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MDXXI, GIUGNO.
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250* Sapìentes uìtrascrivili.
         Che al capitolo de la Promission dii Serenissimo Principe numero 52, che.prohibisse che Sua Serenili! non possi far, nò far far mercanlia, nè alcuno de i nominati in esso capitulo, al qual se habbia re-lalione et in ogni sua parte sia observato, sia adjun-clo, che tulli li predilli nominati in esso capitulo, solo lulle le pene et condilioni in esso capitolo contenute, non possine etiam haver parte, nè carati in dacii si dentro come de fuora, nè in galie, over navilii per alcun modo ; 1G49, 34, 0.
        Ultrascritti et Consiliarii et Capita.
         Non se dia pretermeler de far tulle le provisiono che siano opportune a far che '1 danaro publico non sia se non debitamente dispensado; però Pandori parte, che de ccetero non se possa dar credito ad alcuno, nè possa esser prdinalo che li sia data quantità alcuna de danari publici per alcuna rasoi), over causa, cussi in questa cilà, come de fuora per semplice terminatione overlelera de la Signoria nostra; ma solum per ballolation dii Colegio nostro per i qualro quinti de le balole de quello congrega-
     lo	numero perfetto de ogni ordine, quale non pos-sino esser meno di ballote 15; dechiarando tamen, che ’1 Colegio preditto non habia a far ballolation alcuna de dar danari, over credito olirà la auclorilà a <iuello atribuita per le leze nostre, soto pena ai Conseglieri che conlrafacesseno al presente ordine, de pagar del suo et allratanlo più per pena ; et tamen lutto quello che fosse ordinalo non sia de alcun valor, nè se deba exequir per alcun relor, over oli-cial nostro, sollo la medesima pena. A li quali re-clori et officiali sia mandala la copia de la presente parte per instrution sua, el sia registrata sì ne li of-licii di questa cità, come ne le canzelarie de li re-dori nostri de fuora, et posta de ccetero ne le Coni-mission sue. La execution veramente et exalion de dita parte sia comessa a li Avogadori de comun et cadauu de loro senza altro Consegiio, un terzo de le qual sia di l’acusador, qual sia tenuto secreto, un terzo de chi farà la executione et il restante di la Signoria nostra: 1003, G1G, 11.
         Ultrascripti.
          Non è dubio che el dar de le audientie a li cila-dini subdili nostri è de grandissima satisfattone toro
et comodo; ma l’è conveniente dispensar il tempo per modo, che etiam le cosse del Slado non patiscano detrimento. Però Panderà parie, che per il Serenissimo Principe et la Signoria nostra sia data au-dientia publica el cum le porle aperte dui zorni a la selimana, videlicet el Luni el el Zuoba ; et non pos-sendosi in quelli zorni far tal effecto, siano i subse-quenli de la selimana. Tale audientia veramente non possi esser data la matina per alcun modo; ma solum el da poi disnar. Tulle veramente le maline, siano depulade in primis al lezer le lelere, aldir i ambasadori di signori et de le comunità nostre, nec non i officiali et scrivani per le cose che achaderano pertinente ai toro officii et alender a le cose publice de la terra, dechiarando etiam che ’1 primo zorno de la audientia, da poi disnar, se debano aldir cause de layei solamente; el secondo veramente aldir se possi cadauno comparente a la audientia per qua- 251 lunque causa, sì layca come ecclesiastica ; et il presente ordine sia inviolabiliter exequilo: 435.
    Sier Pelrus Gradonicus Caput de XL.
    Vult par lem suprascriptam, cum hac addinone, quod omnes decisioncs causarmi et terminai iones facicndce per Dominium nostrum fieri debeant ad bussulas et ballotas et non ali-ter : 1174, de non 19, non sincere 8.
    Sapientes ultrascripti.
    È tenuto, per la forma de la Promission sua il Serenissimo Principe ogni anno, il mese di Decem-brio, far uno presente de Oselle a tutta la nobiltà, come è nolo a cadauno, et a le volle occore che per mancamento di quelle non è possibile farlo secondo la intention de la terra a tulli i zenlilhomeni nostri.
Però Panderà parte, che de ccetero observarsi debba questo ordine, videlicet che ’I primo di Decembrio, per il Cavalier dii Serenissimo sia mandalo a Poficio de le llaxon vecliie il libro de le Oselle, le qual per quella più sumtna che potrà haver la Serenità Soa per lutto il mexe di Dezembrio el Zener siano mandale al ditto officio ; il qual termine passalo, per quello che mancasse a compir il presente, siano mandali per i Camerlengi de comun dei danari deputali al pagamento del Serenissimo Principe tanti danari a li officiali predilli che suppliscano al restante, siccome per toro officiali sarà dechiarito et richiesto, a soldi 31 perzentilhomo. Il qual presente, sì in Oselle, come in danari, sia distribuito per essi officiali de le