245 MDXXI, MAGGIO. 246 alcuna parie non sii alterata per li capitani de Ma-ran e de Gradiscila, volerne sia publicata et fata palese a tutti dove tu hai ad comandar, azò la sia ob-servala, et cussi la farai registrar, sichè non in-travegni danno alcuno fra li subditi nostri et quelli di la Signoria. Data ¡11 nostra cita de Vorrnes a dì 5 de Mazo 1521. 150'> A dì 18, fo letere di Milan, di......; di Franga, di 9, et di Anglia, di qual quelle di Pranza è de importantia e fo lete con li Cai di X. Po longaniente in Colegio et alditeno in scriptis la relation di Zuan Battista Ramusìo secretano stato a Praia da li frati di Santa Justina, siconie ho scrito di sopra ; unde fono in gran contrasto zerca quello si habbi a far, et fo terminalo far da poi disnar, Consejo di X con la Zonla. Et lete le sopradite letere, fono su la materia di frali predili, et preso che ’1 sia scrito ai retori di Padoa mandino a Praia il vicario dii Podeslà domino Francesco di Tolmezo dotor, da parte di lo excellenlissimo Consejo di X, a dirli che era sta terminato ne lo excellenlissimo Consejo di X con la Zonla, che in le nostre terre, in li monaslerii di la congregation di Salila Justina non potesseno esser altri che nostri zenlilho-meni, citadini, overo subditi nostri. Item, che don Beneto Marin, stato abate a San Zorzi Mazor conira le conslitution, che non potea si non 3 anni, non possi esser ni abate, ni altro ofìcio nel Dominio nostro; con altre clausule; e dir a li 9 di-finitori, vogli far li loro abati secondo le sue consli-tulion antique e non udir il breve novo. Fo scrito, per Colegio, a Padoa, non si fazi più zostre, e si fazi desfar le sbare e ballresche. A dì 19, fo il nomo di Pasqua di Mazo, Domenega. La Signoria vene a la messa in chiesia di San Marco, vicedoxe sier Batista Erizo vestito di veludo creniesin, con li oratori Papa, Pranza, Hon-garia, Ferara et Manloa: nè altro di novo fo di farne nota. Da poi disnar, il Colegio non si reduse. Gionse sora porto la nave di sier Alvise Dolfin, patron Lucha Gobo, vien di Cypro carga di sali. Partì di l’isola a dì. . .. Aprii. Et a bocha se intese il Ga-zelli esser vivo con 40 milia persone et volersi con-zonzer col -Sophi ; sichè quelle cosse di la Soria non è quiete. Le qual nove è di grande importantia. È da saper, eri di note a Padoa fo relenulo, dì (1) La carta 149* è bianca. ordine di li Cai dii Consejo di X col Colegio, uno foraussito nominato Antonio fiol naturai di Bernardin da Tiene, qual slava in una caxa di una soa sorella a Santo Agustin, vedoa fo mojer di Francesco Boromeo, et fo mandato di qui a le prcson. El eri, per Colegio con li Cai, fo scrito a Padoa non si facesse la zoslra de lì, qual la voleano far a dì 9 Zugno, zoè citadwii di Padoa, et questo per bou rispetto, perchè voleano farla un zorno e dì in dì la perlongono. A dì 20, Limi di Pasqua di Mazo, fo San 150 * Bernardin, dove a San Job, eh’ è la sua chiesia, fata al tempo di tnissier Christofal Moro doxe, zoè principiata et venuta poi in cressimento, a la qual lassò assa’ legali e fé’ fabricar il monasterio, è una testa di la imagine di San Bernardin propria et si-milima. Fo letere di Poma, di V Orator, di 17, et di Napoli, di 11, qual fo lete in Colegio; il sumario di le qual dirò, lete sarano in Pregadi. El fo lete letere di Soria, di sier Alvise d’Ar-mer luogotenente e Consieri. Come, di sierZaca-ria Loredan, capitanio di l’amagosla, con nove dii Gazelli, eh’ è vivo. Item, di la morte di Chayberch, era soldan al Cayro, et altre particularilà. Fo assa’ li Cai di X, zoè sier Domenego Contarmi solo, perché li do andono a Lio che si traze il palio dii schiopelo, et fono sopra li frali di San Zorzi, atento è zonlo in questa terra don Beneto Marin, era abate a San Zorzi, et par a Praia li definì -lori habino fato li abati lutti, ma non si sa chi sono; et el dillo don Beneto è sta fato a San Nicolò di Lio. Porta uno mandato di definitori, li dagi ubedienlia come abate a San Zorzi Mazor; sichè è mal assa’. Et fo leto una letera scriveno tutti li frati di San Zorzi conira el diio don Beneto, e di la mala vila li hanno fato far in questi anni è sia abate. Non è sta fabricà nel monasterio, nè fato altra spesa, e li danari è sia mandali a Roma, pregando la Signoria non voy revocar. E il Doxe, con altri dii Colegio fo molto caldi a far provision ; el mandono Zuan Battista di Vieimi secretario dii Consejo di X al diio monastero a dirli non acepli alcun abaie che non sia di nostri. In questa malina, havendo il Patriarca obtenulo uno breve dii Papa di poter senlar le abadesse Ob-servanle in li monaslerii poste, zoè coajutrice di le badesse Conventual; et cussi ozi dele principio questa mane a San Zacaria, et poi la Zeleslia, demum Santa Anna et San Biasio farà; et l’abadessa conventual di Santa Anna, con 7 monache Conventual