101 S1DXXI, APRILE. 102 di meno si altra novità seguiseno in Andalogiu, banano origino da questo capo. Et la opinion mia è, che alfine esse coso succederano secondo quelle di queste parte lertninerano, se ’I Ite non sopravien presto. Le oceurentie di queste parte sono in questo stato, che sei giorni fa è ussito de Valledolid lo exercito di la Junta de 6000 fanti in cerca et 700 cavalli con abondantia di preparation di guerra et artegliaria, et turno a l’asedio (l’un loco nominalo Torre de Lobatum de l’Alinirante, apresso Torre de Siglias a tre lige, et de importanza in quella comar-cha; lo quale stringendo assai et essendo ben provalo, se è difeso per tre zorni, et tandem lo hanno 60 ‘ expugnato con poco però danno de quelli che vi erano entro, perchè la magior parte de loro sono retirali nel castello, lo quale se difende. Lo exercito del Re, quale è in Torre de Siglias et le circun-stantie, non se ha electo de melersi a pericolo per socorerlo; nondimeno recoglieno tutta la gente, quale era sparsa in le guarnisone de li lochi, et preparano tutte le cose che possono a la guerra, e forsi che delibererano sucorere (lieto castello. Et sopra esso o altro loco non po’ mancar che non vengino a le mano; ma fugirano la bataglia quanto porano, ex-peelando che con lor si congiunga lo Conlestabele et Io duca de Nagiara, li quali fra 8 in 10 giorni ussirano in campo, et 5000 fanti almanco et 700 cavalli et molta artellaria et bona ; le quali cose preparano con grande frequenta, et già deve essere partito lo duca de Nagiara. Li populi crediamo che ancora debiano ereserò di ajuto da le cita loro; ma non possono essere eguali in qualità degente et quantità de cavalli, et nondimeno la inclinatone generale di popoli li è dar grande favore et ajuto; ogni giorno se possano expectare cose nove. Lo episcopo de Za-mora, quale è principale de tutta la Jonta, novamente s’è movulo, et ozi è venuto nova che ha passato per certo loco con 100 lanze et certi fanti et i falconeti. Non se sa se vada a la via de Toledo a obieto di prender governo di quello arehiepiscopato a nome di la Jonta, o donde tenda ; è persona di grande ingemo et vigilantissima et di major autorità de lutti loro, talmente che non ne.possiano mancar fatica fin a la venuta di Sua Maestà, avanti de la quale non si spera total fine di queste cose. La qual venula è da ogni uno assai solicitata, et tenesi per fermo da ogni uno che sarà per lo mese di Maggio. Nè avanti si judica che debia provedere lo arehiepiscopato di Toledo, nè altri quattro episcopali vacanti. Per lefere di Vàìadolid, dii primo de Marzo. Ai presente, lo exercito de la Jonta è sopra la Torre de lo Balum, vila di l'Aimirante, la quale bave preso e teneno assedialo lo castello, el lo exercito dii Re si trova presso di loro, quale è sete milia fanti et undici milia.....el non lo ha remediato. Vero è che la major forleza di l’exercito di la Jonla è la gran quantità de artegliaria mollo grossa el bona. Adesso sono andati a Torde Siglias don Piero Lasso et altri doi deputati de la Jonla a Iralar alcuna con- 61 cordia Ira loro, e dicesi che sono quasi d’acordo, et che discrepano solamente in questo, che la Jonta dimanda che siano privali al regio Consiglio li consieri antiqui ; la qual cosa non se li concede. El cre-dese che li farano star al sindicamento, et che pri-varano quelli che meritarano essere privati. Fin a-desso non se publica altro. El mentre che vano li trattati tirano li ingicnii, facendosi cruda guerra et robandosi l’un l’altro, et questo è lo pegio che de questa guera habia resultato, che niuno se incala us-sir di la cita in questa comarcha, et de le montagne in avanti tulio è pacifido, abenchè, nel regno de Toledo, ancora facia la guerra a quelli de Toledo el de Madrid lo Prior de San Joane, don Antonio de Zuniga ; imperò li camini se vano per quelle parie securi. Lo episcopo de Zamora è andato a prender lo governo de l’arehiepiscopato de Toledo, et li danari di le inlrale per suplir a li bisogni di la Jonla ; non so come sarà recepulo. Similmente in Sibilia è acaduto alcuna novità, secondo che haverele inteso; ma lutto resta pacifico, et de Torre de Siglias have provedulo lo governatore dii Re, che tornò lo duca di Medina, a inlrar in la cilà a governarla secundo la forma di le promission regie patente di Sua Maestà, che li feze li giorni passali quando recuperò lo Al-casar de Sibilia dal fratello del duca de Arcos. Se Soa Maestà tarda, non resterà cosa alcuna pacifica, che sono più li tristi che li boni. Scrivere tulle le particularitade che in queste cose occoreno, saria tropo prolixo, solamente in conclusione le cose sono ut supra. Lo Contestabile, come governatore in Borgos, con lo Consiglio reale, et in Tor de Siglias lo Cardinale e lo Amirante et signori, et qui la Junta, la qual ha preso possente stantia, perchè di qui cavano più gente et denari che di Toledo, Madrid, Segovia et Avita ; et contra questa vila se fa la più cruda guera.............Dio lo rimedi lutto.