179 MDXXI, APRILE. 180 Jtem, fu posto di proccdier conira el dillo sicr Zorzi Diedo qu. sicr Antonio, per mensfati, homiei-dii eie. fati in Ruigno, in llislria, comeapar nel processo. Ave 20 di si, 15 di no et una non sinciera; e fo preso. 109 Fu poi posto 4 parie: una di Sindici,che ’I dillo sier Zorzi sia confina per anni 3 in la prexon Forle, poi confini a Retimo e si apresenli al retor con taia, e rompendo eie. ; el dagi ducali 100 a certa dona di Ruiguo. Questa ave 4 balolc. Et sier Luca Truo, consier di sopra venuto in loco di uno mancava, messe che ’1 stia mexi 6 in prexon e bandito per anni 10 di l’llislria con (aia. Questa ave 7 balote; in la qual parte era sier Bernardin Juslinian vicecao di XL. Et sier Donado Marzello e sier Nicolò Venier consieri, messeno eh’ el t'usse bandilo per anni 15 di l’Hislria ete. Questa ave 11. Et sier Alvise Trivixan di sier Domenego pro-curator, vicecao di XL, messe che ’I sia bandito in perpetuo di l’llislria con taia lire 1000, e rompendo, zoè andando in llislria, dii l’amazerà possi ama-zarlo impune, ut in parte. Questa ave 13 et una non sinciera. Et baiolate queste doparle ultime, 19 dii Tri-vixa, 17 di do Consieri; et quella dii Trivixan fu presa. Itcm, messeno di procieder eontra sier Polo Diedo qu. sier Antonio da Ruigno, carzerado intromesso, ut supra, per mensfati fati lì a Ruigno insieme con suo fradello. Ave 2 non sincere, 10 di si, 18 di no; non fu preso; la pende ancora uno altro Consejo. Ili1 Letere scritc in questo mexe di Aprii, per Colrgio, 1521. Adì 3 Aprii. Fo scrito a sier Marco Antonio da Canal conte e eapilanio di Spalalo, in risposta di sue di 5 Marzo, zerca il venir de lì el nonlio dii bassa di Bossina più presto per exploralor che per il saper il numero di le anime manca, el come lui fece meter in ordine zente in la terra acciò paresse fusse ben custodita; di che si lauda molto et debbi laudar quelli lìdelissimi nostri di Spalalo di lai opera tìone. A dì 4. Scrito a Padoa, li balestrieri a cavallo doveano andar in Dalmatia, zoè 50 dii Governador et 31 dii signor Janus di Campo Fregoso, radino a le loro stanzie e li lazi dar alozamenlo. (1) Lo carte 109*, 110 e 110' sono bianche. Scrito a sicr Tornii Moro eapilanio di Vicenza, vadi in basanese sora le aque vende la Signoria nostra, a conzar et far metere i bocharuoli. Scrito al rezimentodi Cypro zerca solicitar quelle fabriche di Famagosla, jusla le parte prese, li manda li danari. A dì 5. Scrito a Corpliù, si manda ducati 200 di tornesi per la galìa sopracomilo sier Nicolò Donado, e debbi atender a quelle fabriche. Scrilo a la Zefalonia, come havemo inteso in la compagnia di fanti, sono in quel castello, è molli grechi e paesani; però provedi. A dì 6. Scrito a Verona : per atender a la cava-zion di le fosso di quella cita, è sta scrito a Vizenza mandi 400 opere et a Lignago 100. Scrito al Luogotenente dì la Patria di Friul, con-tribuissa la Patria a la fabrica di la cita di Treviso, e li mandi opere di quelli lochi dii Taiamenlo in qua; e scrilo a Treviso in consonanlia. Scrilo al Prior generai e difìnilori dii capitolo zeneral di Canonici regular di la congregatiou di San Salvador, voy far mandar li danari a li monaslerii di San Zuan Evangelista di Brexa, et al monastero di Ravena a la fabrica qui di la chiesia di San Salvador. A dì 7. Scrito a Udene zerca 20 provisionali sono in Cividal di Friul, stagi solo uno capo di squadra per esser venuto di qui sier Bernardin Orio el cavalier, era de lì eie. Scrilo a sier Marco Antonio da Canal conte e eapilanio di Spalato, laudandolo, come per sue di 8 apar, zerca quelli hanno fato fabricar forteze su quel territorio et hanno poco cura di quelle; pertanto voy farli intender le fazino custodir, aliter se tarano quelle ruinar e tuor le monition vi sono in dilli castelli. Fo scrito al Podestà di Budua, le monìzion inutile sono de lì, come per sue el scrive, le debbi mandar de qui. A dì 8. Scrito a Udene, aleuto li Vendramini di Latisana si ha doleslo a la Signoria nostra che il eapilanio di Maran con bon numero di homerii armali è andati nel bosco e pignea di la Tisana e falò laiar 200 albori, e quelli lato condur a Maran u- 1 sando parole di mala natura ; pertanto mandi uno al eapilanio e consieri in Gorilia a dolersi di questo, e che non usino far tal cose. Et scrito etiam a l’O-rator nostro apresso la Cesarea Maestà di questo. A dì 9. Scrito a sier Zuan Balista Memo podestà e eapilanio di Bassan, aleuto è de li uno castello aperto, dove sta uno per guarda con salario, perlanto avisi il lutto.