293 MDXXI, GIUGNO. 294 di le usure non scrite non dà niente. Mende a mio-rar le raxon di colimo; ben li rineresse à convenuto spender ducali 5000, eh’ è slà per li presenti si à convenuto far per queste novità; qual tulio è passà con ordine et per tariffa e con avantazo; e tamen non à scosso le 4 per 100 di la muda di l’anno passalo, per causa di quello fe’ l’armada francese eie. E si duol quello è stà scrilo di lui da Baruto, che ’1 comandò fosse dà ajulo a quelli dii Gazelli ad aver il castello; si scusa, è zoveni : chi ha scrito bisognava far cussi. Et manda le copie di le teiere; et si non havesse temporizato con lui, le cosse di mercadanli nostri stavano mal, come è seguito di zenoesi. Di Cipro, di sier Sebastian Moro luogotenente, sier Piero Balbi, sier Zuan Andrea Corner consieri, date a Nichosia adì 11 Aprii. Scrive dii zonzer di esso sier Sebastian lì, e entrato, dove era gran carestia di biave; ma le do nave ve-neno in conserva con formenti, zoè Zuan Vasaio, et il galion dii Contarmi, ha sublevato questa isola. Bora l’inlrada monstra bellisssima per le pioze state e va continuando el piover, et la cavatela solum in do contrade ha fato danno, di nuove che vi sono, zoè al Carpasso e la Massaria. Scrive, hanno auto letere zercha el tributo dii Signor. Lui Luogotenente era di opinion di mandarle in Aleppo. Et per una letera di la Signoria scrita, non si mandi fino non si habbi altro ordene, li do Consieri non parse mandarli ; però la Signoria comeli sopra zio quello si habbi a far. Tamen, venendo de lì il nonlio dii Si- 177 gnor turco a richiederlo, lo intertenirano finu zonzi nostro ordene, facendoli careze. Mandano una le-lera dii Consolo nostro in Damasco. Dii Consolo di Damasco a li rectori di Cy-pro, di 5 Aprii, il sumano di le qual noterò qui avanti. Sumario di nove contenute ne le letere di sier Anzolo Guoro provedador generai in Dal- matia, date in Sibinicho a dì 21 Mazo 1521, mandate a V Orator nostro in Hongaria. Come il zorno precedente l’era slà a parlamento con uno nontio dii conte Zuane di Corbavia, qual, per esser destinalo al bassa de Bossina facea transito de lì, et li havea afirmalo come el portava letere dii ditto conte patron suo con inserti capitoli per lui sottoscritti, la continentiadi qual non sapeva; ma ben dise che erano in proposito di esser suo tributario, et che ’1 dovea andar con diligenlia, imperochò dal ditto bassà havea tempo limitalo. Come etiam diio nonlio li havia subzonto, che li conti Zuane e Bernardin Gara, Serin Guelaschin et conte Angelo di Frangipani haveano aulo li sui capitoli proposti dal dillo bassà; ma non sapea con cer-leza se loro hanno sotoscrito, come ha fatto el dillo conle Zuane. Fu tolto el scrutinio di orator in Pranza in loco 177 * di sier Zuan Badoer dolor et cavalier, è lì, jusla la parte presa. Tolti numero 11 ; il scrutinio è questo : Orator al Christianissimo re di Pranza. Sier Nicolò Michiel el dotor, fo avoga- dor di comun.......59.125 Sier Marco Contarmi, fo camerlengo di Comun, qu. sier Zacaria el cavalier 57.124 Sier Lodovico Falier qu. sier Thomado 66.116 Sier Mafio Lion, fo avogador di comun, qu. sier Lodovico......G6.122 f Sier Francesco Donado el cavalier, fo luogotenente in la Patria di Friul . 127. 5G Sier Carlo Contarmi di sier Panfilo. . 56.127 Sier Carlo Capelo, fo auditor nuovo, qu. sier Francesco el cavalier. . . . -50.135 Sier Hironimo Bolani el dotor, fo di Pregadi, qu. sier Jacomo. . . . 69.120 Sier Lorenzo Bragadin cavalier, avogador di comun, qu. sier Francesco . 109. 77 Sier Francesco Morexini el dotor, qu. sier Gabriel........59.126 Sier Marco Antonio Venier el dolor, provedador sora i Oficii, qu. sier Chri-stofal, qu. sier Francesco procu- rator..........88. 87 Sier Zuan Baxadona el dolor, fo ai X Oficii, di sier Andrea.....69.114 Vene letere di Milan, Franza et Germania, qual fo mandate a trar le zifre per lezerle poi. Fo leto uno instrumento fato a dì 24 Mazo per domino Zuan Francesco Valier, qual promete, a re-quisition di la Signoria, lassar in vita l’inlrade e la caxa dii canonichà di Padoa a Leonardo Anseimi consolo nostro in Napoli, et li sia dato bora il possesso con le condition soprascrite, et fu preso. Ave 141, 11, 1. Fu leto una grafia di frali di Santa Maria di Grada di Padoa, di l’ordene di frati Predicatori, rechie-deno, havendo una fornasa contigua al monastero per le guere fo spianala, è debitori per l’extimo du-