441 HDXXI, GIUGNO. 442 Sier Jacomo Antonio Oi’io, è Zu-dexe di Procuratori, qu. sicr Zuane. Non. Sier Marco Antonio Barbarigo, è Calaver, di sier Gregorio, fo dii Serenissimo, per la età. 4 f Sier Alvixe Bon, è di Pregadi, qu. sier Otavian..... Sier Piero Barbaro el grando, qu. sier Jacomo. Sier Hironimo Basadona, è di Pregadi, qu. sier Filippo. Sier Alvise Soranzo, qu. sier Ve-tor dal Baneho. 1 f Sier Marco Antonio Sanudo, fo auditor nuovo, qu. sier Beneto . Corner Non. Sier Marco Antonio Grimani di sier Francesco, si caza col Diedo. Sier Marco Miani, fu podestà e capitani a Cividal di Belun, qu. sier Anzolo. Sier Michiel Foscarini qu. sier Za-caria. Et in locho di cinque signati fo electi questi : Sier Francesco Coppo, fo XL zivil, qu. sicr Jacomo. Sier Andrea da Mula, fo ai X OÌTicii, qu. sier Nicolò. Sier Zuan Maria Pasqualigo qu. sier Marco. Sier Bertuzi Zivran, è proveditor sora i Dacii, qu. sier Piero. Sier Andrea Navaier qu. sier Bernardo. Et questi XI signati introno in camera et ivi restono; ai quali, per la Signoria, fo butado le tessere come haveano a luor li XLI, sicorne è signalo il numero davanti la f. 260 Da poi disnar, si reduscno li cinque Coreclori con li Consieri el Cai di XL per expedir li capitoli di la Promission dii Doxe impertinenti, et che non sono de importantia ; et non compiteno, et doman expedirano il resto. Di Verona, fo letere di rectori. Dii Gover-nador partito, et era apresso Axola, et il resto di la compagnia lo seguiva ; el altre ocorcnlie de lì. Di Bergamo, di sier Polo Nani capitanio, di 29. Come mandava una lelera li scrive il capita-nio di Lecho, di 26, che hcssendo venuti li foraussiti da numero. . . , capo il Mato di Brianza con il si- gnor Manfredo Palavisino, el il conle Girardo di Arco el altri per mirar in Como, liavendo intelli-genlia in la dilla terra, unde il capitanio di Como se intese col capitanio di Lcclio predilo, et armalo alcune barche trovono ditti inimici in altre barche che andavano a Como, e lì in Iago fono a le man et li rupeno con occision di molli di loro, et preso li prefati foraussiti; ma par erano con loro bon numero di lanzinech. Qual conte (ìirardo di Arco, essendo lassalo, volendo ritornar ad Arco, in camiti da’ villani lui e li lanzinech havia con lui fono morti el malmenati ; sichè manda tal aviso eie., ut in lit-teris. Letere serile per Colegio dii mexe di Zugno 261 '» 1521. A dì primo. Fo scrito a sicr Zuan Francesco Badoer proveditor sora le camere è a Vizenza, come, inleso si volea partir perchè non poteva scuo-der le daie vechie etc., et esser venuto a parole con sier Thomà Moro capitanio de lì, pertanto li dieemo non si partì, et si scrive in bona forma al Capitanio. Fo scrilo in Ancona per uno gripo di sier Piero Marzello qu. sier Beneto, patron Chrisloforo Serse-micli di Arbe, fato relenir di lì in porto etc. Adì 3 dito. Fo scrilo a Udene a sier Vicenzo Capello luogotenente, come mo’ terzo zorno li fo mandato 4 letere execulorial di la Cesarea Maestà, et una drizata al conte Chrisloforo e capitanio di Ma-ran, zerca il restituir di legni taiati in la Pignea di Vendramini di Latisana, overo satisfarli il danno; però mandi uno a Maran a questo effelo con la le-tera. Fo scrito a sier Filippo Minio podestà di Cita-dela, in risposta di sue, che debbi asignar la caxa, dove lui habitava, al signor Malalesfa Baion condu-tier nostro ; e lui vadi ad habitar, e cussi li successori, nel ziro», sicome per avanti solcano habitar. Fo scrilo a l’Orator in corte, che senio contenti che Alexandro Capela, suo secretano, possi venir a repatriar etc. A dì 4. Fo scrito a sier Andrea Foscolo podestà et capitanio di Crema, in risposta di sue, di 11 dii passato, come quella comunità desidera sia a-perta la porta de Rivolta, la qual fu serata per causa di alcune mote non mollo distante di dila porta, nè lontane di la spianala, qual bisogna spianar; el quella comunità voi donar a la Signoria, per (1) La carta *260* è bianca.