375 unxxi, giugno. 376 erano desiderosi di pace fra christiani, el bavia auto l’inslrumenlo dii compromesso di 1’Imperador di esser judici in le diferentie con il re Chrislianissimo, e haviano scrito al Re si voleva si oferivano di assetar tal cosa. Et disse, il Re voi recuperar il regno di Navara; si l’a vera quello, perderà il regno di Pranza. Poi disse di l’andata dii Griti a Milan per veder li passi, e non bisognava mandarlo, perchè lui havia afirmalo per questo anno 1’Imperador non passeria in Italia ; ma Lutrech l’ha fato venir per darsi rcpu-lazion ; al che l’Orator scusò la Signoria, e disse esser andato per visitar Lutrech, qual voleva partirsi per Pranza. El Cardenal disse, non bisogna la Signoria si mostri tanto con Pranza che se inimichi li altri. E dissè, la dieta ha promesso dar a l’Imperador, per il suo venir in Italia, fanti 54 milia et assa’ cavali olirà quello ha dii suo; e non è vero il re di Pranza liabi auto sguizari, ma ben li ha promesso non molestar il stalo di Milan, e cussi li scrive il cardinal Sguizaro etc. E disnò con esso Cardinal. Dii dito, di 28. Come, poi pranso, lornono insieme in varii coloquii, dicendo : « Il vostro Doxe è ducha santo ». Poi parlo di le nove dii Gazelli e di la scondita aula ; sichè la Soria è lornà soto il Turco, e di Sofis non crede niente. Poi mirò su l’Imperador, qual vorà venir in Italia ; et che se questi Re si me-terano in loro, si aricorderà di la Signoria, perché desidera paxe etc. JJnde ringratió esso Orator soa signoria di l’amor portava a la Signoria nostra. Solicita il successor etc. Disse, si la Signoria havia mandalo l’Orator suo al Signor turco, e che la doveria mandarlo presto per tenir la paxe con lui. Dii dito, di 29. Come parlò a l’oralor di Pranza. Li disse la trieva con Scozia non è absoluta ancora, imo è stà impedita, e il Cardinal non volse se non per inexi 8 fino a la Furification. E conclusa, etiam non ha voluto sigilarla e mandarla in Scozia per uno scozese zentilhomo venuto a luorla, qual è di qui, e va temporizando per veder la risposta dii re Christianissimo; siché si vede la mala contenteza hanno questi di successi dii re Christianissimo contra la Cesarea Maestà. Et è zonto uno zentilhomo di la corte dii Re predilo con il compromesso. Si dice, fra’ Martin Luthero è stato preso e si darà in man dii Papa. Scrive il partir di don Ferando di la corle di Vorms per far le noze in la sorela dii re di Hon-garia, poi tornerà in Fiandra. Item, che il Cardinal parlò con l’orator di Pranza in conformità di quanto disse a lui Oralor nostro etc. 224 Da Milan, di Alvise Mariti secretario, di 12. Come, ricevute a dì 9 letere di 4 con sumarii di Constantinopoli, li comunicò a monsignor di Lescut. Disse di Franza non haver altro se non la presa dii caslel di Pampalona, che si rese. È tornato da Turili il Zeneral per aver li 160 milia scudi richiesti a questi milanesi, unde hanno questi di le provisión con-sultà, el li hanno risposo non li poter, nè voler dar nulla. Scrìve, parlò a domino Costanzo, fo secretario dii signor Zuan Jacomo, qual manda alcune nove al Governador nostro di questo tenor : come che la Cesarea Maestà mandava in la Fiandra 6000 cavali, capitanio Francesco Sechelim, et 10 milia fanti, et che Zurich non voi esser col re Chrislianissimo per minaze li è stà fato ; et è lontan uno mio e mezo di Basilea, però dubita esser con il re Christianissimo. E si dice 1’Imperador voi venir aquistar il stado di Milan ; i qual avisi ha ’uli da uno di ... Scrive esso Secretario, monsignor di Scut averli dillo, Lutrech suo fradelo esser zonto, et il Re si aprosimerà a li confini di la sua armata etc., ut in litleris. Di Hong aria, venute a nona, di sier Lorenzo Orio dotor, orator nostro, date a Buda a dì 3 di l’instante. Come, volendo questo Re mandar oratori per le noze di la sorela, non trovava chi volesse andar temendo la spexa. A la fin ha mandalo il marchese di Brandiburg suo zerman, et il baron domino Ambroxio Serchen, quali è partili per le poste con presenti di arzenti et oro e zoie ; e cussi hanno mandà presenti questo Cardenal et altri prelati e baroni secondo il costume di Ilongaria, vi-delicet il Cardenal et Cinque Chiesie ha mandalo per ducali 10 milia l’uno di presenti. Etiam é partilo domino Ilironimo Balbi prepósito, qual è jurisconsulto e anderà acompagnar don Ferando predilo in Fiandra per partir li Stadi e aver li 200 milia ducati ha lassà Maximiano a questa sorela dii Re, justa l’acordo feno. Etiam il reverendo Cinque Chiesie è partilo per esser a dite noze, el per ricever la sorela di l’Imperador maridata in questo Re, qual dia venir in Posonia, dove la receverà per nome di questo Re, poi la condurà in Alba Regai, dove la slarà fin Oto-bre ; et poi questo San Marlin proximo si farà le sponsalitie e sarà incoronala, et sarano oratori di 1’ Imperador e altri principi di Germania, et il re di Poiana, el bisognerà a questo Re far gran spesa. Unde farano avanti una dieta, sì per trovar il danaro, come per risponder al Turco de pace aut hello, che in questa dieia niente da conio è stà concluso ; la qual si farà 8 dì poi San Jacomo, e vi sarà domino Andrea dal Borgo per nome di la Cesarea Maestà, qual si aspeta di qui. Scrive, il conle Fer- 224* nando di Frangipani e altri corvati è partiti de qui