311 UDXXJ, DICEMBRE. 312 209 * Copia di una letera di la duchessa di Urbin al prefato maestro. Vrnerabilis in Chrislo nobis carissime. Se da lo illustrissimo signor nostro consorte non hnvete aviso de la entrata sua in Pesaro, vi avisamo come questa matina havemo letere da sua excellen-tia, che essendosi presentato solo Pesaro a la Torela, mandò uno trombeta a parlare a quelli citadini; qual siete circha due horc a ritornare, et riportò che sua excellentia mandasse uno suo secretano; et cussi fu mandato missier Urbano. Quale tornò fora et con-duse con sè 4 de li primi homeni de quella cita, et presentatosi a sua excellentia, gli fece parlamento honorevole, de sorte che, ritornati in la terra gri-dorno: « Feltro Feltro » con jubilo grandissimo de lutti quelli citadini. Et a le 23, sua excellenlia, quale si trovava con se solo cavalli 500 legieri, entrò ne la cita cmn tante amorevole demonstratione de tutto quello populo et tanta letitia, che non se poteria na-rare; adjungendo clic de tutte le cita del Stato e uno concorso de homeni et victuvalie incredibile, et tale che bastaria ad uno exercito de 20 milia persone. Il tutto pensamo debba esser nova grata a quello Serenissimo Stalo, però, se per altro aviso non lo havcrele significato a la Illustrissima Signoria, gè lo farete intendere per parte del prefato signor et mia, tenendo recomandata sua excellentia in bona grafia de la Sublimità Sua. Cerclia la copia dii breve fece papa Leone in favore dii signore vi lo mandatilo qui incluso, e cussi la copia di la senlentia fata per la morte di Pavia; et bisognando, vi manderò la copia di la bolla facta sopra la sententia per la santa memoria di papa Julio, subscripta de mano de tutti li cardinali. Bene Valete. Mantuae, XXVI Deccmbris 1521. 510* Novità de uno ordine, over uso, de In fede Christiana comenzada in Vuintibcrgia. Non basteria una letera ma uno libro ; ma scrivo così traduta di todesco. Li frali heremitaiii de Sanlo Agustino hanno trovato et provalo novamente per la Sacra Scriplu-ra, che le messe, secondo che se usano adesso, si è gran peccato a dirle et a odirle; et da poi el zorno (1) La carta 209* bianca. de San Michiet 1521 in qua, ogni zorno questo hanno predichado el dillo, et stanno saldi in questa sua opinione, et questo etiam cum le opre observano ; El da poi la Domenega di San Michiel non hanno dillo più messe ne la sua chiesia dii suo monasterio. Et per questo è séquito gran scandolo tra el populo, li doctori et canonici spirituali et temporali et altri homeni dodi, li quali se hanno movesto a disputar con essi frali, tamen non hanno possulo conven-zerli cum raxon alguna valida, el cussi sono restali li frati in suo proponimento supradiclo, el dicono non voleno dir più messe in la forma usada per avanti, el vogliono dir una messa sola, zoo de una sorte. El da poi si sono li doclori de la scriptum sacra uniti insieme, el hanno facto mandare letere al ducha de Saxonia, et li hanno dato informazion de la cosa vera, zoè de le cose che fano questi frali, et dicono che quel che fano essi frali fano secundo la fede chrisliana, et questo fo el zorno de’ Ogni Santi, come loro voleno remeter questo uso falso el anular le messe che dicono per li morii, el li anniver-sarii e vigilie, che se dicono per le anime, anular del lutto. El lutti questi doclori, che sono siali de questa opinion, hanno solloscripto de sua propria man in la lelera mandata al dicto Ducha. Se dice la sua risposta esser sta cussi, debbino esser ben provisli et intender ben le sacre scripture in queste gran cosse de la fede chrisliana, de non comeler scandalo in lo populo se li vegnisse a qualche dispulazion, che li possano cum la sacra scriptura fundatamente provar, el in scriptura presentarla, el pregali che 11011 dagano cativo exempio al populo. El capo de questa chiesia è uno preposilo, qual in persona ha predicado la vigilia et il zorno de Ogni Santi, et è venula gran quantità de populo forestiero in la terra al perdón plenario, che fo quel zorno, el qual lo Elector li costò molti migliarci de ducali. El predicador ha contraditto, et ha provato, per la scriplura sacra, l’uso cativo de le messe de’morii esser falso. El perdón buio per terra et sfondrò el fundo de la cassa; hanno anuíalo el stilo, over modo, che se dava la penitenlia al peccatore publicamente, el clic queste penilentie et perdoni sono tulle cosedyaboliche, 210" el con bella doctrina fúndala ne la sacra scriplura, el insegnò a far ben penitenlia da vero cbrisliano, far come dice Davit ne li psalmi. In qnesti zorni se ha levado una altra novità tra li frati de 1’ bordine di Sanlo Agustino al lor priore, il quale li dà la regula et ordeni che debbano observar, li quali hanno resposlo non esser obligali obedir salvo a li comandamenti de Dio, et fin tanto che lor obediscono a li