119 MDXXI, APRILE. 120 Irech; qual visto, li parse smontar di cavalo ancora 74* clic li facesse segno non dismontasse; e smontalo, etiam Lutrech smonloe, e abrazalisì li ordinò andasse a dismontar al suo alozamento, che lui andava a cerla devutione. F.l cussi monsignor di Terbe e quelli altri lo acompagnò insieme col Governador nostro, e smontò dove sta Lutrech, e la fameja andò alozar in una caxa lì vicina li preparò il Secretano. Poi vene monsignor di Lescu fradelo di Lutrech, e lo abrazoe. Poi li disse..., qual li disse sguizari erano boni amici dii Re e voleno far lianza con Soa Maestà, et che se imbarcavano a Pavia per smontar a Bre-xole. Et zonse monsignor di Lutrech a la dita sua camera, facendoli gran careze, et disse andemo a zena; et poi zena lo tirò a una faneslra, e li disse di 6000 sguizari zonti a Pavia e li capitani stati qui e le proposte li feno, e la risposta, sicomc è per letere dii Governador, dicendo averli dito, bisognando, li daria le 400 lanze e artelarie, e lui in persona; ma che non bisognava per non esser contrasto. E li disse di 12 milia ducali richiesti per il Papa per la com-posilion 1’ ha con il re Chrislianissimo, come fo al tempo di Francesco Maria olim duca di Urbin. Scrive esso Griti, poi le parole zeneral sì alegrò dii fìol nasuloli. Disse tutti li soi sarano devotissimi de la Signoria nostra, qual è perpetua e non falibile, perchè sempre lien saria bona lianza tra il Re e la Signoria. Poi il Gritti li disse che la Signoria lo amava, con altre parole. Poi Lutrech disse: « Missier Andrea, quando veni de qui, scrissi vui e il Governador venisse a consultar qui, con questi capitani, in caso il re di Romani volesse venir in Italia, di obslarli a li passi e precluderli la via ; non parse a la Signoria alora di mandarvi per le raxon che la disse alora, e la opinion non fo bona, perchè si voi proveder per tempo ». E il Griti li disse che la Signoria lo havia mandato per la rechiesta fata per il re Chrislianissimo, et era venuto per intender quello pareva a soa signoria di far; e come da lui li disse li contrarii non era di far movesla per non iritar ditto re di Romani a venir in Italia, perchè Chievers mollo desidera di venir, e far motion è chiamarlo el vegni. Et questo 75 era pur vero, che verso Navara et per Ruberto de la Marchia el il duca di Geler era stà principiato a far operation di guerre; sichè è da considerar (ulto, per esser il re di Romani in la dieta, e de facili moveria la Germania a darli ajuto. Ilordito Lutrech concluse sempre l’arà a grato ogni aricordo seli dagi a beneficio di comuni stati ; ma di asegurarsi è da pensar al presente. Poi li disse, in materia di la liga, la Signoria ha risposto ancora ? rispose il Griti che zà 20 mexi era questa differentia in li capitoli zerca li subdili di la Chicsia, che non era se non per Ferara"; adesso questa è a defension di stati, lien la Signoria intrarà. E a questo dir, per defension, Lu-treoh disse, in li capitoli è a defension e non ad altro. Poi disse, doman consulteremo con il Governador et questi capitani. Sichè in questi rasonamenti lo tene fino bore 3 di note. Dii dito, di 3, hore 2 di note. Come ozi, poi disnar, se reduse monsignor di Lutrech, il Governador nostro, lui Griti, il signor Federigo di Bozolo, il signor Julio di San Severino, monsignor di Lis visconte, il conte Alexandro Triulzi, domino Hironimo Triulzi et Camilo Triulzi, il capitanio Bonaza, il conte Hugo di Popoli, e Locotencnle dii governador di Ze-noa, et il Locolenenle di ... . Et reduti, era etiam Lescu e Terbe etc., Lutrech parlò erano reduli per consultar, venendo il redi Romani in Italia, come se li poiria devedar il transito e li passi non vegni. Disse il Governador, non aver visto li passi lutti, bisogneria vederli, e che la Signoria havia confin di 200 mia con dito re di Romani. 11 Grili disse laudando quello havia dito il Governador, e che di quel- lo non havia auto inslruzion di la Signoria, pur diria che, prima nel brexan erano li passi per Lodron, An-fo et Bigolin el Valchamonicha, per il veronese, per la Val di Lagre e Brentonega, qual è ora in le so’ man, per vicentina per la Scala, et per il Friul a Gorizia e Gradischa ; sichè è di gran passi a poter venir, ma il meglio è aver grosso exercilo e obviarlo al passar di le fiumare. Li capitanii parlavano Cuora di proposito; solum il signor Federico di Bozolo et domino Alexandro Triulzi, che parloe qualcossa. Poi il signor Julio Manfron disse non si poi obviar li passi, laudando haver exercilo grosso et obviarlo a le fiumare. Lutrech fo l’ultimo. Disse dicendo era vero bisognava veder prima li passi, et che quanto ad aver grosso exercilo, harìa il Re lanze 2000, fanti 30 milia, e la Signoria, tien, harà lanze 1500, fanti 8 in 10 milia, e a questo numero il Griti nulla disse, concludendo, è bon il Governador vadi con qualche capitanio a veder li passi etc. Poi Lutrech li monstri» letere di Pavia. Come ozi sguizari si doveano imbar-char, et pur diti capitani richiedeva le 400 lanze, ai qual à scrito non bisogna, che bisognando verà in persona; et che havia lato li venturieri non pasaseno ma ritornino a caxa, ai qual per camin faria far le spexe, e questi venturieri sono 4000. Scrive, zente d’arme, per adesso, non si moverà. Item, manda letere di l’Orator nostro in Franza e di Anglia replicate. Poi scrive parlò a Lutrech quando il Re sa-