281 UDXXI, DICEMBRE. 282 et che se io vi faceva più renilencia, loro judicariano che la Illustrissima Signoria non fosse per sentirne consolaceli de la sponsalion et coronacion de sua rcgal Majestà, de sorte che io me annuiti et convelli, conira la volontà mia, aquiescire al voler di Sua Ma-gestà, et luor questa dignità, qual so mi serà non picolo peso ; pur ho convenuto aver patiencia et contentarmi de quanto mi conduce la sorle mia. Poiché a questo tempo mi son ritrovato qui sforzeromi, non inanellar dal conveniente honor do la dignità con ogni poter mio. Questo fu in tanta salisfacione de Sua Magestà et de tulli questi signori, quanto mai imaginar si possa. Finita questa solemnilà, andai a pranzo con Sua Magestà. Fo fatto leste grandissime et cussi serà dimane; poi ritorneranno a Buda, et a la octava de la Epiphania consumeranno el maire-monio el farano le feste ; poi darano opera a cose de magior et pensier. Ma se la exacion de li denari 189* si farà con quella sincerila che si spera, si pò esser certi de ogni oplimo sucesso de questo Serenissimo He et regno suo. Io dubito tempo non gli inanella, perché a tal opera li voi tempo assai. Idio suplisca cut» le mano sue. 190 Adì25, fo il zorno di Nadal, fo bellissimo tempo. La malina, el Doxe fo a messa vestito di resla-gno d’oro, fodrà di martori, con li oratori tulli, Legalo, Imperador, Franza, Ferara el Manloa. Da poi disnar, Soa Serenità vene in ehiexia con le cerimonie, ch’é zà anni. . non si ha viste, perchè il doxe Loredan non veniva per non poler caminar. Era vestito con un manto di reslagno d’oro fodrà di varo et bareta di reslagno d’oro, el liavia il bavaro di armelini. Eravi li oratori predili, Zudexe di proprio, al loco suo di sora i Consieri, sier Marin Bondi-mier. Portò la spada sier Piero da dia’ da Pexaro, va Podestà a Brexa ; suo compagno sier Hironimo Marzello è a le Kaxon vechie, qu. sier Antonio. Eravi dii numero di XLI, numero .., et altri fino al numero di. ., oltra li ordiuarii, et quello porterà da malina la spada con il suo compagno. El fo predi- chalo per fra’......Da poi il Doxe andò, justa il solito, a vesporo a San Zorzi Mazor, et era solum do procuratori, sier Antonio Tran et sier Domenego Trivisan el cavalier, el il terzo, eh’ è sier Alvise Pisani, restò in chiesia per le zoie che erano slà poste su l’aitar. Et il Colegio si reduse a consultar. Di sier Andrea Oriti procurator, proveda -clor generai, da Cremona, di 23, hore . .. Come il Governador era zonlo lì e stato insieme con monsignor di Lutrech et lui provedador Grili e fato varii discorsi; el qual si partirà, fato il di de .., per venir a Verona, e forsi verà a la Signoria nostra. Scrive, le zente andono a Parma, erano parlile re infecta e pasale di quà da Po el zonle a Casal Mazor. Scrive, i nimici è in Lodi tulli, nè fo vero la zanza fo dilla si voleano partir; ben hanno fato uno ponte su Po, el questo per socorer Parma e Piasenza, che si lien per la Chiesa, havendo inteso le zente nostre esser eavalchale a quella impresa eie. Di Crema, di sier Andrea Foscolo podestà et capitanio, di 22, hore 6'. Come erano zonli de lì Alvise Marin secrelario nostro era in Milan, che fu fato preson, et Luca Busali era con il clarissimo Grili, i qual par il marchese di Mantoa li babbi liberali. Dicono le zelile con efeelo è parlile di Milan e unite a Lodi e lì atomo. Et perché andono verso Sanlo Anzolo a San Columban, fo per causa di le viluarie et alozamenli et non per andar via; imo scrive aver certo aviso che voleno luor l’impresa dii caslel di Trezo, qual si lien per la Chrislianissima Maeslà. In Milan era restà el colile di Melz al governo, el milanesi non voleno francesi. Di Bergamo, di sier Zuan Vi turi podestà e vicecapitanio, di 23, hore 4. Avisa il marchese di Mantoa si atrova in Lodi con 400 lanzc; il signor Prospero et marchese di Peschara con lo resto di le zenle sono a Comezo et Boyano et quelli loci cir-cumvicinì tra Lodi e Cassano. Scrive aspeclar altri soi exploratori, et sarà certifìcliato di ogni loro progresso. Scrive come, havendo scrilo al clarissimo Grili che la massa de li inimici si faceva a Cassano e che cignavano venir a la impresa di Bergamo, subilo li invioe liiOO fanti, quali sono gionli a Ponte Oglio, et gente d’arme et cavali lizicri con ordine che vengano ad ogni sua richiesta in quella cilà ; si-chè si lauda, perché in ogni tempo li ha richiesto presidio è slà prontissimo a dargelo, el si ha oferlo venir in persona con tulio il resto di le gente. Scrive li farà restar a Ponte Oglio e quelli loci circum-vicini, perchè venendo una banda di gente si grossa in quella cilà, farà pensar li inimici che i non andas-seno a li soi danni e diverleriano la materia; siché si starà a I’ erta e atender a inquerir li progressi de li inimici, acciò si sapia governar. Per teiere dii clarissimo Grili e per altra via ha inleso la relaxa-tion dii signor Governador; ha pagalo di laia ducati 20 milia. Di Brexa, di sier Hironimo da dia’ da Pexaro provedador zeneral, di 23, hore 7, vidi le-tere, qual scrive et manda alcuni avisi di Trento, li quali son questi. Come lo exercilo di la Cesarea Mae-