nr.5 Perosa per forza con grande occision eie., et che volta il ducha di Urbin con quelle zente andar, e andavano a la volta di Siena per rimelcr il magnifico Borgcse Pelruzi in caxa, e poi a Fiorenza; le qual letere erano sta date dentro a li cardinali, li qual cardinali poi chiamono et ordinò... che mandasse-no danari al governador di Bologna ... Scrive come il reverendissimo Grimani non è più tornato in Conclavi, et clic prima si dicea Farnese saria papa, poi la voce cessò e fo ditto Flisco; et che ’I Cardinal Sedunense avia auto assa’ voti. Poi fo dillo et cussi si licn, che tarano papa il Farnese, e par sia venuta una voce dii Conclavi che ’I mandi uno suo fiol per «hstaso a Napoli; il che facendo sarà papa. Scrive aver inteso che fiorentini haveano mandalo per le so’ zente è in Lombardia. Da poi (¿¡snar, fo Colcgio di Savii ad consu-tendimi. Di sier Andrea Oriti procurato)-, prova-dador zeneral, da Cremona, di 10. Solicila si mandi il Governador per quello cegna di far i minici, eh’è passar di qua di Ada. Itcm, il Governador averli ditto come ha letere di.., qual è a’ sguizari, che ’1 marchese di Salucia sarà presto con 6000 sguizari che si redurano a Chiavenna. Di sier Polo Nani capitanio di Bergamo, date ai Urzinuovi, di 11, hore 6. Come i nimici erano a Lodi, fato uno ponte a Rivolta Serba et alcuni passati di qua di Ada etc. •234 Sumario di una letcra di Poma, data a dì 8 Zener, drieata a sier Justinian Contarmi qu. sier Zorzi el cavalier, conte dii Zaffo. Iteri, che fo Marti a di 31, vi scripsi molto longa-mente. Farnese, da le 24 hore fino a vespero ozi è stato papa, de modo che tutti li soi amici et favoriti sono stati in gloria el tutta nocle se sono sta facti fochi a caxa sua; else non vi fusse stata gaiarda guardia di più di 400 fanti boni in sua caxa, saria ila a sacho. Sono sta piantate a la sua caxa le arme papale, et da vespero in poi havea briga ad esser cardinali ben di bassi, et da 40 el 50 per 100 è calato a 15 et 20 in Banchi. In fine, cerca queste scomessc non saria bastante a scrivere la grande mutatione si fanno da una bora a l’altra. Questa matina, a di primo, a le 24 hore, era in palazo per vedere et udire questa disiata publicatione ; et expeclando, vidi clic veneno G8 pulini di l’hospitale di Santo Spirito cum una croce et confatone avanti, et ad ordine lutti se 35G ingenochiorno sotto la finestra dove se ha a mandar fora la croce a la publicatione, el lì eantorno tulle le lelanie devotamente con certe belle oratione al proposito. Et da poi parlili, veneno tutte le chieresie de frati el preti in quel dito loco el lutti li canonici di Santo Piero con le loro cape indosso, et pur in gcnocbioni eantorno le lelanie; el finito che hebbeno, et visto che '1 responso non venia, se partirono, et così se farà ogni iorno tino che se bavera la publicatione desiata. El reverendissimo Grimano è miglioralo el siterà iterum ritornare in Conclavio; tanto se starà a fare el papa. Se tiene ussirà ancor el Grassis, Cibo el Ursino, perchè siano male. Se pensa che l’andarà in longo quanto vorà el Medici, perchè l’ha 17 voce ferme, et (de) questo tardare se dà la colpa a Medici, perchè fa lenir ferino a li sui voti, e dubitase se an-derà in longo. Li asistenli al calice, che hanno a veder li voli el notarli, sono li reverendissimi Santa Croce, Sedunense, Sguizaro et Cornaro eleli per el Conclavio. El volo del reverendissimo Grimani so-lum per lutto oggi è stalo valido, perchè, quando ussite di Conclavio lassò dui sui conclavisti col volo suo bolalo. Questo è quanto per oggi se po’ scrivere. Stupisco di tante varietà et tanti varii discorsi; o quanti cianciano, dicono et se ridano ! Fu facto uno epitaphio sopra la sepullura di papa Leone, et fo subito levalo via, e mi fo dillo die la sentenlia era che el viatore non se meravigliasse de la grandeza di la sepullura, videlicet dii deposilo, perchè è picolo a la grandeza di Leone, et che mai fu trovato che uno papa simigliasse a la Trinità come Leone, et questo perchè ha dispensato Ire papali, videlicet quello di Julio, che lassò a la sua morie 234 * G00 milia ducati, che fo lo avantio del suo papato, et el suo e quello dii successore, che monla prima che l’liabbia pagalo il debito di papa Leone. Non credo poter haver questo epitaphio, che è bello et non dice punto di busia. A dì 2. Oggi, eh’ è Jove, non è comparso altro salvo che a le 20 hore li conclavisti disnorno et di-mandono soccorso per G giorni di legne et candele et torze, et non hanno faclo scurlinio ma congrega-lione. Non si sa la causa; unum est che ’I Farnese, che siete papa quel poco tempo, non Irova a 14 per 100, et è stato causa che tulli questi de le scomesse hanno perso la pala, et oggi non vi è sialo persona che di scomcssa babbi parlato; tamen se judicha che Medici starà salilo, o per uno suo de quesli tre Egidio primo, Farnese secondo, Cortona terzo, et forsi Santi Quatro. Tulio lo impedimento dii Medici UDXXII, GENNAIO.