205 MDXXI, DICEMBRE. 20G secrelarii. Et aperte le leterc e inteso la morie cerla dii Papa, la mandono a dir a li Consieri, Savii di Colegio et Procuratori ; sichè di man in man la terra fo piena. Et la mandono a dir a l’orator di Ferara domino Jacomo Thebaldo, qual ave grandissima alegreza et spazò subito letere al Ducba. Fo mandato Zuan Cobo corier con una patente aperta, che tutti li reclori li facesse dar cavalli eie. et notiflcbasse a tutti la morte dii Papa; et scrito al provedador Griti a Lonà di questo, la comunichi con Lutrecli, e la fazi andar a Milano presto si possibel fusse. Et io Marin Sanudo, hessendo a caxa la intesi a bore 4 V*, per via di sier Zuan Miani el consier, qui nostro vicino. Et subito il Legato dii Papa la intese, qual è episcopo di Puola brexan, domino Allobello di Averol-di, sta in la caxa fo dii duca di Ferara, el la note andò atorno da l’ambasador cesareo et mandò dal Doxe il suo secretano per intender la verità et (tarlar al Doxe : qual non li parlò, ma li mandò a dir era morto certissimo. Fo, per il Serenissimo, mandalo a Muran subito da monsignor reverendissimo Grimani suo fiol, stava in cha’ Gueruzi, et era in lelo amaialo in man di medici, et per una medicina datoli per certa mala disposition di slomacho l’altro eri di mana, el. . . , quella menò più di 300 volle, sichè era tiacho, pur stava bene dii mal ; qual intesa tal nova, sperando esser Papa, che di raxon soa signoria reverendissima lo merita tal grado per le optime condilion sue, terminò, lieet anialato fusse, andar la matina a Roma, et prima a bore 7 si partì suo nepole domino Marin Grimani patriarcha di Aquileia, qual andò a-vanli per barcha fino a Pexaro, poi di li a stafeta; et andò con lui alcuni a la volta di Roma. Demum soa signoria reverendissima parli la matina sequente, a bore 17, con barcha fino a Pexaro ben coperto et caldo, et de lì sarà portato senta sopra una cariega coperta di sora da 4, quali ogni do mia si muleria-no.ltem, sier Marco Grimani suo nepole, era a Esle, fo mandalo per lui, qual zonlo, va a Roma per in-trar in conclavi con soa signoria reverendissima e ajularlo a far Papa. Questo è di primi Cardinali di la corte, dolissimo, è di anni G2, el il Serenissimo suo padre lien certo sarà creado Papa. Andò con lui sier Velor so’ nepole. El Cardinal Hadriano, qual per esser slà privo dii capello el excomunichalo da questo papa Leone, è stalo fin bora secrctissimo in questa terra, si dicea in caxa dii vescovo di Ballo Pexaro a San Polo in cha’ Bernardo sul Canal Grando, ma niun lo visitava, studiava et componeva, havia uno frate fidatissimo con lui; hor inteso tal morte, jubilando si partì per andar a Roma, tamen più di lui non se intese alcuna cosa ; se judicha fusse amazado in strada. Di lìrexa, di rectori et provedador ecwral 142 Pexaro, di 3, liore 20. Come era gionlo in quella bora di lì uno suo explorador mandato fino a Lodi, qual riporta come Dominica proxima passala, a dì primo, el si trovò in Lodi, dove era il Cardinal di Medici, el signor Prospero, il marchese di Mantoa et il signor Zanin di Medici con lanze, per quello si dicea, da 700 et fanti zercha 5000 italiani, et se dicea che quelle gente doveano passar beri Ada ; ma che si non passavano beri passeriano doman, et vo-leano andar a Pizigaton el poi verso Cremona. Dice etiam, che ’I marchese di Peschara con le gente spagnole si ritrovava ancor solto Como, et che da Milan li era slà mandato 5 pezi de artellaria grossa per quella impresa; la qual fornita, volea venir verso Bergamo. Dice ancor esso exponenle, haver inteso che in Milano sono ancora el Cardinal de’ sguizari et il Moron, el lutti li sguizari i quali doveano ussir, et lassavano 3000 sguizari a la guardia dii castello di Milano, sogiongendo che sopra Ada non li è ponte alguno, salvo quello che è fatto a Lodi ; el che è slà fato de lì una crida, solo pena di la forcha che ninno habia a passar nè di qua nè di là di Ada senza uno bolelin dii conte Bortolo da Villa Chiara, el qual, con zercha 200 cavalli, passò Domenega di qua di Ada, et dal loco di Trevi si volea fardarschiope-tieri 50, con li quali el si volea aviar a la volta di Trezo per luor la strada a li francesi, che sono in quello castello; li qual, si dicea, voleano ussir et venir a la voltade li sui. Monsignorin Visconte veramente con altri foraussili era da le bande di là di Ada al ditto loco di Trezo per haver ditto castello. Dice insuper, clic questa note ch’à alozalo in Marlinengo, dove tre hore avanti giorno udite trazer molli colpi de arlellarie, qual judica esser stato a Como et a Trezo, el ha ritardalo nel camin per haver fato una via longa per la parte di sopra Ada. De li diti, date a dì 3, hore 24. Come domino Ptbolomeo, fu secretano dii marchese vechio di Mantoa, li hanno referito haver da persona fide digna, venuta di Mantoa, come lo illustre signor Marchese havia scrito de lì che il reverendissimo Medici havia hauto nova la Cesarea Maestà haver dato una grossa rota a la Christianissima Maestà et 142*