MDXXI, NOVEMBRE. 100 andar; a la fin considerando la sfigurii e il cavedal è su queste galle, el deliberò di andar lulte 4 galle unite a Tripoli, e tolto li 25 schiopetieri valenti ho-rneni per galla, et cussi si anderà seguramente. G7 ‘ Per ¡etere, di Tripoli, di 13, l’era zonto assai quantiti di sede di ogni sorta, et si sperava si farla di le fazende rasonevolmente: i pani di ogni sorta erano in bona dimanda. A Damasco si ritrovava bona quantità di specie di ogni sorta, ma mori erano infrizadi ; dii che, si vorano contralar, i convegnera-no eallar, altramente li remanirà le soe specie. E sì se stenderà a far de le sede e si spera le galle baveri da 300 coli di seda, perchè era molte sede a le marine venule per conlralar per ducati 150 mi-lia, che Idio sia laudato; et spera aver mior viazo da quello si pensavano. 11 paese è tranquillo e paci-fìcho ; le strade di la Zelmia (?) erano averte, che ogni uno podeva andar e vegnir, comprar e vender e far corno li piace. Scrive, questa note, a Dio piacendo, partirono per Tripoli tutti di bona conserva. Di qui non è sii venduto nulla rispetto per le carestie che questi populi non si trovano il viver, poi perchè a Nicosia loro hanno mior merchado di panine, cussi di seda, come di lana, el altre merzarie. G8 Sumarió di una letera di sier Sebastian Moro luogotenente di Cypri, et Consieri, data a Nicosia a dì 25 Scptcmbrio 1521, ricevuta adì. .. Novembrio. Come, per la nave Justiniana et Goressa di Pe-legrini, di 24 Avosto scrisseno. Avisano esser sii fondato il secondo turion a Cerines, et reduto quello fino al primo cordone, e volendosi meter le bombardiere, fu necessario andar li lui Locotenenle e Zuan Andrea Badoer consier, e visto il tulio et ordinalo rilomorono. Et scrivono, esso loco di Cerines, compito sari ditto turion, si polri reputar forte; et sperono presto sari facto, e lauda quel capitanio de li sier Alvise Badoer. Scriveno aver fato insieme col Capitanio dii regno la monslra di stralioti. A di 15 dii presente andono de lì, et fatta hanno trovato stralioti numero 288, molti de li qual sono malissimo in ordine di cavalli ; e, come dice il suo governa-dor et è vero, molli siariano meglio a lavorar de terra e al robar che a questo exercitio ; sichè chi li mandò di qui fe’ mala mostro. Et hanno trovalo molli di loro habilar lontano di le marine 10 et 15 milia. Sono di opinion de redurli tulli a marina; a i qual, oltra il suo stipendio, se gli di mozade 30 de tereui per cadauno, et per privilegio esempli per anni 20 di ogni cosa, e poi la loro morte li tereni restano a sua moglier e figlioli, né da poi anni 20 quelli pretendeno pagar 3.° nè altro a la Signoria nostra, come fano lutti li altri dii regno. E bon dichiararla per esser cosa de importantia. Scriveno, le fabriche di Famagosta con ogni diligenlia si va fa-zando, et la parte principiata al castello è redacla al perfetto termine, e da quella banda si poi esser se-curi ; lauda quel Capitanio, e loro non li manchano. Veleno le fantarie e Toso di Bagnacavallo conle-stabele. Li disse quelle non poleano viver per aver poco soldo; li rispose aver torlo e si recognoscele. Scriveno, ne li zorni precedenti zonseno do galie sotil qui, zoè sier Nicolò Donado et sier Alexandro Contarmi, di comandamento dii Provedador di l’ar-mada per star a obedientia di loro reclori, i qual signori dimandano danari, ma è impossibile darli di quella camera cosa alcuna. Et a di 19, a Famagosta zonse le galle di Barulo. Et reduli col Capitanio dii regno, sier Alvise d’Armer olmi locotenenle, et sier Andrea da Molin capitanio di ditte galie, Sopracomili et Patroni, li fo dichiarito le nove si havea di l’armala dii signor Chayrbech, si dice vele 14, qual dovea ussir di Alessandria et venir costando a la volta di Barulo e poi andar fino a la Jaza. E consultato se queste galie dovea andar separate, una a Barulo et una a Tripoli sccundo el solito, aut andar prima a Tripoli e poi a Baruto, et si ’1 se havea a dar le do galie solil in compagnia, lui Locotenentc era di opinion di dar le galie e andar prima a Tripoli e li star zorni 3, e poi lulte insieme venir a Baruto, e sarìa cosa con reputazion et segurti loro ; e tulli veneno in questa sententia excepto dillo Capitanio di le galie, qual feva difficullà andar con la sua galìa a Tripoli, pur a la fin contentò. E fu aricordado di G8 * meter 50 schiopetieri su ditle galie e tuorli a Famagosta a ducati uno per uno fino al ritorno; e cussi fo exequito. Con le qual galie scriveno aver mandato il reslanle dii tributo si è debitori al Signor turcho. Et a di 2 esso Locotenenle si parti di Famagosta con sier Alvise d’Armer, e la noie dille galie si parli e andono a Saline per solicitar il trazer dii sai, dove trovono esser monti 52, et sperano di trarne fino al numero di 100, che mai più è sii traili tanli a gran zotila, et è sai belo et bono. Le qual saline è da estimarle, e fo ditto si alerraveno rispeto a certa fiumara gli vien dentro; unde menono con si tulli li inzegneri per veder tal cossa. E visto, fo aricordi si havesse a far certo sostegno a dieta fiumara con alcune porle, quale, secundo el bisogno, se havesseno ad operar, el cussi si exequirà. E hanno