139 MDXXI, APRILE. 140 Di domino Iacomo Florio dolor eliam fo letere, di 30 Marzo, tenute fin 4 Aprii. Scrive questi successi lungamente et le raxon hanno li cesarei; siclié conseja si concludi. Fi come non ave-mo cussi larga raxon; et ha fato il tutto perchè Pa-lazuol resti; non hanno voluto. Itcm, lui ha fatto 3 capitoli di esser azonli si ’I ne par, si no non li azonzerano. Concludendo è bon concluder; c dimanda licenlia di venir a repatriar. Lauda la fatica grande in questo dii prefato Orator. Fu poi leto li capitoli, quali sono numero .. . ., con un principio molto longo di naration ; il suma-rio ho dito di sopra. Fu posto, per li Savii, una letera al prefato Ora-lor nostro in risposta di suo. Et zercha li capitoli: prima che quel di le ville loro toleno quello li par, e fazi il lutto ne resti Palazuol. Di beni, over intra-de di foraussiti, quella zonfa è capliosa, vedi manco numero e più lungi tempi, si non almen sia reciproca. Item, di le minere de Ilidria, dia restar a la Signoria, et vegui a la conclusion, ut in litteris. Et quanto a quello scrive di ducati 10 milia, che la partida è sta fata in banco di Pixani a quel.....lodesco, però poi fata la conclusion fazi pagar de li, et pagi li 20 milia ducati, e si fazi far la quielazion. Item, una altra lelera a parie, che non polendo far altramente, concludi ; e di capitoli tre di domino Jacomo Florio, solum 1’ ultimo ne par di esser pu-blicado etc. Item, di quello ha richiesto il Gran can-zelier, di ducali 200 di quel Zulian di Trieste, non sapemo lacossa; vederemo inquerirla e servir sua magnificentia. Item, di Statuti di Trieste a li fioli fo di sier Francesco Capelo el cavalier, per una altra lelera si scrive ge li darano, ma veleno certi danari dia aver suso. Etiam ringralii il Gran canzelier, dicendoli saremo memori. Item, slagi lì olirà li zorni 15 fo scrito restasse, fin concludi la cossa, et poi etiam domino Jacomo Florio con lui vengi a repa-Iriar. Ave . .. Fu posto, per li Savii ai ordeni, confinar sier Alexandro da cha’ da Pexaro capilanio di le galìe di Barbaria in galìa per lutto Sabato, e si parli Luni soto pena di ducati 500. Ave 116, 3. Fu posto, per li diti, che atenlo siano venuti in Colegio molli mercadanti a dolersi non è lane in questa terra, etiam drapieri, però sì fazi provision le possìno venir per terra ; pertanto lutto il Colegio sia ubligato venir Zuoba a questo Consejo con le loro opinion in questa materia, solo debito di sacramento etc. : 130, 7, 0. Fu posto, per li Savii, una regulalion dii Colegio di XX Savii, videlicet fu preso dii 1514, a dì 27 Marzo, che a le cause vien aldito Colegio li presidenti desse tre conseglii, però sia preso che li dilli dii Colegio li dagi Luni, Marti, Mereore, e non più Luni, Mereore, Venere, come fanno ; e si ’1 terzo Consejo fusse Pregadi lo dagi il dì sequente, e non fazi prender causa se prima quella non sarà expedita. Li presidenti si redugino per il dar di Consegli et 86* apeliation la malina di zorni ordinarii; quelli di Colegio si redugi tra meza terza e terza solo pena di esser apontati. El perchè quelli traili di respeto non si voleano redur dicendo non esser ordinarii, e questi di Colegio non si possi Irar fuora e meterli in altro Colegio per la balolation di questo Consejo. Ave 123, 9, 2. A dì 17. La matina, fo alditi in Colegio sier Lorenzo Falier per li patroni ha tolto le galìe dì Fiandra, zerca la materia di le lane et li drapieri. A l’incontro non è lane in questa terra, tamen alcuni di Colegio voi ineler le possi venir per mar etiam. Vene l’orator di Ferara, dicendo aver letere dii suo Signor, li sguizari erano alozati a Bologna e lì intorno e non fevano danni, pagando quello loievano per il viver loro. Da poi disnar, fo Consejo di X con Zonta; non fo il Doxe. Et li Savii voleano expedir la materia, per questo Consejo, di Hongaria, videlicet scriver al nostro Oralor in Hongaria in risposta di sue, come eramo contenti star in el Legato e l’orator dii re Christianissimo, è qui exislenti, con allre parole in justification di le raxon nostre, ut in litteris. El li Savii dii Consejo consejava si espedisse qui, ma li Savii di Terra ferma voleano andar in Pregadi per esser materia dii Senato ; et li Cai di X messeno dc-dur tutta la materia al Pregadi, et tre Consieri messe di scriver la letera e risponder a l’Oralor. Cussi 18 di venir al Pregadi, 0 di scriver ; sichè fu preso al Pregadi. Exemplum. 87 Titolo di la letera dii re di Tunis scrita a la Signoria nostra et apresentata per mori dii 1521, nel ritorno di le galle capitanio sier Francesco Contarmi, ricevuta a dì 10 A-pril. Laude siano a quelli che sono servi de Dio et re-comandation del Stado exaltado. El savio vincilor principal Signor de’ mori, exaltator de la leze di mori el gubernator in terra per el nostro Signor