425 MDXXI, GIUGNO. 426 Raxon vechie cum ogni diligenlia, el mandato a casa u lutti quelli che lo dieno aver per i ordeni et con-sueludine nostre. Ave 594. Sier Petrus Gradonicus, sier Federicus Michael Capita de XL. Occorendo spesse fiate, che per la sason dei tempi non se po’ haver tanta quantità de Oselle che sa-tisfazi compitamente a la regalia, che sono soliti aver li zentilhomeni nostri, per il che, e per convenienli rispetti essendo da proveder, l’anderà parte che, per autorità di questo Consejo sii preso che, in loco de le Oselle che cadauno zentilhomo nostro, che mete ballota in questo Consejo, haver suole dal Serenissimo Principe, habia de ccetero el aver debba una moneta de la forma parerà a la Signoria nostra, che sii de valuta de uno quarto de ducalo ; et li Camerlenghi nostri de comun siano obligati de li danari deputati al Serenissimo Principe dar a li oficiali nostri de le Raxon vechie quella summa che sii per la ditta regalia de uno quarto de ducato, da esser distribuita a li zentilhomeni nostri al tempo et con quel modo et forma come observar si soleva in dispen-salion de le Oselle : 1013, 15, 9. Ultrascripti. Essendo stà poste, ne li tempi de le guerre passale, diverse graveze universale a lutti li officiali et ministri di questa cità nostra, quelli dei Sopraga-staldi si hanno excusali di non pagar cosa alcuna, sotto pretesto che per esser quel offilio sotoposlo al Serenissimo Principe, non se li poi dar graveza alcuna salvo in vacatione Ducatus; il che è di evidente inequalità et detrimento publico, al qual è da occorer di opportuno remedio, l’anderà parte che, per autorità di questo Conseglio, sia statuito che luti dii ditto officio nostro di Sopragaslaldi, videlicet i signori gastaldi, nodari, scrivani, massari, comanda-dori et qualunque altro de ditto officio, ogni volta che de calerò l’acaderà per li bisogni et occorentie pubblice meter alcuna graveza, quella debbano sostener et pagar per la rata che a loro serà imposta, ' sicome serano obligati pagar quelli de li altri officii nostri ; et a la medesima condiclione siano et esser se intendano tutti di cadauno altro officio di questa nostra cità, che polesseno pretender dito privilegio over excusatione, aciò che equalmente con li altri habiano a sentir del comodo et incomodo universale, come è molto juslo et conveniente. Sia etiam sta- tuito, clic tulle le sentenlie et cartoline, le qual per l’ordinario debbono esser exequile per i comanda-dori del soprascrito offitio di Sopragaslaldi, se fra termine de uno mese non saranno compitamente exe-quite, hoc est assegurate, debano esser restituite a li creditori senza spesa alcuna di carati od altro, che possano far quelle exequir per qualunque capilanio, overo oficiali a beneplacito suo. Demum sia etiam statuido, che se alcun se vorà doler de spese lolle per alcun del ditto officio indebite el excessivamenle, babbi ricorso a quelli che sono al luogo dei Procuratori, i quali habino ad aldir, limitar et laxar sicome li parerà justo et honesto: 1535, 46, 5. Sapientes ultrascripti. I Judici nostri de Proprio, par che non usano far sentenlie salvo tre zorni de la setimana, cum grande incomodità di quelli che hanno lite davanti loro ; al che bessendo da proveder per beneficio dei litiganti, l’anderà parte che, non obstanle alcuna consuetudine in contrario,1 dilti Judici de Proprio ogni zorno ferial de la setimana possano far le sue sen-tentic el terminatione per totale expediclione de le cause che inanti a loro seranno dedutle, come è conveniente et justo, et come fano i altri zudegadi dii Palazo : 1583, 42, 1. Ultrascripti. Sodo dì 19 del mese di Zener 1474, fu deliberato, per questo Consejo, che, aciochè i citadini nostri layei studiassero a la virtù et doctrina onde ha-vessero modo da suslentarsi con le lameglie soe ne li zudegadi di Palazo, overo officii nostri de Rialto, alcun prete non potesse esser electo nodaro over scrivano; decreto invero laudabile el conveniente, in conformità del quale, essendo da proveder etiam cerca Cnnzelieri inferiori et repertori loro over coadiutori, et così de li nodari de le Procuratie nostre, l’anderà parie che, confirmando in omnibus l’anle-dilla delibcration di questo Consejo, la execulion di la qual sia commessa a li Avogadori de Comun, sia etiam statuito et preso, che de ccetero alcun prete non possa esser electo Carizelier inferior, nè reper-tor, coadiulor o altro di quel offilio, nè nodaro, scrivano over altro de le Procuralie nostre; ma siano elecli de li nostri citadini originarii, per età, doli-ina, bontà et ogni altra qualità idonei ad exercitar ditti officii; la elelion dei quali habbiano a lar quelli a cui l’aspetta et che fin 1’ bora l’hanno fatta : 1603, 36, 2.