I_I 153 MDXXI, NOVEMBRE. 15i Madama averli mostralo alcune leterc; et monsignor di Lutrech li scrive di questi sucessi et carga nostri eie. Di Cales, fo letere di sier Antonio Surian dotor, cavalier, orator nostro, di 29 et 30 dii passato. Come si pratichava ditta trieva et quello è sta tratà, ut in litteris, et le dificultà sono; ma si tien il re Christianissimo contenterà, perchè à pur da far a Tornai contra la Cesarea Majeslà e non podio. Item, par il re d’Ingalterra fazi armar alcune nave et tra le qual una grande. El Cardinal dice lo fa per esser zeloso dii suo regno, tamen tutto è per far condesender il re Christianissimo a la trieva; et che il Cardinal vorìa Fonte Rabia restasse al re Chri-stianissimo in loco di la superiorità di la Fiandra. Item, che quel per l’Imperador era in Cales, vedendo non poter lenir quel loco, lo avia brusato; el che il governador francese, era in Bologna, era us-sito con zelile e andato alcuni castelli e lochi lì vicini di la Fiandra et quelli brusati, facendo grandissima crudellà a li populi eie. Item, francesi hanno preso la Mota con il signor suo chiamalo monsignor di la Mota. 108 Vene l’orator di Ferara in Colegio con li Cai di X et siete longamenle, nescio quid; credo sopra queste pratiche di divertir eie. Et li Savii steleno assà soli, mandati fuora chi non entra nel Consejo di X a consultar la materia importantissima hanno a le man. Alcuni voriano scriver el risponder per il Consejo di X con la Zonla, et alcuni con Pregadi; et però fo comandà Pregadi el Consejo di X; sichè non è nulla di bon. Fo ditto, per via di spagnoli mercadanli di qui, come Tornai era persa. Da poi disnar fo Pregadi, et leto le sopra scrite letere nolade parte dii sumario di sopra, nè altre vi vene ozi. Et compito di lezer, il Doxe con la Signoria intrò in Consejo di X, e chiamalo quelli dii Consejo di X, Zonta, Colegio et Procuratori, e falò aspelar un pocho Pregadi, et poi non molto, visto lì dentro era assà disputation di quesla materia e li pareva fratarla lì, overo non fuse preso venir al Pregadi, fo licentialo el Pregadi et restò Consejo di X con la Zonta suso a bore 22, et steleno lino a bore 24. Tamen nulla Ceno, perchè manchono alcuni di la Zonta; sichè i non sono in ordine, zoè sier Antonio Trun procurator, sier Piero Querini, sier Marco Dandolo orator et cavalier e altri ; sichè la Zonta non fu in ordine et fo licentialo. A dì 21, la niatina Zuoba, vene questa note a horc 7 letere di le poste, et questa matina fo lede, videlicet di sier Andrea Foscolo podestà et capitanio, dì 19, horc 5 di note. Come mandava una ¡etera dii signor Janus di Campofregoso condutier nostro è in Lodi, data quel sorno a horc ... Li avisava come quel zorno, a dì li), horc 23, i unnici erano inlrali in Milan e roto francesi et nostri, el che ’1 durissimo Oriti era fuzilo e zonlo in quella bora lì a Lodi, el il Governador nostro signor Thodaro Triulzi era stà tajato a pezi, et di sier Polo Nani capitanio di Bergamo, nulla si sapea dove el fusse etc.; Ictera brevissima. La qual tela e la voce sparla per la terra, tutti ne parlava, nè ben si poteva intender il modo eie. E da poi gionse una altra posta con leterc dii prefato sier Andrea Griti procurator, prò-vedador sonerai, date in Lodi a dì 20, horc 15. Avisava come eri, a bore 23, i nimicì comenzono venir verso Milano in ordinanza. El che inteso, francesi et nostri si messcno in fuga, el bealo chi ha potuto fuzer, et che lui Grilli gionse la sera, a bore. ..., li a Lodi mollo slracho, e con luì monsignor di San Valier ; et che havia auto ordine con Lutrech di aspctarlo in certo Iodio vicino a Lodi, dove lo aspettò fin horc 2 di note, sicome monsignor Santa Columba li vene a dir. Dii Governador nostro nulla si sa ; tien sia stà preso, per esser indisposto, et era in Milano. Di sier Polo Nani leniva fusse con le zelile d’arme eliam lui fuzito. Scrive, subito zonto, mandò li cavalli lizieri a le rive di Ada per far butar burchiele nel fiume a far ponti, acciò le zente, cussi come venivano, polesseno passar Ada el salvarsi; el li a Lodi è zà il ponle fato. 108* Conclude, il pocho animo di francesi à falò seguir questo. Vene l’orator di Ferara in Colegio, et.... Questa nova fo per la Signoria mandala a dir a li oratori Papa et Imperador, quali ringraliono di la bona nova aula. Da poi disnar non volseno far Pregadi nè Consejo di X, ma redurse la Signoria e aspelar altre letere, che di bora in bora dovea zonzer, per poter consultar quid agendum. Aduncha la Signoria si reduse in Colegio; ma non vene il Doxe eie., et vene letere di Bergamo, di sier Bolo Nani capitanio di Bergamo, date a dì 20, hore 21. Come era zonlo lì con 4 cavalli tristi in zuparclo si poi dir, scapolato insieme con sier Lodovico Michiel pagador, et scrive la cosa : che a dì 19, a hore 23, hessendo col Pagador per pagar una compagnia de fanti, vene una voce che 4000 fanti erano aproximali al borgo....., per il