267 HDXXI, MAGGIO. 268 re ClirislrianissMno, el edam parloe sier Andrea Orili proeurator quando el fu a Milan; et benché si trova dii 1516, per letere scrite al prefulo sier Andrea Grili proeurator alora provedilor di Pexercilo, la ditta retification esser sta fata, tamen esso Lu-trech la richiede averla in forma, però sia presa la ge sia data, et dilli capitoli sia ratificati el a-probati etc. Ave 23 non sinceri, 47 di no, 120 di si ; fo presa. Se Io la contradiseva non era presa, perchè tal cossa è richiesta adesso a danno di la Signoria nostra per le cosse di Gambarescbi, che fo fino 1516. Fu posto, per li diti, di elezer uno oralor al re Chislianissimo in loco di sier Zuan Badoer dolor et cavalier con ducali 120 al moxe per spose, meni con sé cavali 11 et do stafieri, et si parli con la cotu-mission et quando parerà a questo Conseco; fu presa. Ave..... Fu posto, per li diti, cerla regulalion dii Cole-gio sora l’estimo di Treviso, zoè sminuir il numero, et, di 25 elecli resi renderli in numero di 15, per ba-lolation dii Colegio, con certe clausule ut in parte. Al qual Colegio sia concesso etiam le apellation di 10 extimo di Padoa, el non se intendi poter far de-liberationsi non con 10 balole; fu presa. Fu poi inlrato su li capitoli di Cypro, di oratori di Nichosia, e il Dose partì, el fono balolati tre separarti, viddicet uno dii visconlà che comprò Gna-gni Xagratico per ducali 5000 da la Signoria, che li sia dà li danari et laro Io habino ; et cussi li Savii tutti meleno, cussi contentando esso Xagni di lassarlo per far cossa agrata a la università dandoli li danari, et non sia privo di quello se prima non ha 11 soi danari; che li sia restituidi li danari da la reai in termine di do anni, e dito viscontà ritorni come prima, con questo non sia tralo di posesso fino non sia satisfato; fu presa. Item, «no altro di le provision si danno a numero 60, atento per li rectori è slà venduti e concesse expetali ve, che tulle siano taiale ; et cussi fu posto, per li Savii, taiarle tulle excepto quelle date per li nostri Consegli. Fu presa. Item ............... . Item, uno altro capitolo richiedeno, che . . . Et sier Nicolò Michiel el dolor, fo consier in Cvpro, andò in renga per contradir; et per esser l’hora tarda fo rimessa tal cossa. Fo invidati, per il Canzelier grando, tulli erano in Pregadi a venir damalina in chiexia di San Marco a la solennità di la trasmigralion dii corpo dii reve- rendissimo cardinal Zen in la sua archa, el far l’anniversario, però lutti vengi aliegramenle acompagnar la Signoria per honorar tanto benemerito cardinal. El lieentiato il Pregadi, restò Consejo di X semplice, et questo per revocar la vita fo perdonata a do doveano esser apicali per ladri, quali l’ultimo Consejo di X oferseno acusar alcuni monelarii, et visto non esser la verità, fu posto di lassarli justiciar, et revochar la parie preseno. In questa malina sequite uno caso, che a uno zovene coltrer, era in bolega in cale di Slagneri, vene una vcchia e lo lochò con una cordella dicendoli una parola in la orechia, linde subito el comenzó a cridar, rabiar e inmatir. La vecbia fo retenuta et menata a li Signori di note, et examínala, disse l’avia fato, die sua «ladona mojer di Golardo lien spiziaria sul campo di San Bartolomeo, ge l’a-via «omesso. Et cussi fo mandala a relenir dita dona, di’è bella e di bona fama. Tolto il suo consliluto, negò, fo lassala con piezada. Exemplum. i g4 1521, die 27 Aprii is. Sier Dominicus Trivisano eques, proeurator, sier Leonardus Mocenigo, sier Petrus Landus, sier Paulus Capelo eques, sapientes Consiìii. Sier Mariuus de Molino, sier Pandulfus Mauro-ceuo, sier Benelus Delpbino, sier Petrus de Pesau-ro, sier Franciscus Contareno sapientes Terree firmee. Essendo conveniente di dar forma che quelli, sì nobeli et citadini nostri, come trivisani et altri che pretendeno exemplione, possino demostrar le raxon sue nel termine de mesi dui, L’andorà parie, che per autorità de questo Consejo el Colegio nostro debbi cavar del numero del dito Consejo, zoé Pregadi et Zonta, XL nobel nostri che non habino possession, case et mobili o altro in trivisana, et che de li diti XL siano elecli per el Colegio nostro a bosoli et balole XXV, quali liab-bino aldir et judicar le sopradite exemption; nè sen-tentià alcuna se intendi esser fata se la non haverà passalo la mità de quelli che judicarano, et redu-eendosi al uumero di 20 over da lì in zoso, non se intendi però esser fata sententia alcuna se la non haverà balole 11 di si. Qual juditio falo, ut supra, sia difinitivo et inapehibile, et sia di quella rne-dema validità come se ’1 fosse fato per questo Con-