201 MDXXI, DICEMBRE. 202 mente. Scrive, die Lulredi li ha dimandalo, interlo-quendum, quanto è di Lonà a Veneria, osia per voler venir, o non sa la causa. Li sguizari è a Milano, si dice aspelavano di liaver le do page, el che ha-veano auto eerli protesti da li soi cantoni, lornaseno a caxa. 139 Di llrexa, di sicr Hironimo da dia’ da Pe-xaro provedador zeneral di terra ferma, vidi ìetere, di primo, hore 6. Come, in quella inalimi, scrisse a la Signoria del conferimento fato con lui per domino Antimadio fu secretarlo dii qu. marchese di Mantua, videlicet che l’liavea da Manica la illustrissima Marchesana liaver ditto a quelli soi cortesani che ’1 duca di Ferara era in praticha di far liga con il Papa per anni 4, et esborsava ducali 100 milia, mostrando di questa nova havernea piacer; et che uno domino Zuan Batista da Vicenza, lassato de lì per il reverendissimo Medici con parte di la sua fameglia, havia liabulo leterc dal dito reverendissimo da Milano, che '1 dovesse mandar la sua fameglia a Bologna, dove el volca andar, e che lui domino Zuan Batista andasse a Milano, perchè lo volea lassar Nontio pontificio in dilla ci Lì; et che ’1 Marchese havia scrito de lì che li presoni l’havia fato de li nostri et il signor Julio di San Severino, et che questo carlevar d volea venir a Manloa a far bona riera. F,1 signor Federigo di Bozolo, che era in Parma con quelle fantarie, è ini rato in Cremona, et per leterc che l’ha esso Provedador dal signor Zuan Paulo Manfron, date in Roman, ha Pizigaton esser preso, el che come havia auto dui asalti et se liavea prevalso da’ spagnoli gaianlamenle, el con danno di dilli spagnoli ; con altri avisi, ut in litteris. Il provedador Griti questa sera aloza a Gedi, eh’è 10 miglia loulan di Brexa, insieme con monsignor di Lu-trech, et diman va a Lonà, el alozerà le zenle francese in quelli contorni. Sier Polo Nani capilanio di Bergamo era andato a reveder la compagnia dii Governador el la dovea mandar ad alozar sul veronese; quella di domino Julio Manfron, et quella dii conte Mercurio Bua et di domino Antonio da Mar-tinengo a li soi alogiamenti fora di questo leritorio. Dovea etiarn reveder li cavali lizieri et le fantarie, el scansar le spese superflue. Scrive liaver scrito al provedador Griti, che essendo si proximo a Brexa, voghi venir de lì a dar una volta a veder le fabriche e fortifichalion. Scrive el sclicila si mandi le page di Aguslin da Parma et Zuan Antonio di Valtrumpia, perché li soi tempi sono ai 12 el 15 dii presente, però bisogna siano mandati eie. 139 ' Dii ditto, di 2, liore 6. Come Sonzino si havia dato a le zente duchesche et Romaoengio. El par che ’I signor Prospero el il marchese di Mantua si atrova in Lodi, et par che desegnano voler andar a la impresa di Cremona, dove è il Conte (Contin?) il signor Federico di Bozolo con 1500 fanti et pezi 17 de arlellaria, tra le qual ne sono 4 canoni; sidiù quella terra vien restar ben munita, et si spera si babbi a prevaler. Hanno licentialo li strenui Filipin da Salò et Julio Lana con le sue compagnie di 600 schiopetieri, li quali questa sera alozanc a Deio, loco dii brexauo. Ilozi è passato di qui per la volta di Verona di le gente d’arme di la compagnia dii signor Gubernador, et è slà bona spesa aleviar questo leritorio; el il massaro li ha dillo esso terilorio si ritrovava a pezor condiziou die mai l'babbi veduto in 18 anni che ’1 serve per masser, e di le biave i non hanno auto recollo il ;ì.° di menudi, et vini lo tempeste li hanno tolti ; sichè hanno auto pochissima inlrada el spesa excessiva di alozamcuti di le nostre gente, di le pontifìcie el cesaree, el bora di queste francese, che per li C giorni li ha promesso ha calculalo li andarà 300 ducali al giorno; che di le 5 parte, 3 loclia a esso leritorio el due a la terra olirà l’ordinario; et spese di fabriche: talmente clic i sono a malissima conditici!. Scrive a la Signoria et al provedador Griti acciò si provedi darli manco charico si pole, per preservarlo a le spese ordinarie et quello che adiader potesse a beneficio dii Slado e di la Signoria nostra. A dì 4, la matina, fo Santa Barbara. Fo cavalo 140 30 zenlilhcmeni a la balda d’oro per venir a Con-sejo di numero 131 erano, ma per una parte presa dii. .. non si poi cavar men di 30. Et vene in Colegio domino Marco Antonio da Marlinengo, fo fiol dii domino Lodovico, qual governava la compagnia di domino Antonio da Marlinengo suo cuxin, et è scapolalo insieme con Julio Man-fron con 7 homeni d’arme di 50 liavea; il resto di la compagnia è slà svalizala, ma ben lutti lassati. El disse come . .. Da poi introno li Cai di X e sleleno longamenle, et vene in Colegio il signor Marco Antonio Cclona, qual siete fino a nona. Da poi disnar, fo Consojo di X con la Zonta. Et aleuto li frali di San Zuanc Balista di la Zuecha ha-veano falò bular zoso il muro dii suo orlo per far uno squero, e alenlo è per mezo San Marco et pareva rio, fu preso che non polesseno far squero, ma rilornaseno orlo come era prima; et fo autor di questo sier Balista Erizo Cao dii Consejo di X. Item, atento poi che li nostri secretarli fo presi