361 MDXXI, GIUGNO. 362 a dì 9 dii presente, drizata al Legato qui. Scrive zercha dar il posesso dii canonichà di Padoa al Marchadeli, e come il Papa è molto sdegnalo, e ha parlato a l’ambasciator veneto, dicendo si la Signoria non li darà il possesso, farà cossa che li doterà averlo fato, et se aricorda di capitoli fati con papa Julio ; con altre parole, concludendo il Legato fazi il tutto la Signoria dagi il possesso. La qual lctera il Legalo, questa malina, la portò in Colegio et la presentò al Serenissimo in audientia secreta. Poi fo feto una ¡etera scrive V Ambassador nostro a li Cai di X, di 9, in materia predila dii ditto canonicato. El come el vele el Papa mollo sdegnato per questa cosa, el che molti cardinali è stali a parlar al Papa, dicendo veniliani non vuol ube-dir a li capitoli fati con papa Julio etc., concludendo, il Papa non soporlerà mai non sia dato il posesso dii prefato canonichà di Padoa al iMarcadelli. Et fu posto, per sier Batista Erizo, sier Nicolò Bernardo consieri, li altri 4 niente volseno meter, li Cai di XL, Savii dii Consejo, sier Marin da Molili, sier Beneto Dolfin savii a Terra ferma, li altri non volseno meter, una letera a li rectori di Padoa di dar il posesso al reverendo nontio di domino Andrea Marchadeli veneto, clerico apostolico, dii canonicato et prebenda di Padoa vacada per la morte di domino.....con farli risponder l’intrate etc., revoehando ogni altra letera et possesso dato per avanti, ut in parte. Et sier Zuan Marin qu. sier llironimo, XL Criminal, conlradise dicendo le raxon di sier Trojan Bolani, per il qual per il Consejo di X fo scrito a sier Marin Zorzi dolor, orator a Roma 1515, di dar una riserva di ducati 300 a uno fiol nominato llironimo, et cussi il Papa intuitu Domimi ge la concesse libere con alcuni ponti, che de presenti sia canonico di Padoa, e fe’ spazar le bole gratis. Et cussi il predilo fu posto statim in posession, et fe’ lezer le le-tere predile, et poi la letera di Cai di X che lo fa meter in possesso; et che questa cosa è tra la Signoria e il Marcadeli, e si doveria rescriver come è cauto nel decretai. Et fe’ lezer il capitolo decretai predito, persuadendo dejure a non voler la parte; ma se rescriva a Roma le raxon ha chi è in possesso dii dillo canonicato, qual si voi privar conira raxon. Et venuto zoso, fu fato lezer, per chi meleva la parte, il breve scrisse il Papa a la Signoria di questo canonicato dato al Marchadelli, et revocava la riserva dete al Bolani. ltem, una parte presa nel Consejo di X, 1486, non si potesse scriver in corte per aver alcun beneficio per ninno per dito Consejo di X soto pena etc. Item, la parte messa per il Bolani 1515, ave 7 di no, 9 di si. ltem, una letera scrita per Colegio a l’Oralor in corte con dir le raxon dii Bolani e la risposta dii dito Orator a dita letera, e come il Papa voi il Marchadeli l’habi. ltem, una letera di l’abate di Borgognoni episcopo di Cremona, scrive a li Cai di X. Come ha cità il Bolani, et risponde non ha votuto comparir ; el visto le raxon, li par il Bolani non babbi raxon, ma ben il Marchadeli. Leto li capitoli fo fati con papa Julio, non se impazar in beneficii ecclesiastici etc. Et sier Francesco Soranzo di sier Jacomo, vien in Pregadi per danari, andò in rcnga e parlò in favor dii Bolani, e questa cosa era di grandissima im-portantia, e si agitava tra la Signoria e il Marcadelli nostro subdito, qual, al tempo era missier Zorzi Pisani orator a Roma, clic fu roto il campo, disse che a’ venetiani non restaria altro che il pescar e far veri. Et parlò su la materia, dicendo non è da prender questa parte, c che ’1 Papa fa questi brevi e le-lere a compiacente dii dillo Marcadeli, non perchè babbi alcun pensier di far cossa conira la Signoria nostra; con altre parole ben dite da zovene et principiante. Andò la parte: 7 non sincere, 44 di no, 126 de si. El essendo diflerentia si la parte dii dito posesso era presa overo no, fu trovato una parte in Libro quarto, per terra, presa dii 1459, a dì . . , zerca il modo di dar il possesso di beneficii da ducati 100 in suso de intruda per il Consejo di Pregadi, e habi li do terzi de le balole. Ilor sier Luca Trun el Con-sier, dicea non era presa, tandem il Doxe et 4 Consieri, licet do di loro non fono in la parte, ta-men ordinò fusse slridà presa ; e con questo si vene zoso. Nota. Essendo ozi Pregadi suso, vene un grandissimo temporal di vento et pioza di mala et pessima natura; etiam lempesta; durò pochoet passò. A dì 14. La matina, il Doxe non fo in Colegio 217 per il siracho ave eri per il star Pregadi, el vene il Palriarcha nostro per uno beneficio di Lalisana ha auto monsignor domino Andrea Vendramin, dicendo è juspatronatus suo, et voi lui darlo; linde fo dito si aldiria li Vendramini. Di sier Marco Minio va orator al Turco, da Vegia, di 11. Come ha ’uto de lì 40 homeni ; sichè si va interzando la galla. Da poi disnar, fo Pregadi, non fo il Doxe, imo è in leto con febre, et non fo lelo alcuna letera di Slado, sohm queste do :