srnxXu, FEBBRAIO. 448 nanfia arisi. Como, havendo francesi il ponte sora Po a Cremonn, spagnoli con alcune barello voleano venir a brusarlo ; et par sia sta preso una di ditte barche da’francesi, in la qual fo trovato alcuni fochi artificiadi. Con altri avisi, che pur risona il venir certo di sguizari. Vene in Colegio Poralor cesareo, solicilando la resolution in dar il passo a li lanzinech etc. El Principe disse che il consejo di Pregadi era occupato in certo caso el iminai, che si mena uno nostro zenlhi-lomo stalo a Gorfù in rezimento, et expedilo che ’I sia, li Savii consultato, se li risponderà col Senato. El esso oralor usò altre parole, che horamai saria il tèmpo di risolversi. In questa malina, in Quarantia criminal fo principiato il caso di Sanudi che feriteno su la testa sier Jacomo d’Armer di sier Alvise, qual è varilo ma non elise di caxa, vidclicet fu ferito in Rialto, come ho scrito di sopra, videlicet sier Francesco el sier Lorenzo Sanudo qu. sier Anzolo, et sier Zuan Soranzo di sier Nicolò di Canareio, i quali sponte, senza parte di Quarantia, si apresenlono a le prexon. Hor tutti tre li Avogadori erano, et introduse il caso sier Nicolò Dolliu l’avogador, cargando assai il caso, e le’ principiar a lezer il processo. Da matina si andari seguendo. Da poi disnar, fo Pregadi per l’Avogaria per expedir il caso dii Garzoni; non fu il Doxe. Et parlò sier MaOo Lion olim avogador, et lo cargo assai re-spondendo a quello bavia ditto sier Alvixe Badocr suo avochalo, et monstri) alcuni danari tolti per mal muodo besseudo Patron a l’Arsenal. Parlò ben e compite. Di Itoma, vene uno corier con teiere di 3,4, 5; di Fiandra, di sier Gasparo Contarini, di 30 Zcner; di Anglia, di V orator, di 15 Zener. Et licenliato il Pregadi, la Signoria volse aldir ditte letere. Di lioma, di l'Orator nostro, è come, havendo il Colegio di cardinali scrito a Fiorenza non do-vesseno andar con le arme contra Pcrosa, perchè voleano quietar li Bajoni tra barba et nipoti, fiorentini rescrisseno al Colegio predillo che quello ha-veano fatto era slà per le lelere scritoli per loro signorie reverendissime, mandando la copia di esse letere. linde, redoli li cardinali tra loro presidenti, fo usalo parole chi bavia scrito le lelere; a la fin fo (rovaio el Cardinal Sguizaro solo averle fale scriver et bollate con li sigilli di essi do altri presidenti, zoè Santa Croce et. Cornaro, che nulla sapevano, imo li haveano dilli sigilli lassali per botar altre cose di poco momento. Et statim scrisseno non do-vesseno procieder, e de coetero le lelere di presidenti fosseno sotoscrile da loro proprii; et si uno di loro non fosse di opinion, e tamen il Colegio paresse di scriver, quello Cardinal succede si debbi solocri-ver. Avisa mo’, come fiorentini andati solo Perosa con Zentil Baion per remelerlo in caxa, credendo quel populo dovesse moversi contra Malatesta et Oralio Baioni ch’è reinlrati, trovono il contrario, imo dito Oralio ussì fuora et prese 50 cavali di Fiorenza. Sichè ditte zelile fiorentine erano relrale 8 mia lontano. Scrive, in Camerin è reinlralo il signor Zuan Maria, che prima era e per il duca di Urbin fo cazato et posto il signor Sigismondo; et che si Iratava noze di dito signor Sigismondo in la fia dii signor Renzo di Zere ; el qual signor Renzo feva fanti lì in Roma. Scrive come il protlionolario Benlivoy, era lì in Roma, volendo li cardinali desse una altra fidejussion come dete a papa Leon, che per tre anni non si parliria di Roma, quello rispose a li cardinali bastava averla data a papa Leone una volta, e cussi era partilo di Roma e andato a Monte Rotondo loco di. . e il Colegio bavia (olio in noia quello era in la sua stanza. Tamen si lien sia andato per sue fa-cende e non per far molion a Bologna. Scrive come li 400 cavalieri fe’ il Papa, ai qual asignò certe in-trade et . . . banehier li dava li danari, diti cavalieri volendo li danari di le loro intrade, e lui recu-sando, dicendo non poter scuoder li dacii de li qual trazeva li danari a questo deputali, loro inslessi lo releneno in Capìtoglio, el con segurlà lo lassono per do giorni aciò provedesse di danari. Scrive come li Legati dieno andar al Papa, non si trova il modo di mandarli per non esser danari ; e lien luì Oralor prima vera il Papa a Roma che loro se parlino. Scrive come el ducha di Urbin bavia auto la rocha di Pexaro senza dar altri danari; morse quel ca-slelan, et hebbe dila rocha. Scrive, è slà gran pioze e aque de lì, e altre particularità ; ma questo è il sumario intesi. Di Napoli, di Lunardo Ansclmi consolo nostro, di.. . Come el Viceré stava meglio. Bavia trovalo certo medico, che fu zudeo, col qual slava sempre. Item, scrive di alcune barze........ Di sier Gasparo Contarini orator a la Cesarea Maestà, di 30 Mareo. Come ha via ricevuto le nostre dii Senato, di. ., et parlalo con il reverendo episcopo di Palenza et Gran canzelier, et scrive quanto li hanno dito et in materia secreta etc. 1 qual dissono che il re di Franza harà ben sguizari, ma li obslerano con bon numero di fanti ;