463 MDXXI, LUGLIO. 464 da Milan, di 27. Come era zonto de lì il secretano di esso Governador a dir a monsignor di Terbe quanto li pareva fusse a proposito. Et avisa, il go-vernador di Rezo aver lassato monsignor di Lescu, il qual non si voleva partir de lì per veder ditti ribelli e foraussiti, quali però erano sta licentiati da quel governador di lìezo si levasseno. Item, scrive la cossa di Como e dii conte Manfredo Palavisino col Mato di Brianza venuti con zerctia 900 fanti a Como, et scrive la cosa et li successi, ut in litteris. Il qual Como era ben fornito di monition, artillarie, et vituarie el bona guardia, unde è stati a le man, morti a la prima scaramuza 6, toltoli le nave et posto ditti inimici in fuga, el francesi li seguivano. Item, una le ter a di monsignor di Terbe, di 28, da Milan al dito Governador nostro. Li a-visa il recever di le sue leterc; nara la cosa di Como, con i qual era etiam Francesco ('/) Moron fora-ussito, et da 1000 fanti con loro et voleano la terra; la qual cita era ben munita di zente, arlellarie e vituarie, et oravi dentro li cantonieri dii re Christia-nissimo etc. Scrive che monsignor di Lescu sarà qui a Milan fra doi zorni. Item, manda una letera di XII oratori di sguizari data a Lugan a dì 26, seri fa al governador di Como. Et avisa esser intrato in Como 300 fanti, et questa note in-trarà la compagnia dii Bastardo di Savoia; sichè Como è asegurato. Letera di XII oratori di sguizari, data a Lugan a dì 26, al governador di Como. Come hanno inteso diverse novità sopra quel lago, le qual per esser in prejuditio dii re Christianissimo el loro sguizari, desiderano li sia avisato quello è. Dii dito signor Thodaro Triulzi, date lì a Castel Novo a dì 29, fiore 4 di note. Scrive a-272* ver auto la cosa di Como più difusa con fuga de i nimici et occision loro da numero 700, et fo com-baluto con quelli dii Re a pica per pica e spada per spada, et nostri non erano 50, et ne amazavano 10 per uno. Questi veniano per aver la terra con inlel- ligentia dentro di la parte dii.....etc. Il qual aviso à ’uto da Milan per letcre di quel Agustin Gallio, è a Como. Dii dito Governador nostro, date a Calzinomi brexan a dì 30. Come à ricevuto nostre di 29, hore 15, che celeri l’andata sua verso Milan; cussi farà. Avisa aver scrito in Franza e a Milan in bona forma. Item, manda alcuni avisi auti di la Concordia, Bologna e Modena; pertanto aricorda è bon soprasieder a far li fanti, ma ben li contestateli li preparino, bisognando poterli aver. Item, à intesu che domino Polo Nani capitanio di Bergamo vien con lui a Milan; li piace la sua compagnia. Di la Concordia, di Andrea da Birago, di 29, al Governador nostro. Avisa, a Bologna e Modena si fa fanti; el a dì 27 a Bologna si preparava alozamenti per zente da piedi et da cavallo. Et a dì 27, introno sguizari; non sa si starano lì overo an-darano a Rezo; et si prepara etiam alozamento per 2000 fanti vien di Romagna solo Ramazoto, Vitello, et uno altro condutier dii Papa vien con loro compagnie a Bologna ; et el signor Prospero Colona e altre zente dì reame di la Cesarea Maestà vien a la volta di Lombardia; sichè si tien il Papa sia fato imperiai. Questo, perchè il Christianissimo non à voluto il Papa toy Ferara. Monsignor di la Mota è......... Di Modena avisi. Conte li foraussiti è ussiti di Rezo e andati a la volta de le Girole ; il conte Guido Rangon è restato in Rezo con la sua compagnia. Et a dì 27, sguizari 2000 erano zonti in Bologna. Da Milan, dii secretano Alvise Marin, a dì 28, hore 20. Scrive la cosa di la vitoria di Como e preso il Palavisin, qual havia titolo di capitanio in Italia di la Cesarea Maestà per la impresa de Italia, qual si condurà lì, e vien luta via; et si Como era preso, Milan voltava. Scrive, li avisi auti di Bergamo è stà veri el molto grati a monsignor di Terbe, et lauda quel Capitanio; li qual tutti si manda in Franza e a monsignor di Lescu. Scrive, la parte Gi-belina è molto di mala voia per il venir lì dii Governador nostro, perochè in tutte le terre era in-telligentia. Item, manda una letera di Como, di 573 27, scrive Agustin Gallio il successo, data hore 3 di note. Come il governador è intorno seguendo i nimici, et nel piano di Prodeza sequite la vitoria con caplura di quelli capi et occision. Dii dito, 29, hore 3. Scrive di la sayta Irata a hore 24 V» ne la torre dii castello di le bore, brusò la polvere e ruinò muraie ; sarà solum spesa al Re, ma con la ruina havia impilo le fosse sichè si poteva intrar in castello, el per questo era morti più di 50, videlicet il castelan, monsignor dì.... et il castelan di la torcia et altri, quali erano andati in chiesia a dir la Salve Regina jusla il solito; sfornirò la chiesia e li amazono lutti. Questa occision è stà tenuta secreta, fato uno altro castelan ; sichè è stà remediato et provislo. Scrive, è stà condulo li, per il governador di Como, domino Manfredo Palavisino e posto in castello, visto per lutto Milan menar, condulo da 28 cavali e 30 a piedi; non lauda questo, li poteva esser tolto di le man eie. Li nevodi di