UDXXII, GENNAIO. 350 rendissimo Cornelio, col qual esso reverendissimo Grimani liavia consullato et apertoli il so’cuor, osia per inimicitia vechia, o che Dio li babbi tolto l’in-telleto considerando il ben di la patria si ’1 Grimani fosse sta Papa, li parlò publice contra, dicendo . . ^30 Di Cremona, di sier Andrea Griti procura tor, provedador zeneral, fo letere date a dì... Come erano sta inlercepte do letere di Trento dii ducha di Bari, scriveva di. . . al signor Prospero Colona et a domino Uironimo Moron, è al governo di Milan, come erano in zifra et l’ù mandale a trar di qui da Zuan Soro, le qual fo Irate. Scrive, dillo ducha di Bari, come debbano continuar l'impresa, et l’Imperador manda per fama 10 milia lanzinech, ma sarano 6000, et solicita si scuodi el laion di Milan per pagar le zente. Item, uno milanese, che ha danari........... Da poi disnar, fo Pregadi et lelo con grandissima credenza la letera dii Griti et queste do lelere inlercepte, quale erano in zifra et trate per Zuan Soro, qual di trar zifre è divin. Fu posto, per li Savii, una letera a sicr Andrea Griti procurator, provedador zeneral, zercha la risposta fata a le proposition di la Cesarea Maestà, molto castigala et conzala dove achade, ut in eis, qual debbi comunicarla a lo illustrissimo Lutrech; et in consonanlia si scriverà a sier Zuan Badoer dotor, cavalier, oralor nostro a la Christianissima Maestà, ut in eis, ma mollo castigala. Fu presa. Fu fato scurtinio di Provedador zeneral in Dalmata, jusla la parte (eletto) sier Francesco da cha’ Taiapiera, fo contea Sibinico; il scurtinio sarà posto qui avanti. Scurtinio di Provedador zeneral in Dalmatia, con ducati 50 al mexeper spexe. Sier Zacaria Bembo, fo provedilor a Bassan, qu. sier Francesco . . . 46.146 Sier Andrea Zivran, fo provedador di slratioli in Dalmatia, qu. sier Piero. 109. 84 Sier Andrea , Arimondo, fo provedador a Fellre, qu. sier Simon . . . 41.151 Sicr Nicolò Trevixan, fo soracomito, qu. sier Piero, qu. sier Francesco . . 81.106 Sier Micolò Michiel, fo provedador ai Urzi Nuovi, qu. sier Francesco . . 104. 82 Sier Zuan Loredan, fo podestà a Porlo Bufolè, qu. sier Tomaxo . . . . 57.134 Sier Uironimo da Canal, fo patron a l’Ar- senal, di sicr Bernardin .... 120. 73 Sier Uironimo Contarmi, fo zudexe di Proprio, qu. sier Piero . . . . 69.118 Sier Alvise Bembo, fo provedador di cavali lizieri, qu. sier Polo . . . 71.122 Sier Alvise Foscarini, qu. sier Nicolò, qu. sicr Alvise dolor, provedador . 99. 94 Sier Anzolo Querini, fo podestà a Tor- zello, qu. sier Zanoto.....79.113 Sier Marin Michiel qu. sier Alvise, qu. sier Mallo........39.152 Sier Andrea Morexini di sier Juslinian. 73.118 Sier Marco Antonio Erizo, fo provedador in Cadore, qu. sier Antonio. . 129. 64 Sier Zorzi Valaresso, fo provedador a Bergamo, qu. sier Marco. . . . 69.124 f Sier Francesco da cha’ Taiapiera, fo conte e capilanio a Sibinico, qu. sier Andrea.........137. 57 Fu posto, per i Savii dii Consejo e terra ferma, exceplo sier Domi da Leze, una parte, che le decime stagi ; ma perchè molli si lien agravadi, posano li X Savii aldirli el smcnuirli eie., ut in parte; la copia sara posta qui avanti. Et andò in renga sier Donà da Leze el contra -dise, e per sua opinion non voi si pagi più decime, ma tulli siano lansadi, et parlò longamenle sopra questa materia; a la fin disse in ringraliar il Consejo di averlo fato di Colegio, che ’1 voleva dir quello disse Bortolamio da Bergamo, fo nostro capilanio zeneral, quando el vene in questa terra, li fo mandato zentilliomeni conira, quali li feno una oralion et lui rispose : « Signori, non vi so risponder altro, si non clic ho mi San Marco nel peclo ». Et li rispose sier Francesco Morexini savio a terra ferma, per la opinion di Savii, dicendo preso che fusse questo capitolo, voleano meter che li tansadori dovesseno tansar olirà le decime li cavedali eie., et azonzer questa tansa a la decima, ma prima bisognava terminar si la tansa dia star. Et altri non par-loe. Andò le parte: 14 non sincere, 5 di no, 68 di Savii, 97 di sier Zuan Miani el consier, qual inlrò in la opinion di sier Donà da Leze. Et questa fu presa ; la copia di la qual sarà qui di solo. Et a molli parse di novo che in tanta materia di (ansar la terra, qual più volle è stà consullà in Pregadi, altri che questi do non habbi parlato a tanti capi quanti è la dilla parte presa. Et cussi fo licen-lialo il Consejo. 230*