65 MDXXf, MARZO. 66 calo e la regalia. Seriveno, domino Pompeo Triulzi aver di Milan, da suo cugnato, qual li scrive uno capitolo di Jacomo di Santa f, come erano zonti 300 sguizari in certo loco et li dava alozamenti, et 200 altri è zonti; et doman sarano a Birago per venir poi a Pavia. Item, ha lettre di Milan, di 22. Come il Governador aspedava il venir dii elarissimo Griti, qual ha inteso el dovea andar. Item, mandano una relation auta da uno vien di Trento, partì a dì... . Dice come de lì si ragionava esser sta concluso in la dieta l’Imperador venir in Italia, et quello diceva li foraussili è lì ; et che là bramavano di meler a sacho eie. Di sier Gasparo Contarmi orator, va a la Cesarea Maestà, date in la villa di ... a dì 21. Come, partili di Bassano, vene per redursi più in là aspetando la comissione ; et volendo passar la Scala, quel castelan non volse darli il transito senza salvo-conduto, qual zà lo avia mandalo a tuor, et de lì do hore zonse ; sichè convene ritornar ad alozar in dita villa. Et poi ozi avia ricevuto, per via di Bassan, la commission, et tela quella, sequirà il suo camino acciò il suo precessor possi venir a repatriar, usan do ogni diligentia di andar presto. Dii Canzelier grando nostro domino Zuan Piero Stella secretano, fo leto una letera data ozi. Scrive come, non potendo venir a palazo per mal 1’ ha et esser sferdito, manda do letere aute, una di domino Jacomo Stafer, l’altra dii vescovo di Lodi, el la relation di uno ha portà dite letere, per le qual se intenderà molti a visi di sguizari ; ben prega il nome dii Stafer sia tenuto secreto. Di domino Jacomo Stafer drizate al dito Canzelier grando, date in San Gaio, a dì. . . Avisa sguizari venir a soldo dii Papa et voleano mandarlo lui per capitanio, ma ha recusalo venirvi, et elexeno l’Alto Saxo, qual etiarn recusoe, et hanno fato capitanio uno nominalo in le prefate letere. Et che lui non à voluto venir per riservarsi a maior impresa, et si rieomanda a la Signoria. Di lo episcopo di Lodi Octavian Maria Sforza, date a Zurich, a dì... Come l’orator dii Papa in quelle dieie ha voluto sguizari per il Papa numero 6000, et loro voleano venir 10 milia, e lui obslando, dicendo si ’1 Papa li dà pensione poi pur operarne che parte el voi; e cussi è restalo di darli, et vieneno via con pato et capitolo non andar conira la Cesarea Maestà, ni il Chrislianissimo re, ni la Signoria nostra. Item, scrive come lui è bon servitor di questo Slado, et mandandoli messi, tegneria avi-sata la Signoria; et il re Chrislianissimo li voi dar le I Duini di M. Sanuto. — Tom. XXX. so’ inlrade et benefici et tuorlo a gralia, però voria la Signoria parlasse come da sè per via di l’Oralor suo al re Chrislianissimo, confortandolo a far questo. Si ricomanda a la Signoria come bon servitor. El scrive dila letera al prefalo Canzelier grando. La relation mo’ di quello Zuane sguizaro porlo 38 dile lelere dii Stafer, è che nara il modo fo deliberato di dar sguizari per il Papa, et menono numero .... et con capitolo non venir conira l’Imperio, re Christianissimo et la Signoria nostra ; et sopra questo nara le cose sequite in la dieta. Et che veniva do oratori di l’Imperador, zoè il ducha di Saxonia et lo episcopo Treverense, et voleano far una dieta per aldirli ; aldiriano li oratori dii Chrislianissimo re che vien. Poi fo lete, per Zuan Batista di Vieimi secrelario, da poi chiamati a la credenza quelli non havia auto il juramento, et veneno alcuni, tre letere drizate a li Capi dii Consejo di X, qual è queste : Di Pranza, di V Orator nostro, di 13, date a Villa Francha. Scrive coloquii auli con monsignor l’Armirajo, et poi con il re Christianissimo zer-cha la venula dii re di Romani in Italia; et che era tempo di consultar quid agendum, perchè l’avia certo el voleva venir in Italia et saria per la via, olirà quello disse per le publice, eh’è per mar passar di Fiandra a Napoli; over per terra sul Slado suo e nostro; la terza è per via di Trieste passar a Bar-lela, e a quello bisognava la Signoria se li opponesse. Et dice, veria vestilo da pelegrin per passar una volta in reame. Poi continuò il parlar di le zente voi aver Soa Maeslà etc., et par l’Armirajo li indicasse una poliza di capitani l’avea in Ilalia lanze 1100, et ne manderia altre 500. Poi il Re li disse di far la liga, et che di Ferara era sia provislo ; et ha scrilo al signor Alberto da Carpi per la inimicilia l’à con quel Ducha non voy tralar col Papa, questo non è a a proposito; et par il Papa li voi far uno breve di asegurarlo per mexi sie; con altri coloquii, ut in Ut-teris. Di Germania, dii Corner orator, di 14, drizate pur a li Cai di X. Come ha inleso certo, che el re di Romani Irata di venir in Italia, et che tra il re Christianissimo e la Cesarea Maestà non è molto bona intelligentia, imo principii di guerra; et che questa Maestà preparava zenle; et che ’1 ducha di Nazara, qual è governador nel regno di Navara, e dovea mandar a conzonzerzi col campo dii Re in Chastiglia, per quelle lurbolentie non è andato, ma manda suo Sol. Di Poma, di V Orator, di 9, pur a li Capi 38* 5