493 MDXXI, LUGLIO. 494 Item, si manda Borgese dal Borgo con altri 100 fanti de lì, però non legni li homeni d’arme. Item, non fazi aprir la porla che li fo scrilo aprisse, et ha-vendola fata aprir, la debbi far serar. Fo scrilo a Padoa, come, volendo far cavalli li-zieri, fazi venir di qui Troilo Pignatelo. Item, a Mon-tagnana, Znan di Naldo vengi a Udene, Thodaro dii Borgo, et a Vicenza Schandarbecho di Puia vengino di qui. A dì 7. Fo scrito a li rectori di Brexa in risposta di soe, di 4, di laudarli di le provision fate, et li fanti 300 farà Antonio di Castello non sia di terrieri 290 ma forestieri come è la intention nostra; et laudemo aver fato venir in la terra Jacomin di Val Trompia con li 200 fanti fati in la Valle e altrove; volemo li legni el pagarli. Fo scrito a Verona in risposta di sue, laudando le bone operalion di Malalesta Bajon fa di dì et note in quella cita, et esser sempre con lui Capitanio, el reveder le artilarie. Però lo chiami a se lo laudi et dirli voy continuar. Fo scrito al ducha di Ferara per aver il passo di fanti 300 fa venir di Romagna Bubon di Naldo; et scrito a Ruigo a sier Francesco Foscari podestà et capitanio, zonti i siano, li dagi alozamenti. FINE DEL TOMO TRIGESIMO.