239 MDXXI, MAGGIO. 240 ge la (leva, ni ge la leniva, e pur volendo parlirsi ge la eoneederia; el esso oralor non rispose allro. Poi lieri malina Cliiever li dete la risposta, qual manda in Pranza al suo oralor da esser comunicala a la Chrislianissima Maestà, per la qual si scusa non averlo mandalo a desfidar a la guerra, perchè se li volesse far guerra haria mandato uno araldo 146 jusla il consuelo; et che non parendo a quella Maestà di mandar Ruberlet a li confini, dove questa Maeslà manderia uno suo a veder le diferenlie, polendosi far per via di oratori, etiam questo pareva a questa Maestà, dicendo si voi reineter nel re d’In-galtera, qual come loro judice expedissa le loro di-ferentie. Il qual Re manderia uno suo nontio in qualche loco medio, dove anderiano li noncii di le parie. Scrive, come, essendo loro Oratori col Gran canzelier, questa sera li vene uno per nome di Chie-vers a dirli in Porechia che le zenle di Ruberto di la Marchia havia preso uno castello in la Fiandra, e lai nova era bora zonta; et subilo esso Gran canzelier ge la disse, dicendo quelli di la Cesarea Maeslà aver preso 7 arzieri dii duca di Lorena acompa-gnoe il (ìol di Ruberto di la Marchia predito. Scrive, lo illustrissimo Infante, fradello di questa Maestà, partì Marti a dì.... per Linz insieme col Cardinal Curzense ; etiam presto partirà la Cesarea Maeslà per Fiandra ; el li Electori resterano a prosequir la dieta fanno, et fin qui non hanno falò resolulion alcuna in la materia di le richieste da questa Maeslà fate. Scriveno, l’oralor di Franza averli dito che ha, da uno Eleclor, cheChievers havia richiesto a la dieia per nome di la Cesarea Maeslà provedesseuo di governo a l’imperio in absenlia soa, et che niente havia potuto obtenir, perchè voleno in soa absenlia resti 20 al governo con uno prescidenle di Electori a quartiron, zoè ogni 3 mexi sia uno; al che l’Im-perador non voi asenlir, el voi lassar quello li par lui. Poi la spesa PImperador non voi farla lui; si-chè niente sarà. Scriveno aver visità lo illustrissimo marchexe di Brandiburg, qual li ferio grande aco-glienlie e ave agrato, oferendosi l’opera sua per ben di la Signoria nostra. Da li altri Eleclori non hanno potuto visitarli, perché li feno dir li farano asaper quando. La causa è perchè non hanno le loro fameglie, voriano usar le cerimonie lodesche con gran repulazion. De li diti, di 6 Mago. Come eri fo l et ere di Spagna. Come il Contestabile et Gran amiranle erano con l’exercito a campo a uno castello dito el Baton, qual questa Quaresima il campo di le comunità lo prese, nel qual era 2000 fanti, et che era di- ferentia Ira essi do capi, videlicet lo Amiranle vo-ria averlo per forza, e il Gran contestabile per assedio, perchè ’1 teme venir a zornata col campo di dille comunità. El eri, al tardi, vene in posta di Na- 146* vara il liol dii marchese Dedinfenis navarese, a dirli come Ruberlo di la Marchia era ingrossato di fanti 4000, et più ne veniva a la zornata mediante P a-julo li dava il re Chrislianissimo; et che si questa Maeslà non procedeva, quel regno di Navara saria tolto dal principe che pertende sia suo. Per le qual nove, questo Imperador si ha risentito et stele con il duca di Alba per doy hore a parlar eri malina di queste materie; le qual cosse li preme molto. Questi yspani desiderano mulazion, aziò il Re vadi in Fiandra et poi in Spagna, perché non hanno danari e manco vestimenti, nè di le loro intrade di Spagna ponno aver et manco questo Re li dà ; sichè sono exausli di danari. Scriveno, P oralor di Franza li comunicò il lutto quanto li havia dito PImperador a li Electori, cussi consigliato da uno di Electori, qual lenimo sia il marchese di Brandiburg; el come questo Re à desfìdato la Cesarea Maeslà, afirmando il suo Re non è per ofender l’imperio si ben li farà guera. Scriveno, la dieta compirà questa setimana futura. Hanno visitato il duca di Alba : Pà ’uto mollo agrato, dicendo é bon amico di la Signoria nostra ; visiterà li altri oratori. Di sier Francesco Corner el cavalier solo, date ivi a dì 7 Mazo. Come, poi le ultime scrisse, di 29, fo dal Gran canzelier per aver la resolution, la qual poi, a dì 30, ge la dele, dicendo esser slà con questi del Conseglio, quali per niun modo voleno far altramente, uè li à valso raxon, nè persua-sion ditoli, e che più presto disfaria ogni cossa che lassar le miuere de Hidria. Pur, con gran stento ha conlenlà di Palazuol che resti solo a la Signoria, qual questi alemani non voleano per Podio hanno a domino Ilironimo Savorgnan. Itcm, dii quarto di beni di ribelli ha tirato in ducali 18milia per ho-num et equum. Et poi esso Oralor concluse diti capitoli in la forma manda inclusi, posto il capitolo non prejudichi a le parte, et questo sii durante le trieve, el quelli voleano li 18 rnilia ducali fusse a rai-nes quatro per tre ducali e lui non volse, ma olene pagar a raxon di lire 6, soldi 4 al ducato; sichè di tal raxon vien a miorar la Signoria in tutta la summa ducali 1500; el cussi a dì 3 feno la scritura ratificala per questa Cesarea Maeslà. Pertanto la Signoria 147 subilo, se li par, voy etiam lei reificarla el ge la mandi subito, et vederà di oblenir le lelere zercha aver il possesso a’ nostri ; e questo fa per aver P in