115 MDXXf, NOVEMBRE. 11C parlalo con il conlc Bortolo e altri di quelli capitani. Tra le altre cose li ho dimandalo dove vano da malina alozar; mi hanno diio clic non sono certi de levarsi per diman, ma pur se credeno più presto che sì che altramente, et levandosi vano a Cigliano et Dilaga, et lo altro campo va, per quello credeno, a Varola et per quelle lerre. Questi sguizari sono cer-cha 12 in 14 milia, bella gente al possibele, ma male armali, et sono pieni di danaro et pagano ogni cosa, et non è nissuno in castello salvo il conte Bortolo, qual è alozato dentro, et per quello posso comprender, ha grande obediendia tra quelle gente. In Por-zano è alozata la compagnia dii signor Alvise di Gonzaga, quella dii Visconte, quella dii Zucaro, et altri, che sono zercha 1000 cavalli, et hanno morlo più di 80 cai do bestie grosse, el sono intrati in roca et fanno del mal assai. A Bagnol non è venuto nìs-suno, ni pedone, ni cavallo; ben è vero che sono per li fenili de solo di la lerra, et quello hanno trovalo lo hanno fatto suo; ma hanno trovato poco. Signor Provcditor. Per avisar la signoria vostra come il conte (?) Visconte è in Forzano con 1000 cavali, qual è intra lo ne la rocha, et ha mazato li boi et nllro bestiame, et toltone biave, formazi et altre robe a suo piacer de fanti a saco erano venuti ; ma questi si sono parlidi. El Cardinal è a Leno con li sguizari con il conte Bortolo. Vi aviso come la ba-taglia sono a Manerbi con l’arlelaria, et il conte Bortolo ha dito come il nostro campo non sarà domali a li Orzi, et dice che diman si levano li sguizari et vano a Cignano, et li soldati dicono di andar a Lodi et poi dì longo a Milano, et tengono la cosa francha per loro. Poi dicono, come i hanno abuto Milano, im-pazarano ai venitiani, et questo dicono li soldati. Noto. Questa relation vene in le letere di...., tamen è sta qui poste per non aver aule avarili, et error è in li tempi. 83 Questo è uno altro aviso dove è alozalo li inimici. El Cardinal di Medici, el signor Prospero, el marchese di Mantoa con le loro gente, che sono la bataglia, hanno alozato a Gerola et Torlengo, lochi uno miglio vicini a li altri; el signor Antonio di Leva con l’antiguarda a li Orzi vechii et Pompian; el in esso loco di Pompian sono l’artellarie. La retroguardia è alozala a Pedragnaga, Orian et Gabian, lochi vicini, i quali tulli non sono distanti da tre in 4 milia, et da questa cita il più apresso da 15 milia, videlicet di Brexa. Noto. Ozi se intese come sier Zorzi Emo procu-rator slava in extremis, et da uno accidente che li comenzò cri venir quando disnava manzando uno pero collo più non ha parlalo ; sichè morirà questa note certissimo juditio omnium. Si lien, olirà il mal, havia processo da meniconnia dii fiol, al qual non se li voi far gratia, che ’I sia cazuto apopletico. Da poi disnar, fo Colegio di Savii ad consulen-dum la risposta se dia far a l’orator di l’lmperador, di quello ha proposto. A dì 10, Domcncga, vene in Colegio il Legato dii Papa episcopo di Puola, el monstri» una letera li scrivea el Cardinal di Medici legato in campo, in risposta di soe. Zercha li danni fati e fanno sul brexan : come si doleva di questo et non di suo voler, et quello potrà trovar, farà restituir. Vene l’orator dii duca di Fcrara, qual ave au-dienlia con li Cai. Di sier Gasparo Contarmi orator apresso la Cesarea Maestà, date a Oduardo, a dì 23, 25, 28 et 29 le ultime, mia é apresso Tornai. Scrive di quelle occorenlie, et come l’Imperator se ritrova de lì et il campo è fuora. Scrive di la cosa seguita con francesi dì esser stali a le man nel passar di uno fiume, et fo presi 2 capitani cesarei, videlicet el bastardo de monsignor de Merin et monsignor de Nassau, overo morti, ut in litteris, con occisìon di alcuni altri. Item, che li passi di Tornai è assediali et francesi li voriano mandar socorso, ma li cesarei voleno devedar i non passino; e altre particularilà, ut in litteris. Et come a dì 25 zonseno li do oratori anglesi, videlicet il prior di San Zuane et uno maestro Thomaso ... per causa dì far trieve, et do altri da conto è andati in campo dal re Christianissimo. Di Roma, eri sera fo letere di lyOrator no- 83* stro, di 5. Di coloquìi autì col Papa, qual è varilo di le maroele l’havia, qual li ha ditto Ira questi reali sì tratava Irieve. Et parlando di le cose lurchesche, disse che ’1 faria ogni cosa fino andar in persona, achadendo il bisogno. Scrive, il Papa fa ogni cossa per trovar danari, et si dice tratava vender Tera-cìna per ducali 100 milia al signor di Sermoneta, e il Cardinal Armelino li havia aricordà uno partilo per trovar danari, videlicet che niun forner possi comprar grano senza un boletin et pagar certurn quid; et che uno altro, zoè..........., li aricordava uno altro partido di......... Di Napoli, di Hironimo Dedo secretano, di 27. Di provision fanno de lì per trovar danari per mandarli in campo, et che voriano el capitanio Archon venisse; qual non voi venir, perchè li avanza 20 page et le voria prima haver. Scrive, el Viceré slava......... Di campo, vene letere dì 7, liore.. da Chies,