143 MDXXl, NOVEMBRE. 144 sto osso Duca in slado, orano per andar a la volta di Genoa. Soggiongendo, esso exponenlé che ogni giorno vengono letere al predilo signor marchese de Pescara da Milano, et insuper che gli è in ditto campo gran carestia di viluarie. 101 Copia de una letera di sier Zuan Vituri podestà et vieecapitanio di Bergamo, date in Bergamo a dì 13 Novembrio 1521, fiore 3 di note, et a dì 15 ditto, fiore 23. Come ozi, per mie venule questa sera, quale mi riportano in conformità, come questa noie el campo pontificio fono condur Ire barche a la Calonica per mezo Vaver, miglia 4 di sopra Cassano, nel qual loco li signori francesi non haveano provislo salvo do una banda de cavalli che alozavano in uno palazo sopra la ripa. Et fu butate quelle Ire barche in aqua per le fantarie italiane, et comenzono a passare de là de Ada a bore 9, di sorle che nel far dii zorno erano passale da cinque bandiere avanti che i ditti cavalli lizieri, erano alogiati in ditto palazo, sontisseno cossa alcuna; el d’ogni bora passavano. El a lo bore 17 in 18, in socorso vene monsignor de Lescu con una grossa banda de gonio d’arme cum Ire pezi de artellaria, et dismontorono a piedi et hanno combaluto slretissi-mamento cum 9 bandiere de esse fanterie, che erano fin quella bora passale, in modo che ne sono morti assai de P una et P altra parte, ma più di fanti ; el che fin a le 21 bora ditte spie hanno sentilo uno grande combalere de artellurie, el non sanno da chi sia sta la viteria. E se li francesi et li nostri haverano fatto il debito suo sarano superiori, perchè concateno con grande avantazo abbiando loro artellarie et genie d’arme, e il campo pontificio non ponno condur lo artclario non havendo ponte, el pochi homeni d’arme poriano passare cum dille burchiele, overo barche. E poiria esser che, non obstanle questo com-balimento qua a Vaver, havesseno lo exercilo i ninnici grosso et non li inganasseno a butar uno ponte in altro locho; et lien, si francesi harano fallo il debito suo, harano tagliali a pezi tutti questi che sarano passati ozi. El quello che haverà di bora in bora aviserà ole. Dii ditto, a fiore 3 ‘/2. Da poi scriple le aligaie, le guarde di la torre granda di questa città, le qual ho advertito che vogliano star attente se i vedono o sentino cosa alcuna, dicono che a le Ire bore di note comenzono a tirar artelarie a la volta de Vaver, 101 * dove ozi è stala la bataglia, et ho temporizalo fino a boro 3 V2> et continua el tirar de arlelaria grossa, che è segno che francesi ozi hanno guadagnalo la bataglia con quello 9 bandiere de fantarie italiane che erano passate, perchè el campo pontificio, se ha-vesse vadagnalo el passo, non accaderia a questa bora tirar artellarie spessissime, che è segno i balono. Bi campo, dii provedador Griti e sier Polo Nani, a fiore 5 di note, vene letere date a Susan a dì 13, fiore 3 di note. Scrivono dii passar de i nimici a boro 7 con burchiele prima nel loco sopra nominalo, et era la guarda di francesi mia 1 ‘/2 di sora Cassan, c passono su la giara, dove 200 lanze di francesi erano a quella custodia. El inteso questo passar a bore 7 da note, andò lì monsignor de Lescu con 200 lanze et 3000 fanti et scaramuzono un poco e si ritrasse; linde Lulrech inleso questo passar, ter-minono di levarsi la noto, zoò a boro 10 a dì 14, et andar a Milan insieme con li nostri. Inimici tuttavia passavano con il ponte fato. Et come le artellarie avevano mandà in Lodi, dove lassava el signor Janus di Campo Fregoso e Zuan Paulo Manfron conduliorr nostri con le loro compagnie di zente d’arme, per il difender dita cilà et Crema bisognando eie. Et cussi, a bore 10, si levavano per Milan in ordinanza il campo francese et nostro, et intrerano in Milan. Scrivono, come Lulrech li havia dito che li capitani di vallesani, stali a’ nostri stipendi, lo molestavano di esser pagati di una altra paga, e voleva che lui provedador Grili ge la desse; il qual Griti rispose non li venirla, e lui Lutrech pur dicea che lui li pageria lui e che ’I ge imprestasse li danari ; et scrive li rispose non li haver etc. Conclude, come el va con le zente verso Milan, e si duol di tal andata; tamen li convien ubc-dir, e non sa come polrano far senza danari e danari, perchè vien il tempo di pagar le zente e li danari non polrano venir. A dì 16. Da njalina, fo lelo in Colegio le infra-scrite letere di campo, Brexa et Bergamo, e terminato far ozi Pregadi per lezer le letere et perlongar il pagar di le decime. Et nota. Sono 7000 ducati a Verona, nè si sa il modo si potrà mandarli a Milan. Da poi disnar, fo Pregadi per lezer letere; né 102 altre letere vene; et veneno zoso a bore 24, nè feno cossa da conto. Fu loto la suplichalion di sier Bernardin Michiel qu. sier Mafio debitor di la Signoria nostra, dimanda suspension per do anni. Et volendo mandar la gralia, fo alcuni che non volse : non fu posta. Fu posto, per li Savii, perlongar il termine ancora per tutta la futura selimana a quelli vorano pagar le decime a restituir, sì integre come laiade a 40