el cussi fu preso. Al presente è venuto li oratori di la comunità suplicando ditto suo Podestà el capitanio sia oleclo per 4 man di eletion e non per do man, come si fa ; però sia preso che de coetero si elezi per 4 man di eletion, ut in parte. Fu presa. Ave .... In questa sera, ai Crosecbieri fo recitata una comedia in prosa di Calandra, fata però zà alias pur in questa terra. Vi fu assa’ zente, siebè vadagnano bene, ma non vi fu intermedii. Di Verona, di sier Bernardo Mar zelo podestà, et sier Francesco da cha’ da Pexaro capitanio, di 23. Come, per avisi hauti di sopra, per exploratori, il Duca non era parlilo di Trento nè era per partirei ; el che li altri lanzinech, quali doveano venir di longo, pareva ritornaseno indriedo più presto clic venir avanli. Di Brcxa, di sier Hironimo da cha’ da Pexaro provedador generai di terra ferma, di 21, hore .... Manda una letera hauta dii capitanio di Valchamonica, qual dice cussi : Clarissimi Domini. In questa bora è venuto missier Antonio da Mono, qual per noi fu mandalo ad Edulo et a quelle terre di sopra, sicome per altre mie ho advertito vostre signorie, per intender se altri elemani erano per descender : qual mi ha referto lui haver da persone avuto, che vieneno di Trento et ancora di Valtolina, come eredeno, per quello che loro hanno visto, non é per descender zente alcuna ; et che il duca de Bari non è ancora parlido da Trento ; et quelli milanesi, che erano in Valtolina, quali expec- lavano il Duca per acompagnarlo, se drizano a la volta di Trento, perchè non si tieneno seguri de lì. Et questo moderno missier Zau Paga da Rogenero del signor Governator ha confirmato, qual è venuto de compagnia con ditto missier Antonio. Nec alia. A le magnifìcenlie vostre mi racomando. Breni, XX Februarii 1522, hore 24. Subseriptio : Ricalbonus Longena Doctor, Capitaneus Valliscamonicae. Nolo. È venuto in questa lerra, di campo, sier Lodovico Michiel pagador, con licentia dii Cole-gio, parlido da Roado per star qui zorni IO e poi ritornar suso, et ha lassalo in loco suo sier Francesco Justinian qu. sier Marco suo eugnado. A dì 24, fo san Mathio, Limi. La matina, non 318* fu alcuna letera. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Falò dii Consejo di X la quarta volta, et passò sier Doinenego Ca-pelo, fo Cao dii Consejo di X, qu. sier Carlo, e questo perchè eri el ozi è sialo in eletion, el si à fato luor dii Consejo di X. Eri non passò, ozi à haulo 813, 756 et passò, et cussi tutte le altre voxe passoe; sichè dovea esser sua. Fu posto, per li Consieri, dar licentia a sier Julio Donado podeslà di Maroslega, possi venir in questa terra per zorni 15 ; e fu presa. Fu posto, per li diti, dar licentia a sier Simon Salomon podestà di la Mota, di venir in questa terra per zorni 15 ; et fu presa. Dii provedador Oriti et Nani fo letere di 22, da Roado, con sumarii et avisi di sguizari el lanzinech. La conclusion, li sguizari erano arivati al ponte di la Treza, mia .... di Mila», et li lanzinech haveano passa Ada con li spagnoli uniti insieme. Item, era voce li sguizari non voleano venir avanti se non haveano 1000 homeni d’ arme in compagnia el 20 boche d’arlelaria ; tamen questa fama par sia slà levata per i nimici, peroche ’I Go-vernador noslro scrive non è slà capitolalo questo, imo loro conduseno arlelarie con loro, e havendo volesto zente d’arme se li saria mandali conlra. Item, che alcuni Boromei fevano 3000 fanti dandoli un pichion per uno, prometendoli, poi mirali in Mi-lan, darli il resto di la paga. Scrive, per relation, li lanzinech venuli non sono più di 3500 in zerca, et il resto che si aspectava par non paiono. Scrive come