MDXXI, GIUGNO. 356 in le audienlie et Iradamenti, sì publici come secreti, Sua Maestà fa risponder al Gran canzelier, over per qualche uno del Conseglio che se ritrova presente a dite audientie, et a le fiate di boca sua lo remeterà al Gran canzelier over a monsignor di Chievers, over a qualche uno altro, secondo la im-portanlia de le materie. Sua Maestà non è mollo afixo ad alcuna cosa particular; ma in genere se di-lecta di giostrar, zuogar a canne, zugar a balla, non però molto atìcionato ad alcuna di queste, ancor che dicono più presto è inclinalo a le arme che ad alcuna altra cosa. El in Spagna lo vidi corcr la lanza et zuogar a cana mollo perfectamente, et certamente per la persona sua è mollo apio a cavalo, si arma- lo come disarmato in exercilar un cavallo, et falò con mollo gratia. A le fiate zuoga a carte e dadi fra li soi familiari. Non è molto venereo, et credese fin qui el non Imbbia conosulo alcuna dona carnalmen-le, ancor clic in apparenlia l’habia servito a molle done sì in Spagna come bora in Fiandra; pur la comune opinione è tale, el queslo ge lo atribuiscano 196 per cosa hereditaria di la caxa di Borgogna, che la prima dona che conoscono effectualmenle è la moglie. Et perchè Sua Maestà, non essendo ancor di la experientia saria bisogno a tanti regni, perchè la elà non lo permele, se aderisse a li consegli di soi, capo di quali in ogni materia è lo illustre monsignor di Chievers, el quale in vero non solo Sua Maestà lo ama, ma par li habbia una grande reverenda. El fratello, nominato Ferdinando, dal nome dii re Catholico suo avo, naque in Spagna dii 1503 a dì 10 de Marzo, è di picola persona et menor di l’Im-perador, el non cusì groso, di promplo inzegno et facile nel parlar; ha etiam lui la boca aperta, però non tanto come el fradello, el è disposto di la persona sua sì ne le arme come nel cavalcar, et credo reusirà in perfelione. Vene di Spagna mandato da Sua Maestà in Fiandra, et foli dato per go-vernator el principe de Chimai, e tutta la fameglia di fiamengi. Credo non se hanno fidato di lassarlo in Spagna, nè al governo di spagnoli, dubitando di qualche novità, perchè l’era mollo amato da loro, et lui sapeva mollo bene inlertenirli, essendo stà arlevato sotto il qu. re Ferdinando prudentissimo principe; el bora el tengono in la Fiandra con bona custodia essendo successo la novità di Casliglia, dubitando chi) se loro l’havessenone le mano, non lacesseno di le cosso che più fiale sono stà per spagnoli falle. Le sorele di questa Maeslà sino 4 : la prima nominala madama Lionora è mandata nel re di Portogallo, poi esser da zercha anni 24 in 25. La seconda, nominata madama Maria mandala nel re di Dacia; la terza è promessa al re di Hongaria nominala Isabeta, è di anni 16 in 17 ; la quarta, nominata Catarina, è apresso la madre in Spagna et naque da poi la morie dii padre ; dicese esser promesa al nepote dii ducila di Saxonia, per composilione facla in questa declinile di re di Romani. La madre, che è in Spagna, per quanto ho inteso, è molto mal condilionata, et è per liavcr poca vita, et è fora di ogni sentimento et judicio ; la qual prima era sotto il governo dii marchexe di Denia, ma bora per queste novità di Chastiglia hanno mudato el ditto governo. Et non mi par Inora di proposilo locar una parola di la qualità de monsignor de Chievers, per 196* esser quello che ha el governo del lutto ne le sue mano. È di età di zercha 60 anni, de caxa Croi del paese di...... zentilhomo però per esser el secondogenito non di molla facullà, et quello l’ha fo per la moglie, qual era vedoa el li dele bona dote, et sempre vixe come zentilhomo, et hebbe l’ordino dii Toxon dal re Philippo padre di queslo Impera-dor. El principio di la grandeza sua fu che 1’ ebbe l’ofìzio di Gran zamberlan dal principe de Chimai, et con quello intrò al governo di questa Maestà, el con el suo ingegno è adesso al grado che hora l’ha al presente, che più non poiria esser, per liavcr al governo suo non solimi la persona dii Re, ma la caxa, li siali, li danari el lutto quello è sotto Sua Maestà. Al mio parer, è homo di bon ingegno, parla poco, però mollo humanamenle, ascolla et benignamente risponde, non dimostra esser colerico, ma più presto pacifico et quieto che desideroso di guerre ; et è mollo sobrio nel suo viver ; il che se ritrova in pochi fiamengi. Dimostra esser avido, perchè avanza asai el spende poco, e per lai causa si crede l’habia infinito thesoro, per haver auto oficii asai in Spagna el nel regno di Napoli, et de tulli d Re ha cavato danari et in gran quantità. Ila etiam bona intrata, sì per li siali li ha donalo il Re nel regno di Napoli, come per molti al tri stati che lui ha comprati in questi paesi, el ultimamente uno leniva la regina Germana in Franza, che era belissiiria signoria. Ha poi soi nepoti richi : el primo, che è conte di Pors- sem in Franza, l’altro è Cardinale dillo di......, et è arziepiscopo di Toledo el ha molli altri benefici!, l’altro è episcopo di Cambrai, per modo che tulli sono richi, e ogni giorno è per augumentar più, se la fortuna non volta la rota sua come ben la sa fare a simili. Lui è odiato universalmente come soleno esser quelli che hanno simili governi, et in Spagna mollo più, parendo a ogniuno lui esser stalo